mercoledì 30 gennaio 2019

RECENSIONE "La città vuota" di Elia P. Ansaloni

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla in anteprima de La città vuota, il thriller di Elia P. Ansaloni uscito oggi con la Delrai Edizioni. La storia ha inizio a Modena dove due misteriose morti mettono in allarme la città e i suoi cittadini. Sarà compito di un gruppo di amici cercare di risolvere il caso attraverso una serie di indizi e di ricordi del passato.


TITOLO: La città vuota
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Elia P. Ansaloni
DATA D’USCITA: 30 Gennaio 2019
EDITORE: Delrai Edizioni
GENERE: thriller, giallo
NARRAZIONE: pov vari in terza persona
AMBIENTAZIONE: Modena
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Alessandro, Sergio, Ander, Lucrezia, Matilde, amici che indagano sulla morte di due loro compagni. 


TRAMA



Modena, 2013. Il cadavere di una ragazza viene ritrovato in piena estate nei pressi del Parco Amendola, tra lo sconcerto e l’incredulità delle autorità e dei suoi vecchi compagni di liceo. Giada non aveva nemici, era una persona ordinaria, dalla vita altrettanto normale. Perciò la notizia passata in Tv sconvolge Lucrezia, subito contattata dagli amici di sempre per discutere insieme delle indagini in corso. Alessandro e Sergio, Ander e Matilde sembrano non essere indifferenti alla vicenda e alle dinamiche che stanno sconvolgendo la loro quotidianità. Mentre la città, afosa e soffocante d’umidità, non riesce a capacitarsi dell’accaduto, i ragazzi riflettono sul lontano 2008, su ciò che successe allora. Che la morte di Giada abbia qualche legame con quella di Federico, affogato per disgrazia la notte della festa dopo la maturità?


RECENSIONE

Anche questa volta la Delrai Edizioni ha scelto un autore promettente che si discosta dai soliti cliché e che si incentra sul giallo, un genere che solo i più appassionati possono comprendere e apprezzare. Modena e Milano fanno da sfondo alla vicenda che coinvolge un gruppo di amici coinvolti in due misteriose morti che avvengono a distanza di anni. Attraverso il punto di vista in terza persona di tutti i protagonisti e i flashback che l’autore inserisce per farci comprendere ogni dettaglio, scopriamo pian piano tutti i tasselli che compongono il puzzle. Nulla è lasciato al caso, il mistero domina l’intera storia e si intreccia ai segreti e alle verità celate. Il romanzo possiede un intreccio logico una volta spiegato e forse un po’ prevedibile per chi come me ha un occhio attento e l'abilità di scovare il colpevole.
Nel romanzo vengono evidenziati alcuni temi come le maschere che ognuno di noi indossa per celare se stessi, il rapporto genitori-figli e l’amicizia forte e duratura tra persone nettamente differenti. La narrazione è scorrevole e un po’ lenta, l’autore ci fa osservare la vicenda da più punti di vista spingendoci a immedesimarsi in ognuno dei protagonisti e a chiederci a quale assomigliamo di più per carattere e per comportamento. Ognuno dei personaggi è delineato perfettamente nella descrizione psicologica così come le figure secondarie che vengono descritte precisamente attraverso gli occhi dei protagonisti. Si finisce per dubitare di ognuno dei personaggi e alla fine scopriamo che il colpevole è sotto i nostri occhi senza che lo si possa identificare fino al momento in cui gli indizi forniti dagli altri personaggi fanno scoprire la verità. L’ambientazione è originale, è raro leggere storie di genere giallo ambientate in Italia ma è ancora più sorprendentemente quando l’autore riesce a tessere una storia nei minimi dettagli, prestando la giusta attenzione a tutto ciò che c’è da evidenziare. La storia comincia a Modena dove due misteriose morti mettono in allarme la città e i suoi cittadini. Sarà compito di un gruppo di amici cercare di risolvere il caso attraverso una serie di indizi e di ricordi del passato. Un movente tra i più gettonati rivelerà le crudeltà alle quali l'animo umano si abbassa e ci accompagnerà fino al finale dove tutte le ombre verranno dissipate dalla risoluzione delle due morti. Il vero punto di forza del romanzo sono i personaggi e, in particolare, la grande abilità dell’autore di delinearne i tratti, il carattere, l’identità: per ciascuno di essi, protagonisti o semplici comparse, Elia P. Ansaloni non si limita a darne una descrizione sommaria e frettolosa, ma ne dipinge un ritratto curato, ricco di dettagli e di unicità al punto che ci si trova perfettamente a proprio agio in loro compagnia, quasi si trattasse di amici di vecchia data. L’autore ci riporta indietro nel tempo quando eravamo degli adolescenti e la fine della scuola rappresentava il periodo in cui divertirsi con gli amici, senza pensare troppo e sentirsi spensierati prima del rientro dalle vacanze. Sergio è un personaggio affascinante ed è colui che più mi ha colpito nella storia per il suo essere una persona pacata, sicura e rigida, per il suo tenersi sempre a debita distanza dalla vita sociale e il suo non farsi mai distrarre dalle cose inutili. L’autore riesce con grande abilità a svelarne lentamente i tratti, permettendo al lettore di avvicinarsi a lui poco alla volta. Lucrezia, la seconda protagonista, è una ragazza che piace a tutti e che non ha bisogno di farsi piacere, sa come farsi ascoltare ed è una ragazza intelligente, altre volte forse un po’ meno. Anche Matilde, la terza protagonista, come Sergio, viene delineata come un personaggio un po’ misterioso, sembra quasi che sfugge sempre qualcosa di lei.
Infine c’è Ander, il quarto protagonista, che come Lucrezia riesce a piacere a tutti con una spontaneità unica. La storia mi ha invece colpito meno, nonostante un’innegabile scorrevolezza e una scrittura sempre di alto livello, la prima metà mi è sembrata un po’ statica e ferma su fatti assodati fin dalle prime pagine; nella seconda parte il romanzo acquisisce maggior ritmo e anche le indagini si fanno più incalzanti. L’autore affronta anche la vendetta, la crudeltà dell’animo umano e la cupidigia. Un romanzo dove viene esplorato l’animo umano in tutte le sue tonalità, dalla ricerca di se stessi alla rivelazione della verità. Tutti abbiamo dentro di noi una parte oscura che celiamo agli altri e che viene allo scoperto solo nel momento giusto. La città vuota è un giallo con un intreccio narrativo semplice, non molto differente da diversi altri romanzi del genere, ma ha il pregio di essere animato da personaggi di grande carisma e presenza che, con la loro personalità, riescono a riempire le tante pagine del libro. 


Raffaella






1 commento:

  1. Interessante e ottima recensione! Considerato che sono di Modena, dovrei dargli una letta

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