Ciao readers, oggi Raffaella ci parla in anteprima di Mai più innamorata, la nuova commedia romantica di Cecile Bertod in uscita oggi con Newton Compton. L'autrice ci trasporta nella vita di Daphne Hayes, una famosissima scrittrice di romanzi erotici che per trovare ispirazione da Los Angeles decide di trascorrere qualche mese a Banff, la cittadina in cui è vissuta da piccola. Ma arrivata a Banff troverà tutto tranne che tranquillità e silenzio. La sua ironia si scontrerà con Edward Ashford, l'architetto che sta ristrutturando la villa dove andrà a vivere sua sorella. Edward è un uomo perennemente insoddisfatto, brontolone, che non accetta mai consigli da qualcuno e il suo passatempo preferito è scontrarsi con Daphne a suon di battute pungenti accompagnate da grasse risate e momenti di tensione e pasticci impensabili. Cosa pensate che ne uscirà fuori da questa divertente commedia?
TITOLO: Mai più innamorata
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Cecile Bertod
EDITORE: Newton Compton
GENERE: chick-lit / commedia romantica
NARRAZIONE: pov femminile in prima persona, pov maschile in terza persona
AMBIENTAZIONE: Banff (Canada)
CATEGORIA: amore/odio
TRAMA
Daphne è una famosissima autrice di romanzi erotici, che ha appena firmato un nuovo contratto con un anticipo da capogiro per il suo ultimo lavoro. Però, incassato l’assegno, perde tutta l’ispirazione. Si barrica in casa per sfuggire alle numerose e-mail del suo editore, finché alla fine decide di ascoltare il commercialista, che le propone di tornare nel suo vecchio paesino d’origine per trascorrere qualche giorno in totale relax. Sperando di trovare la giusta concentrazione, Daphne va quindi a Banff, ma lì le cose non migliorano, tutt’altro. A renderle la vita impossibile ci pensa Edward, l’architetto che sta ristrutturando la villetta dove andrà a vivere sua sorella. Edward ha tutta l’intenzione di farla pagare a Daphne perché è proprio per colpa di uno dei suoi romanzi se Candy l’ha lasciato a due settimane dal matrimonio. Ma Daphne scoprirà che riesce a scrivere solo quando vede Ed e non intende affatto rinunciare alla possibilità di finire il romanzo…
RECENSIONE
Per chi legge i romanzi di Cecile Bertod, possiamo dire per certo che siamo abituate all'ironia e all'irriverenza dello stile dell'autrice e che non ne abbiamo mai abbastanza delle sue storie. In ogni storia, in ogni pagina Cecile mette sempre qualcosa di se stessa, riversa tutta la sua spensieratezza e allegria per la vita e per ogni difficoltà che incontriamo. Daphne Hayes è l'opposto delle protagoniste dei nostri amati libri rosa ma al contempo è la protagonista esemplare della storia che noi chiamiamo vita. E' imperfetta, ostinata, asociale, molto pessimista, rifiuta il dolore trasformandolo in umorismo e sarcasmo e si mantiene alla larga da tutto e tutti. Una delle cose che ho più apprezzato di Daphne è il suo essere sincera e il suo avere sempre la battuta pronta ad ogni cosa. Ho ritrovato me stessa nelle sue risate, nei suoi sorrisi e nella sua voglia di affrontare la vita con leggerezza e vorrei avere un po' più del suo sarcasmo per lanciare frecciatine a gente che non reggo. Daphne è una famosissima scrittrice di romanzi erotici e in procinto di consegnare il suo ultimo romanzo entro al data richiesta dall'editore, perde tutta l'ispirazione e si barrica in casa sfuggendo da tutti. Si sente sotto stress, sente di essere sotto i riflettori e le continue richieste di editore e famigliari e ciò le fa perdere concentrazione, influendo negativamente sul suo lavoro. Decisa a trascorrere momenti di relax e trovare finalmente l'ispirazione che cerca da troppo tempo, dietro consiglio del suo commercialista decide di rifugiarsi a Banff, la cittadina del Canada in cui ha vissuto da piccola. Ma arrivata a Banff troverà tutto tranne che tranquillità e silenzio.
