venerdì 2 agosto 2019

RECENSIONE "Blu d'inchiostro" di Isabella Vinci




TITOLO: Blu d'inchiostro
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Isabella Vinci
DATA D’USCITA: 31 Luglio 2019
EDITORE: self publishing
GENERE: narrativa contemporanea
NARRAZIONE: narratore onnisciente in terza persona
AMBIENTAZIONE: Italia - America
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTISofia, ragazza determinata; Gabriele, ragazzo malato; Leonardo, ragazzo misterioso.




TRAMA

"Caro amico lontano, ho pensato a lungo a cosa scriverti, a come risponderti. Sono confusa e arrabbiata ed è il momento più brutto della mia vita, ma ho capito una cosa. Non so più chi sei e forse non l'ho mai davvero saputo. Sono giunta a questa decisione. Non ti scriverò più."

Gabriele è affamato della più piccola briciola di vita al di fuori dell'ospedale. Sofia è la ragazza che ama e che non ha mai visto, con cui si scambia lettere fin da quando è bambino, mentre lui è la colonna portante di lei, sua guida nei momenti più bui, suo migliore amico e sua anima gemella. 

Si può amare così intensamente qualcuno che non hai mai incontrato? La persona che l'ha spinta a vivere davvero, a viaggiare, a sperimentare e a inseguire il suo sogno. Anche se si ostina a non volerla incontrare in una camera sterile di un triste ospedale. Sofia è convinta che nessuno avrà mai il suo cuore come lo possiede Gabriele, finché non si scontra letteralmente con Leonardo, misterioso, a tratti freddo come il ghiaccio, taciturno e bello come un dio dannato, sembra portare il peso del mondo sulle sue spalle. E arriva il momento in cui ha bisogno di chiarezza e di un contatto reale, perché ha bisogno di capire. Perché se Gabriele le ha insegnato qualcosa, in tutti quegli anni di fitta corrispondenza fatta di lettere, email e messaggi, è che la speranza non muore mai. Non importa quanto questa sia pericolosa e possa toglierle tutto in un singolo istante. Non le resta che smettere di sperare e iniziare a seguire la strada che le indica il cuore. Sempre che non sia troppo tardi.

RECENSIONE

Isabella Vinci mi aveva già rapita con il suo precedente fantasy e ora, con questo nuovo libro di narrativa mi ha lasciato letteralmente con il batticuore, con il fiato in sospeso e con la paura costante che tutto si sarebbe infranto da un momento all’altro. Mi ha regalato momenti di gioia, altri di tristezza e di lacrime, altri ancora di dolcezza e amore. Avete mai portato avanti una corrispondenza tra amici di penna? Personalmente no, ma conosco persone che lo hanno fatto.
Conosciamo la protagonista Sofia, una ragazza che sin dall’età di otto anni inizia con Gabriele una lunga corrispondenza di lettere. Sofia è un personaggio che ho adorato sin dall’inizio: è forte e determinata ad inseguire i suoi sogni nonostante una perdita terribile e le difficoltà che ha dovuto affrontare, ma la sua caparbietà non l’ha fatta mai arrendere anzi, si è sempre rialzata a testa alta. Perché lei è la dimostrazione che la vita ci spezza tante volte ma ci sorprende altrettanto. Gabriele invece è enigmatico, leale e dolce, è un ragazzo che ha sofferto molto poiché ha passato molto tempo in ospedale e vede in Sofia il suo spiraglio di luce che può farlo uscire dall’oscurità che tenta sempre di inghiottirlo. L’ho ammirato molto, ho visto in lui molta luce, molta più di quella che ha Sofia, mi sono commossa a leggere la sua terribile situazione, il suo dolore e la maschera che indossa per celare le sue emozioni. Lui vive per Sofia, per vedere quel suo sorriso che cancella ogni sua sofferenza, per spronarla a godere della vita, ad amare i libri e a cogliere i piccoli momenti dell’esistenza perché non torneranno mai più. Vediamo pagina dopo pagina il loro rapporto nascere, crescere e maturare fino a diventare quasi complicato poiché vivono distanti e non possono mai vedersi. Dall’altra parte conosciamo Leonardo, il secondo protagonista maschile, colui che incrocia la sua strada con quella di Sofia. Isabella Vinci ci narra una storia intensa e profonda di emozioni e sentimenti, di amore e amicizia, di perdita e sofferenza. Sono tutti temi che lei affronta con delicatezza, dando il giusto spazio ad ogni evento, ad ogni emozione. I tre personaggi principali sono ben delineati nella loro profondità, si scorgono attraverso le descrizioni perfette dell’autrice ogni loro sfumatura. Il lettore rimane incantato dalla prosa scorrevole e misteriosa dell’autrice, dalle emozioni che i personaggi trasmettono lentamente in un climax crescente e da quel pizzico di mistero che avvolge l’intero storia. Vi rivelo che non sono riuscita a staccarmi dalla storia tanto la potenza della scrittura. Con questo romanzo l’autrice ci vuole insegnare che la strada più conveniente non è quella più semplice da percorrere, ma è la più impervia, disseminata di ostacoli quella che bisogna scegliere.

Raffaella




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