domenica 17 giugno 2018

RECENSIONE "Per me l'immenso è amarti" di Katiuscia Oliva

Buongiorno lettori, oggi Raffaella ci parla del romanzo Per me l'immenso è amarti di Katiuscia Oliva, un volume che contiene la prima e la seconda parte della storia dei due archeologi Diana Martini e Max Einaudi. L'autrice ci catapulta nel fascino e nel mistero dell'antico Egitto regalandoci i retroscena della scoperta della tomba di Nefertiti. 


TITOLO: Per me l'immenso è amarti 
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Katiuscia Oliva
DATA D’USCITA: 23 Dicembre 2017
EDITORE: self publishing
GENERE: rosa contemporaneo
NARRAZIONE: pov femminile in prima persona
AMBIENTAZIONE: Egitto
CATEGORIA: seconde possibilità
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Diana Martini, archeologa; Max Einaudi, capo team degli archeologi per gli scavi nella tomba di Tutankhamon.









TRAMA



Dopo una cocente delusione d’amore Diana ha chiuso il suo cuore a chiave ed è decisa a non innamorarsi più. Intelligente e caparbia, ama l’Egitto quanto la sua stessa vita e la sua più grande ambizione è di riportare alla luce la mummia della regina Nefertiti. Max, figlio di un famoso archeologo, nonostante la giovane età ottiene un incarico di tutto rispetto: quello di partecipare come capo team agli scavi nella tomba di Tutankhamon, che sembra nascondere due stanze segrete mai esplorate. Diana e Max entrano a far parte della stessa squadra, finalizzata a scoprire se dietro quelle camere si trovi davvero la splendida moglie del faraone Akhenaton. Ma qualcosa non va per il verso giusto. La ragazza è inspiegabilmente condotta nella lontana Oasi di Bahariya con un nuovo progetto da seguire e da quel momento in poi il suo capo team le renderà la vita impossibile. Il loro rapporto conflittuale, infarcito di continui litigi e discussioni, porterà entrambi al limite della sopportazione reciproca. Ma Max nasconde un segreto, è convinto di aver individuato il vero luogo di sepoltura di Nefertiti e vuole che sia proprio Diana, di cui ormai è perdutamente innamorato, ad aiutarlo a risolvere quel misterioso enigma.
Il destino farà il resto.
Li condurrà verso l’ignoto.
Spezzerà ogni loro certezza.
E, alla fine, chiederà un conto inaspettato.



RECENSIONE

per me l'immenso è amarti katiuscia oliva
Diana Martini è un'archeologa appassionata che ha dedicato anima e corpo allo studio dell'Archeologia per inseguire il suo sogno. E' stato un traguardo meritato che ha raggiunto con le sue uniche forze, nonostante i bassi che si sono susseguiti e gli alti con cui ha ripreso in mano la sua vita. Il suo lavoro è la sua vita, l'unico scopo in grado di regalarle emozioni e gioie. Diana è da sempre affascinata dall'Egitto, terra piena di fascino e di mistero, avvolta da una storia articolata. Il suo più grande desiderio è quello di riportare alla luce la mummia della regina Nefertiti, matrigna del giovane re fanciullo Tutankhamon. Le recenti analisi del sepolcro del re, infatti, sembrano indicare la presenza di due camere nascoste intonacate e dipinte e proprio in una di queste potrebbe esserci colei a cui la tomba era destinata: Nefertiti. Quando finalmente ottiene l'incarico di partecipare ad una spedizione in Egitto per il ritrovamento della tomba di Nefertiti, si sente entusiasta e pronta per questa nuova avventura.
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A capo del team degli scavi archeologici c'è Max Einaudi, un affascinante archeologo dal quale Diana si sente attratta. Arrivata in Egitto, qualcosa sembra non andare per il verso giusto e inaspettatamente viene condotta nell'Oasi di Bahariya. Il suo rapporto con Max diventa conflittuale e a colpi di sfide e litigi, lui gli renderà impossibile la permanenza in Egitto. Un terribile incidente spezzerà Max e lo porterà in un limbo fatto di oscurità e dolore in cui lottare per trovare uno spiraglio di luce sarà davvero difficile. Max commetterà un errore imperdonabile che inclinerà il rapporto con Diana. E' il secondo libro che leggo di Katiuscia Oliva e devo ammettere che anche questa volta non sono rimasta delusa. Katiuscia Oliva ha un modo raffinato di scrivere le storie con una passione e un romanticismo unici. Anch'io come la protagonista Diana sono da sempre affascinata dalla bellezza dell'Egitto che sembra nascondere tanti segreti. Il mestiere dell'archeologo è uno dei più delicati, un mestiere che porta a far riaffiorare la bellezza e il fascino di antichi monumenti che col tempo sono stati coperti dalla sabbia. Le descrizioni ci fanno immergere nel romanzo, ci regalano uno spaccato della bellezza dell'Egitto e ci fanno desiderare di essere lì ad ammirare tale fascino. I personaggi sono di una intensità unica, ci regalano gioia, passione, perdono ma anche sofferenza e dolore, ci rendono partecipi degli eventi come se fossimo noi i protagonisti della storia.
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Max inizialmente l'ho un po' odiato per il suo carattere scostante e irritante, ma pian piano ho imparato a conoscerlo, ad entrare nella sua mente e a vederlo come un uomo tormentato, distrutto nel corpo e nella mente. Diana invece, all'inizio sembra simpatica e sicura di sé, ma pian piano come nel passato cade di nuovo nel dolore per Max, un altro uomo che la delude e la fa soffrire. Pensava di non dover più soffrire, ma la vita le pone di fronte altri ostacoli, altro dolore e altre speranze. I loro comportamenti li ho trovati un po' infantili, forse perché l'amore ci cambia, ci fa fare pazzie e fa emergere aspetti del nostro carattere che non abbiamo mai considerato. Nella prima parte del romanzo ci sono più emozioni, più sentimenti, mentre nella seconda parte ci sono più incertezze, indecisioni e più sofferenza, conosciamo di più Max ed entriamo nel dolore di Diana. Katiuscia Oliva si riconferma una brillante autrice che conferisce personalità e intensità ai personaggi, catapultandoci nelle rovine antiche dell'Egitto, nel suo fascino millenario e nell'aura del mistero che lo avvolgono.

Raffaella



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