La sua ironia si scontrerà con Edward Ashford, l'architetto che sta ristrutturando la villa dove andrà a vivere la sorella di Daphne. Edward è un uomo insofferente, perennemente insoddisfatto, è un brontolone, non accetta mai consigli da qualcuno e il suo passatempo preferito è litigare con Daphne. Si scontrerà con Daphne a suon di battute pungenti accompagnate da grasse risate e momenti di tensione e pasticci impensabili. Riuscirà la divertente Daphne a terminare il suo romanzo? Ed Edward riuscirà a far pace con il suo cuore spezzato? Anche questa volta Cecile Bertod ha creato dei personaggi spassosi che non hanno nulla da invidiare ad altri personaggi di altri generi di libri. La protagonista Daphne assomiglia un po' a tutte noi donne restìe ai sentimenti, timorose di soffrire, di inciampare in una storia sbagliata, di innamorarsi di un uomo sbagliato, di diventare come tutte quelle coppie sposate che dopo i primi idilliaci anni di momenti d'amore, non riescono più a guardarsi. Daphne fa della sua ironia la sua barriera, una barriera per schermarsi dall'affetto, dall'amore, dall'odio e da tutte le emozioni che le gravitano intorno. Ha trascorso troppo tempo rintanata nelle quattro mura della sua casa, ha perso la cognizione del tempo, si è persa troppo spesso nei libri che scrive e che legge tanto da dimenticarsi la vita lì fuori. E' vero che i libri sono la nostra salvezza, il nostro momento di svago e di allontanamento dalla vita frenetica di tutti i giorni, ci permettono di immaginare qualcosa di diverso, qualcosa che sogniamo e che vorremmo inseguire a tutti i costi, ma la realtà è ben diversa.
Nella realtà è tutto maledettamente diverso e così maledettamente difficile da gestire. Nei libri è tutto più facile, ma nella realtà non si ha mai il controllo di tutto. Daphne ha dimenticato com'è sentirsi attratta da un uomo, provare il batticuore, ha dimenticato la compagnia di un uomo che la fa divertire e ridere di gusto e che la fa sentire spensierata e leggera per un po'. Edward.. beh Edward è affascinante, presuntuoso e arrogante. Non è il principe azzurro, non è l'uomo perfetto, non è per nulla romantico e né propenso alle smancerie. Lui è perfetto nelle sue imperfezioni e non è tanto lontano dal carattere di Daphne. Mai più innamorata si legge tutto d'un fiato, quando arrivi all'ultima pagina con il sorriso stampato sul viso e non vorresti più chiuderlo, vuol dire che hai trovato il libro giusto che ti rimarrà dentro. Questo libro incanta per la sua ilarità, l'eleganza nell'ironia intrecciate ad un pizzico di sensualità. Nella prima parte assisterete a conflitti, gag e insulti che ci fanno entrare nel rapporto turbolento tra Edward e Daphne. Nella seconda parte mi sono letteralmente innamorata di Edward il quale lascia spazio ad un'inaspettata dolcezza. Un romanzo fresco, spumeggiante incentrato sulle avventure e disavventure rocambolesche di una protagonista in cui ci possiamo immedesimare tutte noi. Cecile Bertod ci insegna a prendere la vita con umorismo e perché no, anche autoironia, ci insegna ad affrontare il dolore, le difficoltà che incontriamo sul nostro cammino, ci trasmette tante piccole cose che nell'insieme formano un gran miscuglio di tutto. L'autrice utilizza uno stile impeccabile, originale, fresco e incantevole. L'abilità di Cecile consiste nel cercare con l'ironia, l'umorismo e la semplicità di arrivare dove altre autrici non arriverebbero mai: al cuore e alle emozioni. Impossibile non lasciarsi incantare dalle sue storie!
