sabato 14 aprile 2018

RECENSIONE La rosa del deserto - Ishtar la Sacerdotessa di MARIA E LINA GIUDETTI

Buongiorno lettori oggi Mara ci parla di La rosa del deserto - Ishtar la Sacerdotessa, primo volume historical romance della trilogia La rosa del deserto di Maria e Lina Giudetti, uscito in self lo scorso anno. La storia narra le vicende dell’orfana Ishtar, principessa del popolo dei Gutei, e del potente re della Sumeria Dungir. Ishtar non conosce le sue origini, tutti la credono una serva dal sangue barbaro, il suo destino la porterà a diventare la somma sacerdotessa nel tempio più importante della città e amante del re. Sarà odiata per il suo ruolo di concubina e la sua vita sarà più volte messa a repentaglio. Venite con Mara a scoprire le vicissitudini di Ishtar e Dungir all’interno de La rosa del Deserto.

TITOLO: La rosa del deserto - Ishtar la Sacerdotessa
SERIE: #1 La rosa del deserto
AUTORI: Maria Giudetti, Lina Giudetti
DATA D’USCITA: 11 Settembre 2017
EDITORE: self publishing
GENERE: historical romance
NARRAZIONE: narratore onnisciente in terza persona
AMBIENTAZIONE: Ur, antica città della bassa Mesopotamia
CATEGORIA: amore passionale
FINALE: si cliffhanger
COPPIA: Ishtar, somma sacerdotessa del tempio di Uruk; Dungir, re dei Sumeri.




TRAMA

Tanto tempo fa, in una terra antica, due popoli si davano battaglia...
Ishtar, figlia e unica erede di un potente re barbaro è ancora in fasce quando la guerra che vede vittoriosi i sumeri cambia per sempre il suo destino, rendendola schiava di una razza a cui non appartiene. Bella e orgogliosa, con i capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo, cattura subito l'attenzione del giovane re Dungir che salito al trono dopo la morte del padre la nomina somma sacerdotessa di uno dei templi più importanti di Ur. Lui è affascinante, sensuale e caparbio, ma alterna con Ishtar dolcezza a crudeltà. Nonostante il sangue barbaro che le scorre nelle vene le urli di non sottomettersi, lei cede agli ordini del suo sovrano divenendo la sua concubina. Il loro sarà un rapporto conflittuale, passionale e tormentato. Dovranno imparare a difendersi dalle insidie di corte, affrontando vecchi e nuovi rancori...

