sabato 18 febbraio 2017

RECENSIONE "Cronache della stirpe nascosta" di ISABELLA VINCI

Salve lettori, oggi Raffaella vi parla di un fantasy speciale e molto originale che l'autrice Isabella Vinci ha pubblicato lo scorso anno con la Lettere Animate. Cronache di una stirpe nascosta è una storia molto originale che mescola un fantasy puro con personaggi inverosimili frutto della completa immaginazione dell'autrice con delle storie d'amore che nascono e germogliano intersecandosi con episodi adrenalinici di suspense e di autentica azione. 

TITOLO: Cronache della stirpe nascosta
AUTORE: Isabella Vinci
DATA D’USCITA: 27 Aprile 2016
EDITORE: Lettere Animate
GENERE: urban fantasy
NARRAZIONE: pov maschili in prima persona
AMBIENTAZIONE: Phoenix, Arizona
CATEGORIA: azione
FINALE: si cliffhanger
COPPIE: Fenny, la fenice; Nathan, ex agente della CIA; Levythan, padre di tutte le creature soprannaturali; Lyse, rappresentante delle creature magiche; Nico, unicorno; Tsukiko, veggente.




SINOSSI

Le creature che per millenni hanno vissuto segretamente a fianco agli uomini sono ora in pericolo. Perseguitati da un antico nemico, solo Levythan, padre di tutti i mostri, può nasconderli e proteggerli. Per questo Lyse lo libera dopo mille anni di prigionia, non prevedendo la potente attrazione che si scatena tra loro. Nuovi nemici attendono la Stirpe Nascosta, ma anche nuovi alleati. Nathan, ex agente della CIA, accetterà di aiutare Fenny, la Fenice, contro un culto segreto a caccia del potere soprannaturale. E sebbene Nico, l'Unicorno, odi profondamente gli umani, si fiderà di lui per ritrovare Tsukiko, la veggente che lo ha salvato dall'oblio. La Stirpe Nascosta vaga ora tra gli umani sotto mentite spoglie. Chi tra loro ha tradito i propri fratelli e chi invece li ha salvati?

RECENSIONE

Cronache di una stirpe nascosta è una storia molto originale che mescola un fantasy puro con personaggi inverosimili frutto della completa immaginazione dell'autrice con delle storie d'amore che nascono e germogliano intersecandosi con episodi adrenalinici di suspense e di autentica azione. 
Dalla trama non è possibile evincere l'intero contenuto e credo sia stato molto difficile per l'autrice catalogare la storia e inserirla in un genere che le si addice di più.
La storia è distinta in tre parti narrata da tre personaggi maschili caratterizzati da tre personalità differenti e discordanti, che hanno un ruolo rilevante nella storia: Levythan, creature soprannaturale e padre di tutte le creature fantastiche, Nathan, ex agente della CIA e infine Nico, un unicorno in sembianze umane.
La prima parte narrata da Levythan, è ambientata in una sorta di realtà magica parallela popolata da creature fantastiche di ogni tipo, dagli unicorni ai coccodrilli, dai lupi mannari ai giganti, in un mondo e un tempo  agli antipodi della realtà. Levythan, padre e protettore di tutte queste creature, viene risvegliato da un apparente prigionia da Lyse, rappresentante delle creature magiche.
Fin dal primo sguardo sono calamitati l'una all'altro, scorre una potente elettricità che attraversa i loro corpi e si riverbera nel ritmo incessante dei loro battiti del cuore. Levy ha il compito di salvaguardare le sue creature, di proteggerle e nonostante lo sbaglio commesso precedentemente di abbandonarli al loro destino, questa volta è pronto a battersi e a rischiare la sua vita per loro. E in questo lo aiuterà Lyse con la sua forza, determinazione e dinamicità.
Nella seconda parte narrata dal punto di vista di Nathan, ci catapulta un anno dopo nelle dimensione umana, nel caos della vita diurna e notturna dell'Arizona e nella lotta contro i segreti di Stato e le organizzazioni invisibili. Attraverso l'ironia e la destrezza di Nathan osserviamo il mondo odierno dai suoi occhi, dalle sue immancabili strategie che si rivelano corrette e studiate nei minimi dettagli seppur avendo a disposizione un tempo limite per decidere. Il suo destino viene intralciato e stravolto dalla Fenice, una delle creature magiche e più belle che lui abbia mai visto: Fenny.
Seppur con diffidenza Fenny chiede il suo aiuto nel poter portare alla luce un'organizzazione che mette in pericolo tutte le creature magiche e che tenta di dissuaderle ad unirsi a loro per una lotta comune. Inizialmente Nathan è confuso, è quasi incredulo a tutti gli avvenimenti che accadono intorno a lui ma alla fine accetta di aiutarla e di combattere una battaglia comune nel quale vedrà la sua stessa vita coinvolta in questo turbine senza fine.
La terza parte narrata dal punto di vista dell'unicorno Nico, è ambientata in un'atmosfera onirica, quasi confusa e distorta della realtà vissuta tra la drammaticità degli avvenimenti e l'impotenza dell'unicorno di intervenire e modificare gli eventi che accadono intorno a lui.
Con questo pov subentra un'altra protagonista secondaria Tsukiko, una veggente che anni prima ha salvato Nico dall'oscurità e lo ha riportato nella realtà e che ora è in pericolo di vita. Seppur molto diffidente, Nico chiede aiuto a Nathan, l'unico umano di cui si fida e che ha imparato a conoscere e a cui affiderebbe la vita di Tsukiko. Ha a disposizione un lasso di tempo ridotto e salvare Tsukiko sarà una lotta contro di esso.
La narrazione di questa terza parte la ritengo molto confusa, è quasi impossibile immedesimarsi nel protagonista poiché si ha una sorta di buco spazio temporale che lo catapulta da un luogo all'altro del mondo, da una realtà all'altra senza controllo.
Sicuramente la parte descritta meglio è la seconda narrata da Nathan perché molto più simile e veritiera alla nostra realtà e alla nostra concezione di essa. Ho riscontrato molta difficoltà in alcuni punti a seguire la storia perché alcune informazioni appaiono accennate brevemente e non approfondite come deve essere. Troppi elenchi di creature fantastiche, troppi eventi incalzanti che non danno modo al lettore di capire e di immedesimarsi nella storia.
Le citazioni delle canzoni in inglese interrompono la narrazione in punti cruciali della narrazione, quasi spingendo il lettore a soffermarsi su quelle brevi righe per tradurre il loro significato che di conseguenza fanno perdere il filo logico alla storia, costringendolo a ritornare indietro e a rileggere gli ultimi versi per riprendere nuovamente la lettura.
Sono sorpresa da questa storia insolita, sono intrigata da questa immaginazione originale che l'autrice è riuscita a stilare e a mettere a frutto. Le idee originali sono tutte presenti, la voglia di spaziare nella fantasia traspare pagina dopo pagina, ma manca quel collante, quella corposità e certezza narrativa che riesca ad approfondire meglio gli avvenimenti e di conseguenza l'intera storia.
Consiglio all'autrice di riprendere in mano il manoscritto e di ridefinirlo al meglio per  riuscire a trasmettere nel lettore la passione e l'innovatività che tentano di affiorare in superficie.

Raffaella


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