martedì 8 ottobre 2019

RECENSIONE "Termini di servizio" di Marie Sexton

Buona sera lettori, Manuela ci parla di Termini di servizio, il secondo volume della serie The Heretic Doms Club di Marie Sexton, uscito due settimane fa con Quixote Edizioni. Phil un uomo che non sa esprimere i propri sentimenti se non sotto un rigido controllo e comportamenti ritualizzati, e River un dottore distrutto emotivamente e psicologicamente che accetta la servitù domestica per non soccombere al vuoto e alla solitudine dovute all'abbandono del suo ex marito, sapranno trovare il loro modo di amarsi e di gestire le proprie emozioni?


TITOLO: Termini di servizio
TITOLO ORIGINALE: Terms of Service
SERIE: #2 The Heretic Doms Club
AUTORE: Marie Sexton
DATA D’USCITA: 23 Settembre 2019
EDITORE: Quixote Edizioni
GENERE: BDSM qlgbt
AMBIENTAZIONE: Denver
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIPhil, farmacista; River, dottore.





TRAMA

Il dottor River McKay si è trasferito a Denver con suo marito Terrence, sperando in un nuovo inizio per il loro matrimonio in via di fallimento. Un anno dopo Terrence se n’è andato, e River ha il cuore infranto. Adesso ha deciso che è ora di rimettersi in gioco. Un incontro casuale in ospedale gli fa conoscere Phil, un farmacista dal carattere forte, che non è per niente colpito dalla sua laurea. Phil non può negare la sua attrazione per River, ma uscire assieme è fuori questione. Lui accetta un solo tipo di relazione: la servitù domestica, in cui lui dà gli ordini e il suo partner obbedisce. Con sua grande sorpresa River accetta; non perché gli piaccia l’idea, ma perché qualsiasi cosa è meglio che stare da solo. Sanno entrambi che quell’accordo non durerà. Phil è fissato con le sue abitudini, e incapace di mostrare affetto fuori dalla camera da letto. River non è abituato all’obbedienza, ed è ancora innamorato del suo ex marito. Ma il tempo che passano insieme li cambia, spingendoli a mettere in discussione tutto quello che sanno su amore, controllo e relazioni. Quando l’inaspettato minaccerà di separarli, dovranno scegliere tra il conforto del passato e un futuro che possono trovare soltanto insieme.


RECENSIONE

Anche questo secondo volume della serie The Heretic Doms Club di Marie Sexton ci parla del mondo BDSM in maniera molto particolare e coinvolgente in quanto il rapporto che si instaura tra i due protagonisti Phil, un farmacista dal carattere forte, e il dottor River McKay è quantomeno singolare.
Phil è interessato a un rapporto di servitù domestica in cui lui dà ordini e il suo partner gli ubbidisce proprio perché non sa dimostrare affetto e lo può gestire solo in maniera ritualizzata e controllata. Lui stesso non può raggiungere il piacere se non in questo modo, visto che anche la sua vita è completamente vissuta in modo rigido e controllato, ed è una continua lotta con tanti comportamenti ossessivi che hanno origine nel suo passato e che scopriremo nel corso delle vicende. Il dottor River Mckay è invece un uomo buono, un medico coscienzioso che è rimasto emotivamente distrutto dopo il fallimento del suo matrimonio con un marito che ha abusato di lui dal punto di vista emotivo e psicologico e che ha distrutto la stima in se stesso. Quando conosce Phil ne è attratto e anche se non è quello che vuole accetta il rapporto di servitù domestica perché è preferibile questo al vuoto e alla solitudine in cui si trova. Inizialmente il rapporto tra i due sembra funzionare e River è contento di servire Phil in quanto il dover accettare ordini lo libera da ogni decisione e gli permette di riscoprirsi, di riappropriarsi della sua sessualità, di scoprire i suoi limiti e i suoi desideri guidato da una mano forte e decisa, ma non cattiva. Phil d’altro canto man mano che si attacca a River vede il suo mondo e le sue certezze sgretolarsi, tanto da non saper come gestire la marea di emozioni che prova e a dubitare di poter cambiare. Qui sarà fondamentale l’intervento di Taylor e Warren, i protagonisti del primo libro “Un uomo da buttare”, e degli altri suoi amici che aiuteranno sia lui che River ad affrontare la situazione. 
Ci troviamo di fronte quindi a una storia basata molto sull'introspezione psicologica, ma anche sull'erotismo che viene trattato in maniera perfetta da Marie Sexton che conosce e sa rappresentare le dinamiche BDSM in maniera mai volgare e perfettamente connaturate con la storia. Conosciamo così le paure, il piacere della cessione del controllo, lo stretto legame tra il piacere di obbedire e avere l’approvazione e l’amore del proprio “maestro”, la cura per il proprio sottomesso da parte di Phil in maniera molto intrigante. Tutto questo insieme a uno stile fluido ci consentono di essere coinvolti nelle emozioni dei due protagonisti, che sono caratterizzati con notevole spessore, e a farceli amare. Un libro consigliatissimo.

Manuela





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