mercoledì 12 luglio 2017

RECENSIONE "Noi all'orizzonte" di TIZIANA LIA

Ciao readers, oggi Angela vi parla del rosa contemporaneo Noi all'orizzonte dell'autrice Tiziana Lia, uscito in self nel Gennaio scorso.
Zoe Tiburzi è intrappolata in una relazione dove si sente al sicuro perché Fabio è il suo primo amore ed l’uomo con cui vorrebbe dei figli. Zoe è disoccupata da tempo e non riesce a trovare un lavoro, ma un giorno dopo la partenza del suo fidanzato, nonna Elide le propone un lavoro e le ruba anche la promessa che farà del volontariato presso Borgo Trilussa, un centro per giovani ragazzi. Qui Zoe conosce l’uomo che le cattura il cuore dal primo sguardo, quello che le penetra sotto la pelle in modo inaspettato e le cambia la vita in meglio, Isaac Lion. Tra pregiudizi, falsità, bugie, tradimenti ma anche felicità, semplicità e amore per i ragazzi del Borgo nasce un amore vero che si trova una volta ed è per sempre. Zoe e Isaac vi conquisteranno!


TITOLO: Noi all'orizzonte
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Tiziana Lia
DATA D’USCITA: 19 Gennaio 2017
EDITORE: self publishing
GENERE: rosa contemporaneo
NARRAZIONEpov in terza persona
AMBIENTAZIONE: Roma (Borgo Trilussa)
CATEGORIA: seconde possibilità
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Zoe Tiburzi, donna disoccupata; Isaac Lion, traduttore e receptionist.

SCHEDA LIBRO QUI




SINOSSI

Zoe ha una vita soddisfacente: viaggi, begli abiti, una casa elegante, un uomo, Fabio, con cui convive da otto anni e con il quale partecipa ai salotti di Roma. Unico neo il trasferimento del suo compagno in un’altra città per motivi di lavoro nel momento in cui lei ha perso il suo.
Sarà una promessa rubatale dalla vicina, l’anziana Elide, a condurla a Borgo Trilussa, un centro accoglienza per ragazzi: dovrà sostituire la dirimpettaia in cucina, come volontaria.
Al Borgo Zoe conosce un ambiente nuovo: il suo carismatico direttore, il vecchio Sebastiano Trilussa, è un padre per quella decina di giovani svantaggiati che cercano di trovare la loro strada. Lì si respira aria di casa, genuinità, affetto e lei ne rimane affascinata. È stupendo accorgersi delle piccole cose che prima dava per scontato e a poco a poco Zoe inizia a cambiare. Un cambiamento che ha anche un nome: Isaac. Anche lui cresciuto al Borgo, è un tipo introverso, misterioso, affascinante e ha un passato dal quale vuole riscattarsi.
Zoe e Isaac percepiscono l’alchimia che li lega e si trovano stretti tra due fuochi: l’attrazione che li unisce e i mondi diversi ai quali appartengono.
Tuttavia, scopriranno sulla loro pelle che non tutto è come sembra e che la vita a volte prende pieghe inaspettate, dolorose ma rivelatrici.
In un crescendo di verità taciute, promesse, menzogne e sottintesi, le vite di Zoe, Isaac, Fabio e degli
altri protagonisti s’intrecceranno più di quanto loro stessi pensino…

RECENSIONE

Il Mondo è composto da persone diverse per razza, cultura, caratteri, capelli, occhi, struttura fisica. E sono queste cose che di per sé ci fanno diventare unici per un’altra persona.


“Tutto fu sin troppo chiaro e
capì che il suo cuore non era
soltanto un organo che la traghettava
da un’ora all’altra. Aveva bisogno di amare.”


