mercoledì 26 settembre 2018

RECENSIONE "Perfect Strangers" di Runny Magma

Buongiorno lettori, oggi Lara ci parla del libro contemporaneo qlgbt di Runny Magma dal titolo Perfect Strangers uscito qualche anno fa in self. Due persone opposte, due mondi distanti, ma forse non tanto. Una storia divertente e dolce.


TITOLO: Perfect Strangers
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Runny Magma
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Settembre 2015
EDITORE: self publishing
GENERE: contemporaneo qlgbt
NARRAZIONE: pov maschili alternati in terza persona
AMBIENTAZIONE: Toscana
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Andrea, regista e attore di una compagnia teatrale; Samuele, cantante di una rock band.




TRAMA


Un gay musical. Una metal band. E due uomini più simili di quello che pensano…

Una compagnia teatrale sta allestendo uno spettacolo che racconta in musica una storia d’amore tra due ragazzi. Andrea, in qualità di regista e interprete, ci sta mettendo tutto se stesso, anche perché potrebbe trattarsi dell’occasione giusta per continuare a fantasticare su Samuele, il rocker piovuto nella compagnia solo per migliorare l’interpretazione e la presenza sul palco. I due mondi appaiono lontanissimi. Samuele non solo è rozzo e scontroso, ma pure sciupafemmine. E questo dovrebbe togliere ogni speranza ad Andrea, se non fosse che Samuele comincia a provare un certo gusto nello studiarsi la parte.



RECENSIONE

Oggi vi parlo di un libro uscito qualche anno fa, non conoscevo questo libro o l'autore e intrigata dalla sinossi e dalle recensioni ho iniziato la lettura. La storia è molto semplice: due mondi diversi, il gay musical e una metal band, due ragazzi che rappresentano in tutto il loro mondo, Andrea gay, Samuele etero.
Caratteri diversi, atteggiamenti ed idee all'opposto eppure la loro collaborazione diventa amicizia e da lì qualcosa di più. È un classico slowburn fatto di negazione, tentennamenti e rifiuto, un'altalena continua di avvicinarsi e allontanarsi. I protagonisti sono delineati alla perfezione nel loro ruolo stereotipato, i personaggi secondari perfetti come contorno per dare brio e arricchire la trama. Le elucubrazioni infinite fanno conoscere a fondo i protagonisti, i loro dubbi ed i difetti, il pezzo forte però sono sicuramente i dialoghi ironici, diretti e irriverenti che riequilibrano la storia che sarebbe risultata appesantita dai troppi pensieri contrastanti dei protagonisti. Sicuramente alla fine è una storia dolce, a tratti simpatica ma io purtroppo ho avuto serie difficoltà ad affrontare la lettura e a goderne pienamente. Non ho un buon rapporto con i romanzi che si allungano per arrivare ad una conclusione sbrigativa, per apprezzare uno slowburn mi ci vuole quel qualcosa di davvero speciale ed unico nella conoscenza e nel rapporto dei protagonisti. Altro mio limite è stato capire la scrittura, frasi arzigogolate, articolate all'eccesso infarcite di paroloni mischiati a passaggi di parlata comune mi hanno portato a tornare indietro di continuo per capire il semplice concetto.
È un limite mio che apprezzo la buona scrittura anche articolata e complessa ma se usata bene e in un contesto adatto, che apprezzo la scrittura semplice e diretta ma di grandi contenuti. Ogni stile se usato con arte è da me amato ma mischiare il tutto, non so per quale fine ultimo, mi ha reso la lettura pesante, ostica nel peggiore modo possibile e non ci ho trovato niente di innovativo o artistico, una storia semplice come se ne trovano tantissime, dei protagonisti stereotipati che poi escono dalla loro comfort zone. Sarebbe stata una storia fresca e godibile ma è stata appesantita dallo stile innovativo e personale dell'autore e non parlo del dialetto usato nei dialoghi anzi, quello forse è stato un ché di brillante. Vi consiglio comunque la lettura, probabilmente apprezzerete uno stile sicuramente diverso e troverete quello che io mi sono persa. Se amate gli slow burn e le relazioni improbabili, leggetelo.



Lara



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