Buon pomeriggio lettori, Raffaella ci parla di Binti, la trilogia fantascientifica di Nnedi Okorafor, uscita la settimana scorsa con Mondadori. Una storia in chiave futuristica che ci fa riflettere su temi come la tradizione e il razzismo, i pregiudizi e l'innovazione con una protagonista coraggiosa d'eccezione che vi rapirà il cuore.
TITOLO: Binti
TITOLO ORIGINALE: Binti, Home, The Night Masquerade
SERIE: Trilogia completa
AUTORE: Nnedi Okorafor
DATA D’USCITA: 1 Ottobre 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: fantascienza
AMBIENTAZIONE: fantastica
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Binti, giovane ragazza di colore.
TRAMA
Binti Ekeopara Zuzu Dambu Kaipka di Namib è una ragazza di etnia Himba, talmente brava in matematica e nella tecnica dell'astrolabio da venire selezionata per frequentare la prestigiosa Oomza University. È l'occasione della vita e così, nonostante la contrarietà della sua famiglia, e le radicate tradizioni della sua terra, Binti fugge dal villaggio in cui vive e si imbarca sulla Terzo Pesce per intraprendere il viaggio interstellare verso Oomza. Ma tutto cambia quando le Meduse, feroci creature belligeranti, attaccano il veicolo che la ospita, uccidendo l'equipaggio, i passeggeri, gli altri studenti che Binti ha appena conosciuto. La giovane si trova così a doversela cavare da sola, intrappolata su un'astronave piena di esseri assassini, per cinque lunghi giorni prima di raggiungere la meta. Ma chi sono le Meduse? Binti scopre che dietro la loro storia, e la guerra che hanno scatenato contro i Khoush, si nasconde molto più di quanto non appaia. E ora una serie di compiti piuttosto gravosi le si para davanti: sopravvivere alla trasferta, proteggere gli abitanti del pianeta su cui ha sede l'ateneo; e provare a usare i propri ineguagliabili talenti per porre fine a un conflitto sanguinoso. Il volume raccoglie i romanzi brevi: "Binti", "Ritorno a casa", "La maschera della notte" e il racconto "Il fuoco sacro".
RECENSIONE
Per chi non lo sapesse, quest’opera raccoglie l’intera trilogia, ovvero i racconti Binti, Ritorno a casa e La maschera della notte, riuniti in un unico volume. Ero curiosissima di leggere questa trilogia fantascientifica dell’autrice statunitense di origini nigeriane Nnedi Okorafor, ero pronta a tutto e devo ammettere che non sono rimasta per niente delusa.
Il punto forte di questa trilogia è l’originalità del contenuto poiché ci troviamo in navicelle spaziali, in guerre tra umani e alieni e veniamo a contatto con la cultura africana che non conosciamo abbastanza e che non viene mai approfondita nei pochi romanzi pubblicati. La protagonista Binti acquisisce la personalità dell’autrice, ne trae alcune sue caratteristiche, diventando una delle eroine migliori dei romanzi fantasy. Binti è un personaggio che racchiude più sfumature: è dolce, fragile e gentile, alcune volte la vediamo confusa perché si trova di fronte ad eventi e situazioni così diversi dalla monotonia della sua vita precedente, vissuta all'interno del suo popolo Himba ricco di tradizioni, ma per tutta la durata della storia non si arrende mai, dimostra a se stessa e a i lettori di non mollare mai, di essere forte sempre, di voler salvare il mondo e la sua gente. Binti impersona gli ideali di intelligenza, di cambiamento, di eroismo e rinnovamento, ci insegna che anche chi vive nell’angolo più remoto del mondo può fare la differenza, può diventare geniale e intelligente e può inseguire i propri sogni e le proprie aspirazioni. Ed è proprio il diverso che mi attira, è proprio questa protagonista così singolare che ci parla di discriminazione razziale e di pregiudizi che mi ha attirato a leggere questo libro. Binti è un personaggio geniale, amante della matematica che desidera frequentare la più prestigiosa università intergalattica. La matematica scorre nelle sue vene fin da bambina e sono rimasta spiazzata di fronte alla sua intelligenza, alla sua decisione di rompere gli schemi e le tradizioni del suo popolo e di fuggire dalla sua famiglia per rincorrere il suo sogno. E sarà proprio questo viaggio a cambiarla e a farla maturare, a farle incontrare le Meduse, creature aliene che sono da sempre in guerra contro gli umani e a sovvertire il destino dell’intero universo. Binti è un romanzo futuristico di formazione che fa riflettere su temi contemporanei, fa aprire gli occhi e il cuore e ci fa cambiare il modo in cui vediamo il mondo.