Zoe Tiburzi è una donna di trentacinque anni che sogna di sposarsi come ogni donna e di avere figli con il suo compagno, Fabio Nazzarri.
Peccato che lui non sia del suo stesso pensiero, preferisce dedicarsi al lavoro e alla sua immagine, non ha tempo da perdere con il matrimonio o con i figli, anche se ama Zoe a modo suo.
Un giorno però dopo l’ennesima partenza di Fabio per Modena dove lavora temporaneamente, Zoe si sente amareggiata e triste, ma viene invitata a casa della sua anziana vicina Elide per parlare. È in questa occasione che nonna Elide le propone un lavoro presso una piccola impresa di pulizie e le ruba la promessa di svolgere del volontariato come cuoca in un centro d’accoglienza per ragazzi.
La vita di Zoe cambia da un giorno all’altro, Borgo Trilussa è un luogo magnifico che le cattura il cuore così come i suoi abitanti, a partire dall’anziano proprietario, Sebastiano, per passare poi ai giovani ragazzi che vi abitano e alla sua collega Priscilla. Ma una persona in particolare le penetra sotto pelle sin dalla prima occhiata, Isaac Lion.
Isaac è un uomo sulla quarantina, aveva otto anni quando è stato portato al Borgo, non abita nel casale, ma comunque ogni volta che c’è un problema, è la prima persona che l’anziano Trilussa chiama per farsi aiutare.
E dopo la morte di Sebastiano lui erediterà Borgo Trilussa.
Isaac non ha un passato facile, essendo poi un uomo di colore in un paese europeo, ha dovuto subire molti pregiudizi e ingiuste sulla propria pelle; una situazione particolare gli è rimasta impressa nel cuore e nel suo modo di essere e per ciò si è chiuso in se stesso e difficilmente riesce a lasciarsi andare, soprattutto si è proibito di avere nuovamente una relazione con una donna bianca.
Zoe allora inizia a capire che la sua vita con Fabio ormai non può più funzionare, sono troppo diversi anche se tiene a lui perché è stato il suo primo amore.
Al Borgo e insieme ad Isaac, Zoe scopre anche di aver avuto troppi pregiudizi: prima con Fabio le piacevano le feste altolocate dove la gente sorrideva a macchinetta e si malignava, le piacevano i vestiti costosi e di marca, amava andare alla spa, farsi i massaggi, la manicure e tanto altro.
Ma insieme ad Isaac, Zoe ritrova la vecchia se stessa, quella ragazza di provincia a cui piacciono le cose semplici e soprattutto la mousse al cioccolato con panna.
Noi all’orizzonte è una delle storie più intricate che abbia mai letto, all’interno avvengono parecchie vicende che a volte si collegano a personaggi secondari.
Inizialmente non mi ha preso molto, ho trovato i capitoli molto lunghi, ma in ogni caso l’autrice, attraverso varie descrizioni dettagliate in terza persona, mi ha fatta entrare nella vita di Zoe e Isaac, nominando a volte anche Fabio in modo lento e travolgente.
La lettura è scorrevole ed il testo è scritto con una buona ortografia.
Zoe è un personaggio che cambia molto dall’inizio della storia, dove sembra una donna snob e non vuole aprire gli occhi per vedere che in realtà la vita che conduce non le piace. Ma poi grazie ad Isaac in primis e poi a tutte le persone del Borgo, compresa nonna Elide, Zoe finalmente chiude una porta per aprire un portone pieno di felicità, semplicità e amore vero. Poi c’è Fabio, un uomo ricco, proveniente da una famiglia molto benestante, inizialmente non mi ha fatto provare nessun sentimento, sembrava un personaggio neutro, ma poi nel corso della storia viene mostrata la sua vera faccia e l’ho odiato tanto, soprattutto perché non ha voluto cambiare se stesso.
Ed infine c’è il terzo protagonista, Isaac, un personaggio che mi è piaciuto tantissimo, forse è anche il migliore di tutta la storia, perché la sua vita è stata molto difficile, ma non ha mai mollato, anche quando pensava di farlo.
Sebastiano gli è sempre stato accanto così come i suoi fratelli, quelli che sono cresciuti con lui al Borgo e anche se vivono in posti diversi oramai, restano sempre in contatto con loro. Anche Isaac cambia il suo modo di essere schivo nelle relazioni con una donna bianca, accetta l’amore che prova per Zoe ed è anche il primo a confessarlo, diventando alla fine un uomo felice di se stesso e della sua vita.
Consiglio questo libro a tutte le persone che vogliono leggere di un amore vero che va oltre il colore della pelle, dei pregiudizi, delle liti, delle perdite, della ricchezza in denaro, bugie e tante altre situazioni e che se volete scoprire basta che leggiate questa storia!

Angela


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