TITOLO: Vola via
TITOLO ORIGINALE: Fly away
SERIE: #2 Firefly Lane
AUTORE: Kristin Hannah
DATA D’USCITA: 8 Ottobre 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa contemporanea
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Marah, ragazza che perde sua madre.
TRAMA
Adolescenti negli anni Settanta, Kate Mularkey e Tully Hart erano inseparabili.
Lo sono state per decenni. Ma tutto finisce, e ora Tully si trova a gestire la perdita della sua migliore amica, a cui ha fatto una promessa. Poi c'è Marah, la figlia di Kate, distrutta dal dolore. E infine Dorothy, la madre di Tully, una donna instabile che nasconde un segreto. Tre generazioni, tre donne ferite che per iniziare una nuova vita hanno bisogno l'una dell'altra. E forse di un miracolo…
RECENSIONE
Ci sono libri in grado di emozionarti, altri in grado di sognare. E poi ci sono quei romanzi che riescono ad entrarti nel cuore, a lacerarti e a ricucire un pezzo della tua anima per la potenza delle emozioni in grado di suscitarti, che ti fanno capire che la vita è preziosa, che tutta la felicità può svanire da un secondo all'altro. Vola via appartiene a quest’ultima categoria perché riesce a scavarti un solco nel cuore e ti porta a riflettere sul significato che diamo alla vita, alla malattia e alla morte. Quanto può essere doloroso perdere qualcuno di così caro? È indescrivibile la sofferenza che si prova a perdere la luce che illuminava la nostra vita, a sentirsi mancare l’aria, il respiro, ad avvertire quel vuoto nel cuore che non ti fa vivere. È difficile elaborare il lutto, accettare di vivere senza quella persona, rassegnarsi a non vederla mai più per tutta la vita. Nessuno è mai pronto a perdere qualcuno di caro, non si è mai pronti alla morte. Kate era una persona speciale, una di quelle persone a cui vuoi bene appena le conosci. Si è spenta troppo presto, ha lasciato Marah, Tully e Dorothy dopo una lunga malattia che l’ha fatta soffrire. È un dolore terribile per Marah perdere la propria madre, abituarsi all’assenza, provare quel dolore che ti squarcia l’anima. Soprattutto per lei che tiene tutto dentro, che soffoca dentro, che si è sentita strappare un pezzo della sua anima che non riavrà mai più. Pagina dopo pagina questo dolore tocca anche l’anima del lettore, lo avvertiamo sotto pelle. Avrei voluto tanto abbracciare Marah, consolarla, dirle che la sua mamma veglierà su di lei e che l’amerà sempre. Dall’altra parte abbiamo Tully e Dorothy, la prima è la migliore amica di Kate e l’altra è la madre di Tully; entrambe volevano bene a Kate come una sorella e ora che non c’è più sentono un vuoto nel cuore. Questo romanzo ci insegna a cogliere l’attimo; non abbiamo tutto il tempo del mondo, non viviamo in eterno, perciò dobbiamo amare con tutti noi stessi. Non contano gli anni che viviamo ma l’intensità con cui viviamo. Il tempo è effimero ma l’amore è infinito. Kristin Hannah ci dona una storia in cui tutti possiamo rispecchiarci, in cui è impossibile non provare emozioni forte, in cui è impossibile non commuoverci. Una storia che parla di amore, amicizia, di malattia e morte, ma soprattutto di rinascita perché dopo il dolore la vita continua, deve continuare. La Hannah è una delle mie scrittrici preferite proprio perché la sua scrittura è profonda e ha la capacità di trasmettere emozioni intense al lettore.
Raffaella
Nessun commento:
Posta un commento