L’autrice ha voluto portare alla luce l’importanza dell’uguaglianza, che si traduce nel superamento e nell'abbattimento delle barriere tra culture e razze, tra tradizioni e pregiudizi, tra uomo e donna. Leggere questo romanzo significa aprire la mente a nuove realtà, capire che ogni creatura non è totalmente buona o cattiva, ma possiede entrambe le qualità, significa immedesimarsi in Binti, vivere le sue avventure, sentire ogni sua emozione e interrogarsi su ogni suo dubbio. Binti è una protagonista che entra nel cuore del lettore con le sue fragilità e incertezze che si traducono in forza e coraggio. L’autrice crea un affresco affascinante che io apprezzato molto e che ho vissuto da vicino. La prosa è scorrevole e intrigante, le pagine scorrono senza renderci conto, anche se il finale risulta troppo frettoloso e in alcune parti la narrazione è più lenta e confusionaria, soprattutto perché l’autrice dà per scontato che i lettori conoscano già i luoghi, i pianeti e le razze. L’opera è il viaggio interiore non solo di Binti ma anche di noi lettori, un viaggio che ci sprona a riflettere e ad immaginare oltre i confini della mente e della fantasia. Un romanzo che tutti dovrebbero leggere.
Il punto forte di questa trilogia è l’originalità del contenuto poiché ci troviamo in navicelle spaziali, in guerre tra umani e alieni e veniamo a contatto con la cultura africana che non conosciamo abbastanza e che non viene mai approfondita nei pochi romanzi pubblicati. La protagonista Binti acquisisce la personalità dell’autrice, ne trae alcune sue caratteristiche, diventando una delle eroine migliori dei romanzi fantasy. Binti è un personaggio che racchiude più sfumature: è dolce, fragile e gentile, alcune volte la vediamo confusa perché si trova di fronte ad eventi e situazioni così diversi dalla monotonia della sua vita precedente, vissuta all'interno del suo popolo Himba ricco di tradizioni, ma per tutta la durata della storia non si arrende mai, dimostra a se stessa e a i lettori di non mollare mai, di essere forte sempre, di voler salvare il mondo e la sua gente. Binti impersona gli ideali di intelligenza, di cambiamento, di eroismo e rinnovamento, ci insegna che anche chi vive nell’angolo più remoto del mondo può fare la differenza, può diventare geniale e intelligente e può inseguire i propri sogni e le proprie aspirazioni. Ed è proprio il diverso che mi attira, è proprio questa protagonista così singolare che ci parla di discriminazione razziale e di pregiudizi che mi ha attirato a leggere questo libro. Binti è un personaggio geniale, amante della matematica che desidera frequentare la più prestigiosa università intergalattica. La matematica scorre nelle sue vene fin da bambina e sono rimasta spiazzata di fronte alla sua intelligenza, alla sua decisione di rompere gli schemi e le tradizioni del suo popolo e di fuggire dalla sua famiglia per rincorrere il suo sogno. E sarà proprio questo viaggio a cambiarla e a farla maturare, a farle incontrare le Meduse, creature aliene che sono da sempre in guerra contro gli umani e a sovvertire il destino dell’intero universo. Binti è un romanzo futuristico di formazione che fa riflettere su temi contemporanei, fa aprire gli occhi e il cuore e ci fa cambiare il modo in cui vediamo il mondo.
L’autrice ha voluto portare alla luce l’importanza dell’uguaglianza, che si traduce nel superamento e nell'abbattimento delle barriere tra culture e razze, tra tradizioni e pregiudizi, tra uomo e donna. Leggere questo romanzo significa aprire la mente a nuove realtà, capire che ogni creatura non è totalmente buona o cattiva, ma possiede entrambe le qualità, significa immedesimarsi in Binti, vivere le sue avventure, sentire ogni sua emozione e interrogarsi su ogni suo dubbio. Binti è una protagonista che entra nel cuore del lettore con le sue fragilità e incertezze che si traducono in forza e coraggio. L’autrice crea un affresco affascinante che io apprezzato molto e che ho vissuto da vicino. La prosa è scorrevole e intrigante, le pagine scorrono senza renderci conto, anche se il finale risulta troppo frettoloso e in alcune parti la narrazione è più lenta e confusionaria, soprattutto perché l’autrice dà per scontato che i lettori conoscano già i luoghi, i pianeti e le razze. L’opera è il viaggio interiore non solo di Binti ma anche di noi lettori, un viaggio che ci sprona a riflettere e ad immaginare oltre i confini della mente e della fantasia. Un romanzo che tutti dovrebbero leggere.
Raffaella
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