Buona sera lettori, Raffaella ci parla de Le nostre prime sette volte, il nuovo romanzo rosa di Bianca Marconero uscito la settimana scorsa in self. Alice e Alessandro sono i protagonisti di questa storia di amore e odio. Una storia intrigante e coinvolgente che vi farà entrare in un turbine di emozioni senza fine.
TITOLO: Le nostre prime sette volte
SERIE: primo di una dilogia
AUTORE: Bianca Marconero
DATA D’USCITA: 10 Ottobre 2019
EDITORE: self publishing
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: Milano
FINALE: si cliffhanger
PROTAGONISTI: Alice, copywriter; Alessandro, proprietario di una rivista.
TRAMA
«Io dovrei proprio licenziarti, Alice».
«Lo hai già fatto sei volte, Alex».
«Speriamo che la settima sia quella buona».
Quante volte devi licenziare la tua segretaria prima di capire che non puoi vivere senza di lei?
Alice Baker è una giovane copywriter, idealista e determinata, con una singolare propensione per i vestiti bizzarri. Alex è l’erede della Francalanza Visconti, la casa editrice leader nei periodici, e ha un gusto impeccabile per i vestiti.
Fin dal loro primo incontro, Alex e Alice decidono di non piacersi affatto. Non hanno niente in comune, non approvano lo stile di vita dell’altro, sono totalmente incompatibili. Alice pensa che Alex sia uno snob egocentrico e compiaciuto che gode nel farsi paparazzare con ragazze bellissime. Alex pensa che Alice sia una patetica sognatrice, che colleziona licenziamenti ed è convinto che, nonostante sia bellissima, resterà per sempre fuori dal suo radar.
Ma cosa succede se due persone che si sono già escluse a vicenda scoprono di non potere stare l’una senza l’altra? Se scoprono di essere attratti proprio dall’ultima persona al mondo che pensavano di prendere in considerazione? Per quanto tempo si può negare la passione e si può mettere a tacere un desiderio? Si può forse dire al cuore di non impazzire per l’unica persona in grado di toccarlo?
Dalle spiagge dell’isola di Capri, alle piste da sci di Cortina d’Ampezzo, passando per Milano e i corridoi delle vivaci redazioni di «Lollipop» e «Power Player», Alex e Alice si raccontano attraverso le loro prime sette volte. Sette strade diverse per entrare in collisione o separarsi per sempre. Una storia sulla ricerca dell’anima gemella e sulle sorprese del cuore. Perché le persone più sbagliate per noi possono farlo battere per il motivo giusto.
RECENSIONE
Bianca Marconero sa come colpire, sconquassare e ammaliare il nostro cuore con quella sua scrittura che profuma di sentimenti forti, di emozioni contrastanti in un mix di sofferenza e colpi di scena. Scrivo questa recensione ancora in preda delle tante emozioni che questo romanzo mi ha trasmesso e del terribile cliffhanger con cui termina. Ma per fortuna il 15 novembre Bianca torna con il seguito tanto atteso.
La Marconero ha il potere della scrittura, c’è magia in quelle parole che mette su carta e che arrivano a noi in tutta la loro energia. Aspettavo con ansia e trepidazione questo romanzo perché sono innamorata della prosa di questa autrice meritevole e delle sue storie tormentate e romantiche che hanno quel pizzico di ironia che ci cattura nella rete. Bianca ha il potere di appassionarci, di tenerci incollate alle pagine dei suoi romanzi e una volta arrivati alla fine non vogliamo più lasciare andare i suoi personaggi. Le sue storie partono lentamente per poi acquistare quel climax che cresce pian piano fino al culmine e poi ridiscende fino al lieto fine. Non sappiamo mai cosa aspettarci dai romanzi della Marconero perché è sempre una sorpresa, la sua scrittura è una sorpresa, le sue storie sono inaspettate. La prosa è quella a cui siamo abituati a leggere: delicata, curata e fluida tanto da non riuscire più a farne a meno. Conosciamo Alice, una ragazza determinata e indipendente, intelligente e sognatrice, che arriva a Milano per lavorare, trovando posto in un giornale famoso tra gli adolescenti. Dall’altra parte abbiamo Alessandro, il proprietario della rivista in cui Alice lavora, un uomo affascinante e ricco, cresciuto senza il calore e l’affetto familiare e accerchiato sempre dalle donne. Alessandro è un uomo egocentrico e allo stesso tempo insicuro, abituato a comandare e ad ottenere sempre ciò che vuole, - soprattutto in ambito femminile -, a indossare delle maschere in base alla situazione in cui si trova e al ruolo che deve interpretare. Ma Alice non è uguale a tutte le altre donne che incontra. No, lei è diversa e proprio per questo lei diventerà una sfida importante e personale con cui scontarsi di continuo. Entrambi però sentono una potente attrazione che li spinge ad avvicinarsi e a ritrarsi in un gioco di soli vincitori. Ma ciò che risente di questo gioco privo di equilibrio sono le loro anime, i loro cuori che contro ogni aspettativa si avvicinano e si legano in silenzio. L’autrice riesce sempre con le sue storie e i suoi personaggi ad arrivare al cuore di noi lettori con una semplicità unica.
