mercoledì 2 maggio 2018

RECENSIONE "La sposa promessa" di Ornella De Luca

Buongiorno lettori, oggi Raffaella ci parla de La sposa promessa, il romanzo storico dalla penna intrigante di Ornella De Luca, pubblicato qualche giorno fa con Libromania. La storia racconta la vita della giovane Eithne MacLeod, unica figlia di uno dei più potenti clan scozzesi della metà del 1500, che si innamora del giovane stalliere Alastair. Il loro amore però è ostacolato dalla famiglia e le lotte interne tra cattolici e protestanti, spingono Eithne ad allontanarsi dal suo clan e ad intraprendere un viaggio per cambiare il suo destino e quello della sua terra.


TITOLO: La sposa promessa
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Ornella De Luca
DATA D’USCITA: 17 Aprile 2018
EDITORE: Libromania
GENERE: historical romance
NARRAZIONE: pov maschile in prima persona; pov onnisciente in terza persona
AMBIENTAZIONE: Scozia
CATEGORIA: seconde possibilità
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Eithne MacLeod, figlia del laird del clan MacLeod; Alastair, stalliere dei MacLeod.






TRAMA

Edimburgo, Scozia, ottobre 1561: un giovane parroco viene convocato al carcere di Greyfriars per offrire l’estrema unzione a una detenuta, poco prima dell’esecuzione della condanna a morte fissata per la mattina seguente. La donna, ormai fuori di sé dal dolore, accetta di raccontare al confessore la sua vita e l’origine della colpa che l’ha condotta in quella sudicia cella.
Contea di Dunvegan, febbraio 1560: Eithne ha diciassette anni, è l’unica figlia del laird del clan MacLeod e sulle sue spalle pesano grandi aspettative, anche se lei non sembra esserne del tutto consapevole. Il suo destino è di andare in sposa a un ricco highlander scelto dal padre, ma a ostacolare questa unione c’è il legame con Alastair, lo stalliere del castello, suo compagno di giochi sin dall’infanzia. Una straordinaria catena di eventi porta Eithne a prendere in fretta decisioni che segnano il destino del suo clan e di tutta la Scozia: la zia, Lady Maighread Douglas, la coinvolge in un complotto ai danni dei nobili cattolici del regno, in un periodo drammatico che minaccia di sfociare in una guerra civile. Eithne deve quindi scegliere se salvare se stessa e l’uomo che ama, oppure il destino del clan MacLeod. I due giovani innamorati, costretti dalle circostanze, organizzano una fuga per scampare alla vendetta di Erinna, la madre di Eithne. Ma cosa sono disposti a sacrificare per restare insieme? La sposa promessa è un grande romanzo di amore, avventura e intrighi al tempo di Mary Stewart ed Elisabetta I Tudor: conflitti religiosi, lotte fratricide e sete di potere si mescolano al più genuino e innocente desiderio di libertà.

RECENSIONE

la sposa promessa ornella de luca
La sposa promessa è un romanzo storico ben narrato che nelle sue pagine racchiude l'amore di due giovani scozzesi appartenenti a due ranghi diversi, la celebrazione della lingua e delle gesta dei popoli scozzesi ed infine, ma non per ultima, la bellezza dei paesaggi verdeggianti che sembrano racchiudere tutta la magia e lo splendore di un Paese affascinante. La storia si apre con il pov di un giovane parroco che viene convocato con urgenza nel carcere di Greyfriars per ascoltare le confessioni e dare l'estrema unzione ad una detenuta prima dell'esecuzione pubblica del giorno seguente. Il parroco si reca nel carcere e decide di ascoltare la storia della giovane che ha luogo nelle terre scozzesi della contea di Dunvegan governate dal clan MacLeod. Eithne è la giovane diciasettenne ed unica figlia del laird MacLeod, promessa contro il suo volere ad un altro nobile. La ragazza è forte e coraggiosa, ribelle nell'anima e nonostante sia abituata agli agi e agli obblighi del suo casato, non le è mai importato del suo lignaggio e del suo cognome.
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E' innamorata da sempre di un giovane stalliere di nome Alastair che gestisce la scuderia della sua famiglia e con cui fin da piccola ha creato un legame di amicizia molto forte. In quegli anni, nella seconda metà del 1500, mentre in Inghilterra regna la regina Elisabetta I, in Scozia ritorna in patria Maria Stuarda che reclama il proprio trono. La famiglia MacLeod è di origini cattoliche e con il ritorno di Maria Stuarda la stabilità politica e religiosa comincia a diventare ogni giorno sempre più debole a causa degli scontri fra cattolici e protestanti. Il paese è in fermento ed è in atto una sanguinosa guerra civile fra le due parti. Eithne non vuole rinunciare al suo amore per Alastair, amore completamente ricambiato da lui. Lui vuole proteggerla a tutti i costi ma riuscirà nel suo intento? Sono anni difficili e il tempo che i due amanti hanno a disposizione è sempre troppo poco. Da qui parte una fuga rocambolesca di intrighi, sotterfugi e speranze dove Eithne avrà la peggio perché pedina di uomini e donne potenti senza scrupoli che stabiliscono la vita o la morte di chiunque, sia essi loro figli o sudditi. La storia narrata di suddivide in due parti. La prima parte raccontata dal parroco confessore di Eithne che ascolta la confessione della giovane e dei suoi sogni e speranze perduti. La seconda parte invece racconta le gesta di Alastair e della coraggiosa zia Maighread, di un susseguirsi di avvenimenti, intrighi e tradimenti di persone fidate che si rivelano nemici più infidi.
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La sposa promessa è un romanzo ben scritto i cui avvenimenti sono narrati con un trasporto tale da lasciare il segno. Il ritmo iniziale più lento e descrittivo nella prima parte, si trasforma in un ritmo più serrato e intrigante nella seconda parte. Eithne è una delle eroine storiche più coraggiose che rendono la storia più apprezzabile. Le ragioni di un guerra sono sempre complicate da comprendere. I conflitti armati derivano sempre da interessi economici, ideologici e politici. La guerra non risparmia nessuno, distrugge i più deboli, vite innocenti che vengono private di futuro, la guerra non ha regole ma solo coraggio e forza di sopravvivere e vincere. L'avventura di Eithne e Alastair è un intreccio intarsiato nei minimi dettagli: speranza e amore, passione e forza d'animo sullo sfondo di un conflitto sanguinoso, di violenze e complotti. Ho apprezzato ancor di più la storia per l'utilizzo di termini gaelici che, a mio parere, impreziosiscono la storia e la rendono più affascinante ai nostri occhi. La Scozia è una terra magica e misteriosa, ricca di leggende e di paesaggi maestosi e dal fascino ineguagliabile. E se chiudiamo gli occhi e ci lasciamo trasportare dall'intreccio narrato dall'autrice, ci ritroviamo distesi sull'erba morbida e profumata accarezzata dalla rugiada mattutina a lasciarci trasportare dal vento freddo e dall'eco lontano del suono affascinante delle cornamuse. E chissà se accanto a noi troviamo un meraviglioso scozzese che indossa il kilt, simile all'Alastair narrato nella storia o al Jamie di Outlander.

Raffaella



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