martedì 26 febbraio 2019

RECENSIONE "Tante stelle, qualche nuvola" di Mattia Ollerongis




TITOLO: Tante stelle, qualche nuvola
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Mattia Ollerongis
DATA D’USCITA: 26 Febbraio 2019
EDITORE: Sperling & Kupfer
GENERE: rosa contemporaneo
NARRAZIONE: pov vari in prima persona
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Miriam, ragazza che deve ricominciare da capo; Davide, aspirante scrittore.




TRAMA

Miriam, capelli ricci, rossi e selvaggi, è un'anima fragile e ribelle quanto basta. In venticinque anni ha fatto principalmente due cose: studiato giornalismo e amato Antonio. Ma, a un passo dall'avverarsi del suo sogno più grande, il mondo le crolla addosso. Una vita intera cancellata in ventiquattr'ore. E all'improvviso si trova catapultata in una città tutta nuova. Una città dove ricominciare da capo, Trieste. Qui incontra Davide, un aspirante scrittore, anche lui solo con i suoi disastri. A Miriam basta un attimo per innamorarsi di quel ragazzo dalla voce dolce, delicata, che, nonostante tutto, riesce a tranquillizzarla. Forse è lui la cura. Forse è lui ciò di cui ha più bisogno ora. Forse è lui quello in grado di sistemare il suo caos. Tra una birra vista mare e un bacio rubato, ha inizio la loro bellissima storia d'amore. Tutto sembra andare a meraviglia, finché, un giorno, a Davide si presenta l'occasione della vita e decide di partire per gli Stati Uniti per inseguire una stella cometa. Sembra la fine, eppure il vero amore trova sempre il modo di ritornare, perché amore e vita stanno bene insieme.

RECENSIONE

Mattia Ollerongis con il suo stile semplice e scorrevole ci dona una storia dolorosa di vita vera, di amori infranti e di amori che nascono, di amicizia e di seconde possibilità che la vita ci offre. La protagonista Miriam ci viene presentata come una ragazza solare che ha faticato tanto per arrivare dov’è, si è impegnata per raggiungere i suoi sogni e proprio nel momento in cui tutto sembra finalmente decollare, arrivano due notizie negative che improvvisamente le fanno crollare addosso tutto il mondo. Ho vissuto il suo dolore, la delusione di essere stata illusa, di sentirsi sola al mondo ma ho adorato la sua amica Giulia, la sua forza, l’amica che le risolleva il morale, che la consola. Giulia è il personaggio che più mi è piaciuto in questa storia, l’ho trovata una ragazza veramente forte che crede davvero nel legame dell’amicizia e credo che ognuno di noi dovrebbe avere un’amica come lei. Miriam invece rappresenta un po’ tutte noi donne: forti e al contempo fragili per le avversità della vita, per le prove che dobbiamo superare, le difficoltà che troviamo lungo la strada. L’ho sentita vicina quando decide di ricominciare da zero in una nuova città per ritrovare se stessa e i suoi sogni, per ricominciare a vivere e farsi forza da sola. A Trieste incontriamo Davide, un aspirante scrittore che come Miriam ha già provato tanta sofferenza e che cerca di inseguire i suoi sogni. Dal primo incontro Miriam e Davide si sentono vicini, riconoscono negli occhi dell’altro la stessa sofferenza, le delusioni della vita, i pezzi della propria vita che cercano di rimettersi a posto. Ma questi pezzi ormai non si posso più ricongiungere, bisogna solo accettare e andare avanti ricordando il passato e imparando dagli errori. Mattia Ollerongis con una tale semplicità riesce ad entrare nel cuore del lettore, a smuovere il suo cuore e le emozioni e tra le righe del suo romanzo ci dona un messaggio forte: si può sempre ricominciare, la vita è fatta per vivere, per emozionarsi, per piangere ma va sempre vissuta fino alla fine. La vita è imperfezione come lo sono tutti i personaggi di questa storia che compiono le loro scelte, giuste o sbagliate, che percorrono un sentiero di guarigione per curare le ferite e le cicatrici che hanno. Questa storia è un invito a non mollare mai perché la vita è imprevedibile e non possiamo mai sapere cosa ci riserverà, dobbiamo stare al passo, resistere, combattere senza arrenderci mai. Sicuramente mi sarei aspettata una maggiore attenzione alla fase di ripresa di Miriam dal dolore poiché sembra che quella parte sia solo una leggera pennellata accennata senza andare nel dettaglio. Posso dirvi comunque che è una lettura molto interessante, parla dei sogni che tutti noi abbiamo e delle circostanze negative della vita.

Raffaella



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