domenica 11 dicembre 2016

IL SONNO ETERNO di A.C. PONTONE


DATA DI PUBBLICAZIONE ebook: 17 Dicembre 2016

TITOLO: Il sonno eterno
SERIE: Wildest Dreams #2
AUTORE: A.C. Pontone

EDITORE: self publishing
GENERE: romanzo storico
PREZZO: Ebook € 2,99

SINOSSI

Era l’anno 1793 e Maria Antonietta sedeva da sola nella sua stanza. Sapeva che prima o poi il popolo francese avrebbe invaso la reggia. Stavano venendo per lei, per giustiziarla. Così tolse la pesante collana con l’enorme diamante blu che portava al collo. La guardò e sorrise. La donna che aveva indossato il gioiello prima di lei era stata solo una povera amante sfortunata, pugnalata alle spalle dal re di cui si era invaghita. Lei, Maria Antonietta, stava invece per essere colpita dall’intero popolo di Francia.
«Sarà forse la collana?», domandò tra sé e sé con ironia. Poi si voltò a guardare la sua fedele domestica. «Tieni», le disse porgendole l’inestimabile cimelio. «Forse a te porterà più fortuna che a me».
«No, maestà, non dovete». Balbettò imbarazzata la serva.
«Fanne ciò che vuoi, ti dico!», insistette la regina. «Vattene da Parigi, cambia vita, fai ciò che più ti aggrada, ti chiedo solo una favore». Fece una pausa. «Conserva il ricordo che hai di me e quando questa rivoluzione sarà finita, dì a tutti chi era realmente Maria Antonietta». Aveva la voce strozzata. Le lacrime e la disperazione si stavano già facendo strada nel suo cuore. «Volevo solo essere una madre, e prima ancora una normale ragazzina, non ho mai chiesto di essere regina».
Non avrebbe mai voluto lasciare I suoi adorati figli, avrebbe voluto vederli crescere, vederli innamorati dopo aver realizzato ogni loro sogno. Stava affidando a quella donna, quella fedele amica che si era presa cura di lei fin dal principio, il suo ricordo, la sua unica impronta positiva nella storia. Sperava che un giorno lei avesse potuto raccontare la storia di una bambina sottratta al suo Paese per essere catapultata in una casa straniera. Il mondo non aveva compreso che anche lei era stata solo una bambina, una bambina e non una regina. Regina di una terra che non amava né sentiva sua, ma che l’avrebbe avvolta, stretta in un soffocante abbraccio, per l’eternità.
La serva prese il ciondolo e lo infilò nella tasca del vestito. Uscì dalla stanza con un goffo cenno di riverenza. Era commossa, ma tentò di nascondere le lacrime.
Maria Antonietta si ricompose. Lei, la giovane piccola bellissima regina, che ne poteva sapere di come si governava un regno? Sedette sull’enorme poltrona della sua stanza da letto nel palazzo delle Tuileries. Udì le grida dei gentiluomini che provenivano dalla strada. I forconi urtavano gli uni con gli altri.
Ricordò il volto dei suoi bambini che le tornarono alla mente come una soffice nuvola in un cielo sereno. Sapeva che non Li avrebbe mai più rivisti, che quello era stato l’ ultimo bacio, l’ultimo abbraccio, il suo ultimo addio.
Quando il popolo entrò non badò al fatto che ella fosse una regina. La presero con forza strattonandola, stringendole le braccia dietro la schiena, e la trascinarono fuori. Il popolo rinnegava la monarchia per una futura nuova dittatura, ma che ne potevano sapere loro di come sarebbe stato il futuro? Che ne potevano sapere di quello che sarebbe successo?
Nel mentre la governante era tornata alla sua dimora. Suo marito non c’era, probabilmente era fuori a bere, a ubriacarsi come un porco come faceva ogni giorno. Infilò tutto ciò che possedeva di più prezioso in una vecchia sacca, prese il figlio per mano e se ne andò. Arrivò al porto e salì sulla prima barca che salpava per l’Inghilterra. Visse felicemente con suo figlio per diversi anni, ma poi il bambino diventò un uomo e iniziò ad assomigliare sempre più al vecchio padre abbandonato in Francia. Andò via di casa e tento di vendere il prezioso diamante della ormai defunta regina Maria Antonietta, per qualche cassa di liquore. Fu trovato morto da lì a qualche giorno. La madre si tolse la vita pochi istanti dopo averlo saputo. Il diamante scomparve. Ricomparve negli anni avvenire con il nome di Hope, speranza. L’ironica crudeltà dell’universo, racchiusa in una pietra.

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