sabato 23 settembre 2017

RECENSIONE "Sacrifice" - #2 Rya series di BARBARA BOLZAN

Ciao readers, oggi Raffaella vi parla di Sacrifice, secondo appassionante volume della Rya series della talentuosa Barbara Bolzan, edito Delrai EdizioniIn Fracture abbiamo visto una Rya sperduta, dipendente e aggrappata ancora a sua sorella Alsisia, figura che l'ha protetta e che le ha insegnato ogni cosa. L'abbiamo vista fuori dalle mura del suo palazzo, l'abbiamo vista vivere a Mejixana con una popolazione che aveva delle tradizioni opposte alle sue, l'abbiamo vista conoscere Nemi, il capo del villaggio e l'abbiamo seguita nel viaggio verso il ritorno ad Idrethia. Ma le disavventure e gli ostacoli non sono ancora finiti: con Sacrifice Rya sarà catapultata nel regno di Idrethia, un mondo che credeva fiorente e luminoso ma che in realtà nasconde la crudeltà e l'indifferenza dei ricchi di fronte alla povertà e ai sacrifici che la gente comune deve combattere ogni giorno. Sacrifice. Sacrificio... Il sacrificio di Rya, una donna che trova la forza, il coraggio di inoltrarsi nel buio, di sopravvivere nonostante la crudeltà del mondo, contando solo sulle sue forze e sulla sua fermezza. Quindi lettori tenetevi pronti. La storia di Rya non è finita, anzi è appena cominciata...

TITOLO: Sacrifice
SERIE: #2 Rya series

AUTORE: Barbara Bolzan
DATA D’USCITA: 10 Maggio 2017
EDITORE: Delrai Edizioni
GENERE: distopico
NARRAZIONEpov femminile in prima persona
AMBIENTAZIONE: regno di Temarin (ambientazione fantastica)
CATEGORIA: seconde possibilità
FINALE: si cliffhanger
COPPIA: Rya, principessa  che combatte per la sua dignità e i suoi sentimenti; Nemi, capo dei ribelli di Mejixana in lotta contro l'impero.

SCHEDA SERIE QUI



TRAMA

Era questo che faceva Nemi, quindi. Non l’amore di Blodric nella nostra stanza profumata, non le notti che avevo trascorso tra le sue braccia a Temarin. Ma questo. Qualcosa di sporco, di rozzo, di doloroso e degradante. Poche parole nel corso della contrattazione, due corpi umidi e sudati, la nausea che si trasformava in conato, l’imperativo: Non piangere! scolpito nella mente, bocche e seni e braccia e gambe avviluppate. Poi, due monete lasciate sul letto e addio. Non dimenticare mai chi sei, Rya.
Ora che la strada intrapresa è incerta e il futuro altrettanto pieno di insidie, l’amore guida i suoi passi e la spinge a scelte difficili. Convinta di raggiungere Nemi, la principessa non può venir meno a se stessa e decide così di affrontare la dura realtà, la stessa che non ha mai davvero avuto il coraggio di guardare con i giusti occhi. L’Idrethia non è il luogo meraviglioso delle sue fantasie, è una prigione che inghiotte e getta nel fango, perché la vita fuori dal palazzo non è quella dei ricchi, ma di chi lotta per sopravvivere.
Il secondo capitolo di una saga avvincente, Sacrifice è il romanzo che dà nuova linfa alle vicende di Rya, una donna contro un mondo sconosciuto, che combatte per la dignità e per i suoi sentimenti. Perché una Niva non demorde, una Niva non si arrende mai.


RECENSIONE

Continua la storia di Rya con un nuovo capitolo più misterioso, crudo, pieno di insidie e ostacoli. In Fracture l'abbiamo vista sperduta, dipendente e aggrappata ancora a sua sorella Alsisia, figura che l'ha protetta e che le ha insegnato ogni cosa. L'abbiamo vista fuori dalle mura del suo palazzo, l'abbiamo vista vivere a Mejixana con una popolazione che aveva delle tradizioni opposte alle sue, l'abbiamo vista conoscere Nemi, il capo del villaggio e l'abbiamo seguita nel viaggio verso il ritorno ad Idrethia. L'abbiamo vista combattere con tutte le forze, non arrendersi mai e affrontare le situazioni con la giusta audacia degna di una donna. Rya è cambiata, non è la stessa donna che ha intrapreso quello stesso viaggio. E' una donna diversa, rinnovata, rinata, ha una luce diversa.
Ma le disavventure e gli ostacoli non sono ancora finiti: con Sacrifice Rya sarà catapultata nel regno di Idrethia, un mondo che credeva fiorente e luminoso ma che in realtà nasconde la crudeltà e l'indifferenza dei ricchi di fronte alla povertà e ai sacrifici che la gente comune deve combattere ogni giorno.
Sacrifice. Sacrificio... Il sacrificio di Rya, una donna che trova la forza, il coraggio di inoltrarsi nel buio, di sopravvivere nonostante la crudeltà del mondo contando solo sulle sue forze e sulla sua fermezza. La vediamo cadere, a volte arrendersi ma il suo animo è molto più forte di qualunque altra cosa. La vediamo provare sulla sua stessa pelle l'oscurità dei quartieri bassi, sopravvivere lottando contro la fame e la fatica, cedere più volte ma rialzarsi sempre da vincitrice, da donna che nonostante tutto sa sconfiggere le emozioni negative, combattere e risollevarsi più forte di prima. 
Sacrifice è stato come un pugno nello stomaco, uno di quei forti che ti sconquassa, che ti distrugge, che ti cambia. 
Non è una semplice storia, è molto di più. Ti fa riflettere, ti fa vedere il mondo da un'altra prospettiva, da un dolore soffocato, dalla bruttura e dalla crudeltà di una società che fa di tutto pur di trarre vantaggio dai più deboli. 
Le vicende di Rya ti entrano dentro e non ne escono più. La storia è così ben descritta che le emozioni di Rya sono sentite dal lettore: ogni sensazione, ogni odore, sapore, sfumatura, suono o rumore sembrano vivi, sembra provarli il lettore. 
Barbara Bolzan con un stile coinvolgente ci conduce nuovamente nel mondo di Rya, intreccia vite e intrighi. La narrazione con l'intreccio del presente narrativo e del passato è un elemento innovativo che fin dall'inizio mi ha attratto e lo ha reso speciale ai miei occhi: Rya non è solo la protagonista della storia ma è anche la spettatrice e la narratrice delle sue vicende. Non cambierei niente di questo romanzo. Ogni scelta che Rya ha compiuto, l'avrei compiuta anch'io. L'essere donna non significa adattarsi alle regole imposte alla sua società, non significa essere devota per cause non consone ai propri ideali, non significa essere asserviti all'uomo. Essere donna è qualcosa di grande, di speciale: vuol dire affrontare con coraggio la vita, le scelte che la vita ti pone lungo il tuo cammino, vuol dire far riaffiorare quella forza interiore che da sempre contraddistingue la figura femminile, quella forza che sa guardare oltre gli ostacoli e oltre il dolore, sapendo che la il punto di arrivo è un nuovo inizio verso un nuovo traguardo. Rya è una donna, una determinata, una di quelle che nonostante tutte le cadute sa rialzarsi come una fenice riemergendo dalle ceneri. Conoscendo l'intreccio che l'autrice adopera nelle sue storie, credo che ci si può aspettare di tutto, anche l'inimmaginabile. Quindi lettori tenetevi pronti. La storia di Rya non è finita, anzi è appena cominciata... 

Raffaella



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