La sua ironia si scontrerà con Edward Ashford, l'architetto che sta ristrutturando la villa dove andrà a vivere la sorella di Daphne. Edward è un uomo insofferente, perennemente insoddisfatto, è un brontolone, non accetta mai consigli da qualcuno e il suo passatempo preferito è litigare con Daphne. Si scontrerà con Daphne a suon di battute pungenti accompagnate da grasse risate e momenti di tensione e pasticci impensabili. Riuscirà la divertente Daphne a terminare il suo romanzo? Ed Edward riuscirà a far pace con il suo cuore spezzato? Anche questa volta Cecile Bertod ha creato dei personaggi spassosi che non hanno nulla da invidiare ad altri personaggi di altri generi di libri. La protagonista Daphne assomiglia un po' a tutte noi donne restìe ai sentimenti, timorose di soffrire, di inciampare in una storia sbagliata, di innamorarsi di un uomo sbagliato, di diventare come tutte quelle coppie sposate che dopo i primi idilliaci anni di momenti d'amore, non riescono più a guardarsi. Daphne fa della sua ironia la sua barriera, una barriera per schermarsi dall'affetto, dall'amore, dall'odio e da tutte le emozioni che le gravitano intorno. Ha trascorso troppo tempo rintanata nelle quattro mura della sua casa, ha perso la cognizione del tempo, si è persa troppo spesso nei libri che scrive e che legge tanto da dimenticarsi la vita lì fuori. E' vero che i libri sono la nostra salvezza, il nostro momento di svago e di allontanamento dalla vita frenetica di tutti i giorni, ci permettono di immaginare qualcosa di diverso, qualcosa che sogniamo e che vorremmo inseguire a tutti i costi, ma la realtà è ben diversa.
Nella realtà è tutto maledettamente diverso e così maledettamente difficile da gestire. Nei libri è tutto più facile, ma nella realtà non si ha mai il controllo di tutto. Daphne ha dimenticato com'è sentirsi attratta da un uomo, provare il batticuore, ha dimenticato la compagnia di un uomo che la fa divertire e ridere di gusto e che la fa sentire spensierata e leggera per un po'. Edward.. beh Edward è affascinante, presuntuoso e arrogante. Non è il principe azzurro, non è l'uomo perfetto, non è per nulla romantico e né propenso alle smancerie. Lui è perfetto nelle sue imperfezioni e non è tanto lontano dal carattere di Daphne. Mai più innamorata si legge tutto d'un fiato, quando arrivi all'ultima pagina con il sorriso stampato sul viso e non vorresti più chiuderlo, vuol dire che hai trovato il libro giusto che ti rimarrà dentro. Questo libro incanta per la sua ilarità, l'eleganza nell'ironia intrecciate ad un pizzico di sensualità. Nella prima parte assisterete a conflitti, gag e insulti che ci fanno entrare nel rapporto turbolento tra Edward e Daphne. Nella seconda parte mi sono letteralmente innamorata di Edward il quale lascia spazio ad un'inaspettata dolcezza. Un romanzo fresco, spumeggiante incentrato sulle avventure e disavventure rocambolesche di una protagonista in cui ci possiamo immedesimare tutte noi. Cecile Bertod ci insegna a prendere la vita con umorismo e perché no, anche autoironia, ci insegna ad affrontare il dolore, le difficoltà che incontriamo sul nostro cammino, ci trasmette tante piccole cose che nell'insieme formano un gran miscuglio di tutto. L'autrice utilizza uno stile impeccabile, originale, fresco e incantevole. L'abilità di Cecile consiste nel cercare con l'ironia, l'umorismo e la semplicità di arrivare dove altre autrici non arriverebbero mai: al cuore e alle emozioni. Impossibile non lasciarsi incantare dalle sue storie!
Raffaella
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