giovedì 19 luglio 2018

RECENSIONE "Occhi neri" di Lia Carnevale

Buongiorno lettori, oggi Mara ci parla di Occhi Neri, romanzo rosa contemporaneo dalla penna di Lia Carnevale. Viola è una giovane sarta che gestisce, assieme all’amica Anna, una sartoria a Roma. L’abbandono dei genitori quando era ancora in fasce e gli anni dell’infanzia trascorsi in istituto hanno dolorosamente segnato la sua intera esistenza, rendendola diffidente verso le relazioni. Finché un giorno di pioggia un improvviso incontro con uno sconosciuto la costringerà ad abbattere le barriere che ha costruito intorno al suo cuore.


TITOLO: Occhi neri
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Lia Carnevale
DATA D’USCITA: 13 Marzo 2018
EDITORE: self publishing
GENERE: rosa contemporaneo
NARRAZIONE: pov femminile in prima persona
AMBIENTAZIONE: Roma
CATEGORIA: seconde possibilità
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Viola Ferretti, sarta romana; Alessandro, uomo dal fascino misterioso e abbagliante.




TRAMA

Viola è una giovane donna dal passato doloroso, abbandonata alla nascita, ha trascorso gran parte della sua vita in un istituto. Costretta a crescere troppo in fretta, non ama le relazioni, preferisce restare single piuttosto che legarsi a qualcuno e rischiare di soffrire ancora.
L'incontro con un uomo misterioso, però, metterà in crisi i suoi piani. Alessandro cercherà di rompere la corazza di ghiaccio che avvolge il suo cuore, ma un pericolo incombe su di lei. Ben presto si renderà conto che non tutto è come sembra e che niente accade per caso.



RECENSIONE

Viola Ferretti è una giovane sarta romana, nel suo negozio in Via Leone cuce eleganti vestiti su misura, affiancata dall’inseparabile amica e collega Anna. Viola non ha mai conosciuto la sua famiglia, è cresciuta in un istituto senza l’affetto dei genitori. I ricordi della sua infanzia sono dolorosi e carichi di angoscia. Per lei non ci sono mai stati regali, né feste di compleanno, il ricordo della piccola bambina indifesa la tormenta anche ora da adulta. Viola soffre della sindrome dell’abbandono, per questo motivo evita i rapporti a lungo termine con il genere maschile. Il suo passato ha contribuito a generare in lei un profondo senso di insoddisfazione e pensa di proteggersi, chiudendosi in un mondo di solitudine emotiva. Ha costruito barriere davanti al suo cuore e alle sue emozioni, rifiutandosi di provare sensazioni che potrebbero sconvolgerla. Anna e Federico sono ciò che più assomiglia a una famiglia per Viola. Tutti e tre provengono infatti dallo stesso istituto, assieme hanno convissuto senza l’amore e il calore che solo una famiglia può dare. Anna e Viola sono come due sorelle, i loro dialoghi sono molto emozionanti e l’autrice è riuscita a trasmettere al lettore il rapporto unico e profondo che le lega. Federico è il suo migliore amico, il suo confidente. La vita di Viola scorre apatica e senza emozioni, finché un giorno di pioggia entra nella sua sartoria uno sconosciuto dai penetranti e misteriosi occhi neri, Alessandro Ferri.
Viola offre il suo aiuto ad Alessandro, rimasto senza cellulare, permettendogli di fare una telefonata. L’intensità dello sguardo dello sconosciuto colpisce Viola come mai prima d’ora. Alessandro per sdebitarsi la invita a cena in uno dei ristoranti più romantici della capitale nei pressi del Pantheon. La luce della luna fa da cornice al loro incontro illuminando le antichità di Roma. Viola non ama le relazioni stabili, convinta che servano solo a generare sofferenza. Ma stavolta dovrà ricredersi. È spaventata da ciò che sente quando è in compagnia di Alessandro, che sembra avere la capacità di accelerare i battiti del cuore della ragazza. Tutte queste sensazioni sono nuove per lei e la spaventano, abituata a rapporti sterili e privi di pathos. Alessandro rappresenta ciò che Viola ha sempre evitato in tutti i modi. Il calore di un abbraccio che ha il potere di abbattere il gelo che ha frantumato il suo cuore. Viola dovrà fare i conti una volta per tutte con il suo orgoglio, affrontare la sua vita e prendere la decisione di lasciarsi alle spalle tutti i ricordi per costruire una nuova sé stessa. Alessandro le insegnerà a vivere nel presente, a gioire dell’oggi, dimenticando i ricordi dolorosi del passato. Ma cosa succede quando le barriere costruite attorno al cuore rischiano di crollare?
Riuscirà Viola a sconfiggere la solitudine in cui si è rinchiusa in tutti questi anni? Dalla seconda metà del libro diventa difficile riuscire a staccarsi dalla lettura in quanto le dinamiche dei personaggi diventano sempre più avvincenti, l’autrice riesce a incuriosire il lettore con una giusta dose di suspense. L’evoluzione del personaggio di Viola è il punto forte del libro, la sua voglia uscire dal nero che la circonda e ricoprirsi di colori, la sua lotta interiore e la paura nell’esternare le emozioni appassionano il lettore. Mi sono ritrovata più volte a tifare per lei e per il suo riscatto emotivo. Trovo però che la scrittura nelle scene di passione sia a tratti acerba, personalmente avrei evitato l’utilizzo di certi termini, ma questo non inficia la scorrevolezza del libro. Buona lettura,

Mara



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