martedì 15 ottobre 2019

RECENSIONE "La giostra delle anime" di Francesca Barra, Claudio Santamaria




TITOLO: La giostra delle anime
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORI: Francesca Barra, Claudio Santamaria
DATA D’USCITA: 8 Ottobre 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: mistero
AMBIENTAZIONE: Matera
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Eva e Anna, sorelle gemelle; Angelica, nipote di Anna. 







TRAMA

Nella Lucania aspra e selvaggia, alle pendici del cratere del Vulture, una donna dà alla luce due bambine, e muore poco dopo. È la terra, che durante il parto trema fin quasi a risvegliare il vulcano addormentato, a nutrire le piccole e a tenerle in vita, trasmettendo loro un'ancestrale conoscenza segreta, la capacità di vibrare in risonanza con energie profonde e misteriose. Ma sin dall'inizio, per Eva e Anna, questo dono porta con sé l'ombra della maledizione: le bambine finiscono in orfanotrofio, dove sono costrette a vivere indicibili orrori e sono additate come streghe dalle suore per via dei loro capelli, lunghi e rossi come fiamme. Nell'aspetto Eva e Anna sono identiche, ma in realtà sono molto diverse, come il fuoco e l'acqua: tanto Eva è ribelle e istintiva, quanto Anna è mite e remissiva. Il loro potere si orienterà di conseguenza: Anna diventerà una guaritrice al servizio di chi soffre ed Eva una sensitiva capace di comunicare con le anime dei morti ma anche di scatenare distruzione. Il destino le separerà e le porterà a percorrere strade differenti, mettendo a dura prova il legame che le unisce. A Matera, molti anni più tardi, l'adolescente Angelica, nipote di Eva cresciuta però da Anna, è vittima di bullismo da parte dei compagni di scuola. Sensibilissima ma timida e introversa, è la preda perfetta della ferocia dei coetanei, che la chiamano "la svitata". Quando Angelica scopre di avere gli stessi poteri della nonna, da cui ha ereditato anche i capelli rossi, finisce nel vortice di un gioco mortale. Riuscirà a sottrarsi al destino e a far convivere in sé la potenza distruttiva del fuoco e la forza di guarigione dell'acqua? Con questo romanzo a quattro mani ambientato in una terra seducente e piena di segreti ancora da svelare, la scrittrice e giornalista Francesca Barra e l'attore e regista Claudio Santamaria ci consegnano una storia intensa di sortilegi e solitudini che si legge tutta d'un fiato e ci conduce nel cuore pulsante del mistero più grande di tutti: l'amore, l'unica magia che può davvero salvarci.


RECENSIONE

La giostra delle anime è un romanzo misterioso che ha catturato la mia attenzione e non mi ha più lasciato andare via, neanche alla fine dopo aver chiuso l’ultima pagina. La storia è ambientata in una Lucania mistica e enigmatica, una terra che ospita la vicenda di due sorelle gemelle così diverse, Anna ed Eva, che rimangono orfane di madre e che devono sopportare la crudeltà e le angherie della gente. In un tempo in cui si credeva alle maledizioni e alle pratiche magiche come la stregoneria, queste due sorelle hanno costruito il loro carattere sulle base dei maltrattamenti subiti: se la prima è dolce e taciturna e ha un’indole buona di aiutare il prossimo, la seconda invece è coraggiosa e forte e ha forgiato il suo carattere a seconda dei traumi subiti e della rabbia che ha dentro. Ma il destino le divide nonostante il loro legame è molto forte e un alone di oscurità e di mistero aleggia intorno alle loro esistenze. Gli autori ci catapultano quarantanove anni dopo dove conosciamo Angelica, la nipote di Anna, in un’epoca in cui i pregiudizi esistono ancora, in cui il solo aspetto fisico può fare la differenza e dare il pretesto alla gente di considerarla una strega. Angelica è un personaggio intrigante, è introversa e sensibile come la nonna ed è fragile e sofferente. Riuscirà a non farsi travolgere dalla crudeltà? Francesca Barra e Claudio Santamaria ci regalano un romanzo che intreccia colpi di scena e rivelazioni in un crescendo di emozioni e di domande a cui non riusciamo a dare una risposta. Impossibile non ammirare la bellezza delle descrizioni della Lucania, di questi posti un po’ mistici e incantati che riusciamo ad immaginare nella mente grazie ad una scrittura vivida. Una saga familiare che racconta le vite di tre donne sconvolte dalle ingiustizie, dalla violenza fisica e psicologica, dalle umiliazioni di una comunità crudele e ignorante e dal bullismo spietato di cui oggi si sente molto parlare. La sofferenza di Angelica impregna le pagine di questo romanzo, scuote l’anima di chi legge, ci fa immedesimare in lei e ci fa vedere il mondo attraverso i suoi occhi, quelli di una ragazza indifesa che vuole essere soltanto accettata e amata. Un romanzo che offre molti spunti di riflessione per i lettori di qualsiasi età.


Raffaella




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