Più leggevo e più mi addentravo nella storia senza riuscire a staccarmi dalle pagine, a chiudere l'ultima pagina. Attraverso i punti di vista di entrambi i personaggi entriamo completamente nel loro cuore, ascoltiamo i loro pensieri, le loro sensazioni e le loro paure. Sono stata trasportata dalle pagine, dalla magia contenuta nelle parole della Marconero, dalle emozioni che mi facevano battere il cuore all’impazzata fino a farlo calmare per poi riprendere ancora con altre emozioni, in un continuo sali e scendi sulle montagne russe, in un ritmico battito di cuore e una successiva perdita di respiro. Alice e Alessandro entrano nel cuore, nella pelle, li senti nel profondo, avverti le loro sensazioni, le loro emozioni e non puoi fare a meno che entrare in sintonia con loro. Un aspetto che amo e che ammiro della scrittura dell’autrice – non mi stancherò mai di ripeterlo - è quella sottile ironia che inserisce in alcuni dei suoi personaggi, soprattutto nelle protagoniste femminili che sicuramente emergono più di quelle maschili. In preda di queste emozioni termino questa recensione - in cui spero di avervi trasmesso le emozioni che ho provato – per darvi il prossimo appuntamento con la recensione del secondo romanzo che uscirà il 15 novembre.
La Marconero ha il potere della scrittura, c’è magia in quelle parole che mette su carta e che arrivano a noi in tutta la loro energia. Aspettavo con ansia e trepidazione questo romanzo perché sono innamorata della prosa di questa autrice meritevole e delle sue storie tormentate e romantiche che hanno quel pizzico di ironia che ci cattura nella rete. Bianca ha il potere di appassionarci, di tenerci incollate alle pagine dei suoi romanzi e una volta arrivati alla fine non vogliamo più lasciare andare i suoi personaggi. Le sue storie partono lentamente per poi acquistare quel climax che cresce pian piano fino al culmine e poi ridiscende fino al lieto fine. Non sappiamo mai cosa aspettarci dai romanzi della Marconero perché è sempre una sorpresa, la sua scrittura è una sorpresa, le sue storie sono inaspettate. La prosa è quella a cui siamo abituati a leggere: delicata, curata e fluida tanto da non riuscire più a farne a meno. Conosciamo Alice, una ragazza determinata e indipendente, intelligente e sognatrice, che arriva a Milano per lavorare, trovando posto in un giornale famoso tra gli adolescenti. Dall’altra parte abbiamo Alessandro, il proprietario della rivista in cui Alice lavora, un uomo affascinante e ricco, cresciuto senza il calore e l’affetto familiare e accerchiato sempre dalle donne. Alessandro è un uomo egocentrico e allo stesso tempo insicuro, abituato a comandare e ad ottenere sempre ciò che vuole, - soprattutto in ambito femminile -, a indossare delle maschere in base alla situazione in cui si trova e al ruolo che deve interpretare. Ma Alice non è uguale a tutte le altre donne che incontra. No, lei è diversa e proprio per questo lei diventerà una sfida importante e personale con cui scontarsi di continuo. Entrambi però sentono una potente attrazione che li spinge ad avvicinarsi e a ritrarsi in un gioco di soli vincitori. Ma ciò che risente di questo gioco privo di equilibrio sono le loro anime, i loro cuori che contro ogni aspettativa si avvicinano e si legano in silenzio. L’autrice riesce sempre con le sue storie e i suoi personaggi ad arrivare al cuore di noi lettori con una semplicità unica.
Più leggevo e più mi addentravo nella storia senza riuscire a staccarmi dalle pagine, a chiudere l'ultima pagina. Attraverso i punti di vista di entrambi i personaggi entriamo completamente nel loro cuore, ascoltiamo i loro pensieri, le loro sensazioni e le loro paure. Sono stata trasportata dalle pagine, dalla magia contenuta nelle parole della Marconero, dalle emozioni che mi facevano battere il cuore all’impazzata fino a farlo calmare per poi riprendere ancora con altre emozioni, in un continuo sali e scendi sulle montagne russe, in un ritmico battito di cuore e una successiva perdita di respiro. Alice e Alessandro entrano nel cuore, nella pelle, li senti nel profondo, avverti le loro sensazioni, le loro emozioni e non puoi fare a meno che entrare in sintonia con loro. Un aspetto che amo e che ammiro della scrittura dell’autrice – non mi stancherò mai di ripeterlo - è quella sottile ironia che inserisce in alcuni dei suoi personaggi, soprattutto nelle protagoniste femminili che sicuramente emergono più di quelle maschili. In preda di queste emozioni termino questa recensione - in cui spero di avervi trasmesso le emozioni che ho provato – per darvi il prossimo appuntamento con la recensione del secondo romanzo che uscirà il 15 novembre.
Raffaella
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