AUTORE: Nicole C. Vosseler GENERE: narrativa storica
EDITORE: Beat
TRAMA
È il 1848 e i sudditi di una giovane Regina Vittoria trascorrono le giornate nei boschi e nei prati per catturare farfalle e coleotteri e pressano erbe e fiori per incollarli in un erbario. È infatti il grande momento della passione per la natura e la botanica è diventata una caccia al tesoro: i cacciatori di piante si disperdono per il mondo per placare i desideri dell’epoca e allo stesso tempo accenderne di nuovi, come il delirio per le orchidee e la mania delle rose; l’ossessione per le peonie e la fissazione per le felci di tutte le forme. Anche il botanico Robert Fortune si trova in viaggio per conto della Horticultural Society di Londra. A bordo della nave Emu dovrà raggiungere la Cina con lo scopo di raccogliere semi e piante non ancora coltivate in Gran Bretagna e ottenere informazioni sul giardinaggio e l’agricoltura del Celeste Impero, nonché sulla qualità del clima e sul suo influsso sulla vegetazione. Fortune non si è mai considerato un avventuriero, ma un mite giardiniere che, prima di imbarcarsi per quel folle viaggio, ha sempre apprezzato l’uniformità delle sue giornate e il fluire lento e tranquillo delle stagioni. Sa anche che, a seguito della guerra dell’oppio, sarà considerato in Cina un fankwai, un diavolo straniero. Eppure, quando dal ponte della nave scorge le montagne e le colline di Giava, non riesce a trattenere un fremito di eccitazione al pensiero delle scoperte che lo attendono in quel regno monumentale, chiuso da secoli all’Occidente. Quello che però non ha messo in conto è che l’incontro con la jianghu Lian, giovane donna dagli occhi scintillanti come perle scure, stravolgerà per sempre la sua vita, portandolo a compiere scelte di cui non si sarebbe mai creduto capace. Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e ricostruzione, Nicole C. Vosseler dona al lettore una struggente storia d’amore e, insieme, un appassionante romanzo storico su Robert Fortune, il botanico inglese che nel XIX secolo riuscì a dare una svolta all’economia britannica mettendo fine al monopolio del tè cinese.
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