RECENSIONE

ishtar la sacerdotessa maria e lina giudetti
Buongiorno lettori oggi vi voglio parlare del primo dei tre romanzi storici di Maria e Lina Giudetti: La Rosa del Deserto, Ishtar la sacerdotessa. Una lunga e violenta battaglia ha il potere di cambiare per sempre le sorti della vita di Ishtar. Lei è una schiava, anche se nelle sue vene scorre il sangue di una principessa Gutea. Lui è Dungir il potente re dei Sumeri. Questo libro è fantastico, romantico, storico, coinvolgente, mi ha conquistata. Avete presente quando un libro vi rapisce talmente tanto da dimenticarvi di tutto resto? All’interno del testo troviamo un continuo susseguirsi di colpi di scena che tengono alto l’interesse. La trama è solo un piccolo tassello della storia vera e propria. Siamo nel 2095 AC il re Tirigan, potente condottiero dei Gutei è stato fatto prigioniero dopo una lunga battaglia per il predominio delle terre di Zagros, città dell’antica Mesopotamia. Il vincitore, il re Ur-Nammu, ha lasciato alle sue spalle solo devastazione e odio, bruciando ogni villaggio al suo passaggio, e uccidendone gli abitanti. Anche la regina è stata uccisa da Ur-Nammu e la neonata principessa Safiye è stata fatta prigioniera. I due giovani Ishkur e Nemar rimasti illesi nella battaglia tentano inutilmente di salvare il loro re Tirigan, ma sono soli contro sei legioni sumere. A Ishkur non rimane altro da fare che esaudire l’ultimo desiderio di Tirigan. Promette al suo sovrano che troverà la principessa, veglierà su di lei e non l’abbandonerà mai, pronto a difenderla con la sua vita da ogni pericolo ella incontri. Sarà il re Ur-Nammu a decidere le sorti della giovane vita, unica erede al trono dei Gutei. È solo un’innocente neonata che subirà l’ira del potente sovrano. Per suo volere infatti sarà allevata come sumera e diventerà sacerdotessa nel tempio, sarà la punizione per tutti coloro che si rifiutano di rispettare le sue leggi. Il suo nome verrà cambiato in Ishtar. Un salto nel tempo di quindici anni ci porta all’incoronazione del giovane Dungir, successore del potente Ur-Nammu, nuovo re della Sumeria. Dungir è descritto come un possente condottiero dal fisico robusto e muscoloso, i suoi capelli colore del carbone sono trattenuti in lunghe trecce sottili che gli scendono oltre le spalle. Ma il particolare che prima si nota in lui sono i grandi occhi a mandorla di un verde molto intenso. Dotato di un portamento elegante e regale Dungir fin da bambino è sempre stato abituato a fare a modo suo, ogni suo capriccio veniva assecondato dai sudditi. Oltre che essere un abile condottiero è un uomo affascinato dalla bellezza e dalle donne. La tradizione vuole che il momento dell’incoronazione del nuovo re Dungir venga benedetto dalla Dea Inanna, durante il tradizionale rito del matrimonio di capodanno. È una delle feste più suntuose e importanti tra quelle che si svolgono in Sumeria, vengono offerti cibo e birra a tutti gli invitati mentre i musicisti suonano la lira. Si tratta di un matrimonio simbolico per garantire alla terra prosperità e abbondanza. Questo rito è molto importante per il popolo della Sumeria, fortemente legato alle tradizioni e agli Dei. Durante la celebrazione, il nuovo re Dungir dovrà scegliere una delle quindici bellissime vergini sacerdotesse sumere e consumare con lei un’unica notte. Ishtar sarà la prescelta, con i suoi folti ricci colore del rame e i suoi grandi occhi verde smeraldo. I suoi movimenti sinuosi durante la danza dei sette veli hanno fatto sì che il re si accorgesse subito di lei tra le altre sacerdotesse. Ishtar è cresciuta tra le mura del tempio convinta di essere un’orfana, non è a conoscenza delle sue origini. In realtà lei è una gutea, la figlia dell’impetuoso re barbaro Tirigan, acerrimo nemico di Ur-Nammu. Dopo essere stata prescelta dal re è diventata la somma sacerdotessa di Uruk. Dungir è uomo viziato, caparbio, abituato a fare modo suo. E’ sempre stato affamato dalle donne e finora nessuna ha mai rifiutato il giovane re.
ishtar la sacerdotessa
Non gli basterà averla solo per una notte, ma la reclama come sua amante, pretende di averla come concubina per assecondare la sua lussuria. È folgorato dalla giovane sacerdotessa, Ishtar è diventata come una droga per lui, non può più farne a meno. Incurante dei sentimenti della giovane moglie Hatiba e di quelli di Ishtar che rifiuta di diventare la concubina del re, lui farà a modo suo per assecondare il suo ego e il suo corpo. Non basteranno le promesse di fedeltà alla regina Hatiba, nemmeno la nascita degli eredi riuscirà a separare Dungir dalla sua rosa del deserto. La sua caparbietà e la sua forza di volontà non basteranno a tenerla lontana da lui, ne è ossessionato. La loro è una dipendenza fisica ed emotiva. Ma i sentimenti che Dungir prova per Ishtar saranno puri come quelli della sacerdotessa? Oppure sono dettati solamente dal suo egoismo e dalla lussuria? Ishtar è l’unica donna che è riuscita a tenerlo legato a sé, ma è amore quello che nutre nei suoi confronti oppure è solo un oggetto del piacere per lui. All’interno del romanzo prendono vita personaggi secondari molto ben caratterizzati legati alla vita di Dungir e di Ishtar. Il mio preferito è Haghar, l’eroe dal cuore buono. La guardia del corpo assunta per Istar dal re dopo che a causa della loro relazione i nemici della sacerdotessa la vogliono morta. Haghar diventerà il migliore amico di Ishtar, il suo confidente, la spalla su cui piangere per le ingiustizie subite dal focoso Dungir e non solo. Le svelerà infatti il suo passato e le insegnerà a combattere con la spada, col pugnale, a lottare a mani nude. Come può Haghar, un soldato sumero, essere a conoscenza delle origini di Ishtar? Quale passato si nasconde dietro questa figura benigna e indulgente? Durante la stesura di questa recensione sono stata molto titubante e mi sono chiesta più volte se svelare o meno il susseguirsi della trama.
ishtar la sacerdotessa
La risposta che mi sono data è che preferisco suscitare curiosità in chi leggerà questa recensione, e non anticipare nulla dei cambiamenti che affronteranno i nostri personaggi. Credetemi ce ne saranno molti di cambiamenti! Una serie di emozioni dopo l’altra vi appassioneranno e renderanno curiosi di proseguire la lettura. Un libro scritto magistralmente, con ricchezza di aneddoti sulla vita che si svolgeva nell’antica Sumeria, sulla cultura, sugli Dei e le loro tradizioni. Non solo un romanzo d’amore quindi ma uno spaccato realistico con una forte componente storica, sintomo di uno studio attento e preciso delle due autrici. Tutto è descritto con grande padronanza di linguaggio, anche le scene più focose non risultano mai volgari e scontate. Un romanzo che si legge tutto d’un fiato. Mentre leggo ho l’impressione di vedere un film, riesco a immaginare benissimo i palazzi, le strade brulicanti, il tempio di Uruk con le offerte alla Dea Inanna. Il finale è aperto, e ci apre la strada al secondo volume: La rosa del deserto, Ishtar la Sumera uscito il 19 marzo scorso. Vi consiglio la lettura di questo Historic Romance, non ve ne pentirete. Buona lettura.

Mara


Nessun commento:

Posta un commento