lunedì 8 luglio 2019

RECENSIONE "Bel casino l'amore!" di Elisa Trodella

Buongiorno lettori, Daniela ci parla di Bel casino l'amore!, il romanzo rosa di Elisa Trodella uscito qualche giorno fa con Newton Compton. Avete voglia di una lettura leggera e divertente ma che fa riflettere? Bene! Siete nel POST giusto! Una storia di riscatto personale, di amicizia vera e di amore per gli altri ma soprattutto per se stessi.



TITOLO: Bel casino l'amore!
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Elisa Trodella
DATA D’USCITA: 4 Luglio 2019
EDITORE: Newton Compton
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: Roma / Monte Arcobaleno
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIAdele, giovane donna alla ricerca di se stessa; 
Flavio, scrittore e padrone della casa di Adele.






TRAMA


Adele è giovane, stravagante e un po’ maldestra ed è in fuga dalla monotonia del suo paesino natale. Si rifugia a Roma, dove trova un lavoro, un nuovo amore, e un delizioso appartamento in via Margutta, in affitto a un canone sorprendentemente basso… Quando pensa di essere davvero a un passo dalla realizzazione di tutti i suoi sogni, arriva però l’improvvisa rottura con Riccardo, che la riporta bruscamente alla realtà: lui adesso abita al piano di sotto e vederlo salire e scendere le scale ogni giorno è una tortura. Come se non bastasse, alcuni strani rumori provenienti dalla soffitta non fanno che alimentare il suo stress. Fortuna che ci sono le amiche dalla sua parte, alleate preziose per riconquistare il coraggio e la fiducia in sé stessa. Ed è così che una sera, in punta di piedi, Adele decide di salire in soffitta a controllare… In un saliscendi di gradini e di emozioni, Adele si troverà in balia della più meravigliosa di tutte le avventure: la vita.


RECENSIONE


Adele è una ragazza tanto strana quante sono le sue insicurezze. Con uno zaino in spalla pieno di sogni e di speranze, ha lasciato il suo piccolo paesino natale per trasferirsi a Roma e inseguire l’amore.
Peccato che, anni dopo, si ritrovi con un lavoro che odia e tristemente single. Il suo fidanzato infatti l’ha appena lasciata con poche parole scritte su un foglio di Scottex. Un foglio di Scottex, ma vi rendete conto? La sua vita sembra stia andando totalmente a rotoli e il suo essere profondamente insicura non aiuta. Si convince di dover riconquistare a tutti i costi il suo ex, in che modo? Comportandosi da zerbino. Le premesse non sono delle migliori penserete, fortuna vuole però che accorrano in suo aiuto la sua collega Marta, un donnone di un metro e ottanta che la supporterà a livello psicologico e il suo capo-cyborg, Karol, che le stravolgerà il look. Tre donne diversissime tra loro che, inaspettatamente, si scopriranno amiche inseparabili. Aggiungeteci poi Flavio, il padrone di casa con il blocco dello scrittore che di notte di rifugia in mansarda in cerca di ispirazione e il gioco è fatto! Durante la lettura mi sono rivista molto nel personaggio di Adele, probabilmente per le molteplici insicurezze che anche io, a 30 anni suonati, mi porto dietro ancora oggi. Sono riuscita quindi a capirla e l’ho amata per questo ma allo stesso tempo però l’ho anche odiata perché, per buona parte del libro, non ho visto in lei la voglia di migliorarsi, non tanto per gli altri quanto per se stessa. In certi momenti avrei voluto urlarle: “Svegliati!! La vita è una sola e non vale la pena sprecarla inseguendo persone che non ti meritano! Sei migliore di quanto credi, sei unica e degna di essere amata… amata veramente!!”.
Ecco che però superata la prima metà del libro, piuttosto lenta, ho iniziato ad intravedere una nuova Adele. Un’ Adele più sicura di se, ironica, intelligente e spontanea. E a quel punto l’ho apprezzata a pieno e ho tifato per lei fino alla fine. Come potrete aver intuito il libro è perlopiù incentrato sulla crescita psicologica della nostra protagonista. Anche l’amicizia gioca un ruolo fondamentale all’interno della narrazione, peccato non poter dire lo stesso dell’amore. Il personaggio di Flavio ha del gran potenziale che però, a mio parere, non viene sfruttato a pieno. Sappiamo ben poco di lui, trasmette le sue emozioni generalmente attraverso gesti e sguardi enigmatici e devo ammettere che, in diverse occasioni, avrei gradito anche altro da parte sua. Un po’ più di “azione”. Anche il finale, per quanto dolce, non mi ha soddisfatta a pieno, l’ho trovato incompiuto. Detto questo però il libro è indubbiamente scritto molto bene, la storia fa certamente riflettere e vale quindi la pena leggerla. In conclusione non posso non citare Dante, il bassotto di Adele, che è riuscito a strapparmi più di qualche sorriso durante la lettura.


Daniela




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