venerdì 15 novembre 2019

RECENSIONE "Prigioniera dei fae" di Lily Archer

Buona sera lettori, Raffaella ci parla di Prigioniera dei fae, primo volume dell'omonima serie dell'autrice Lily Archer uscito oggi con Grey Eagle Publications. Il primo racconto di una serie di quattro libri ci parla di fate, schiavi e padroni e di una storia d'amore tra un'umana e il re delle fate.



TITOLO: Prigioniera dei fae
TITOLO ORIGINALE: Fae's Captive
SERIE: #1 Prigioniera dei fae
AUTORE: Lily Archer
DATA D’USCITA: 15 Novembre 2019
EDITOREGrey Eagle Publications
GENERE: paranormal romance
AMBIENTAZIONE: fantastica
FINALE: si cliffhanger
PROTAGONISTI: Taylor, ragazza umana; Leander, re d'inverno dei fae.







TRAMA


La mia compagna di stanza al college è il peggio che potesse capitarmi. Cecile ruba il mio cibo, rimorchia ragazzi a qualsiasi ora e preferisce andare alle feste che studiare. Ma questo è nulla rispetto al resto. Mi droga e mi risveglio prigioniera in un universo alternativo, pieno di creature terrificanti. Ora, la creatura più grande e più spaventosa di tutte – un re fae – crede che io sia la sua anima gemella. Mi ha liberata dalla prigione ma mi tiene vicina. Così vicina che inizia a piacermi il suo sguardo gelido e il suo corpo scolpito nel ghiaccio. Ma in questo nuovo mondo si celano segreti e personaggi malvagi e non so se riuscirò a sopravvivere abbastanza a lungo per scoprire come tornare a casa. 


Nota dell’autrice: Prigioniera dei fae è il primo libro di una serie che infiammerà la vostra immaginazione, ma anche altre parti di voi. State tranquilli: il secondo volume è già in vendita.

RECENSIONE

La serie Prigioniera dei fae di Lily Archer mi aveva incuriosita dalla cover bellissima e dalla trama appassionante che prometteva grande emozioni e un intreccio magico entusiasmante e aveva molte potenzialità per un romanzo d’amore fantastico. Purtroppo però ho trovato delle mancanze davvero gravi nel racconto. È la storia di Taylor, una ragazza umana che si ritrova catapultata nel mondo fantastico delle fate, di padroni e schiavi, dove conosce Leander, il re d’inverno che la riconosce come sua compagna di vita. Parto col dire che la storia è intrigante, originale in quanto si parla di fate, ma purtroppo chi leggerà la storia - se è un lettore attento - si ritroverà deluso. Sin dalla prima pagina si nota una trama scarna, uno stile molto semplicistico e superficiale.
I protagonisti hanno una loro storia, entrambi avrebbero potuto essere caratterizzati perfettamente ma ciò non è avvenuto e invece di trovarci di fronte a protagonisti di spessore, conosciamo personaggi senza consistenza, senza una profondità, altrettanto dicasi per la trama e il mondo fantastico narrato. Non si riesce a provare empatia per loro, non si riesce ad emozionarsi proprio perché i personaggi non sono caratterizzati bene né dal punto di vista fisico e da quello psicologico. Un lettore attento, infatti, leggendo la storia si accorge di queste grandi e gravi mancanze. Inoltre, i personaggi accettano ciò che accade intorno a loro, quando effettivamente un personaggio realistico e ben ponderato mette in discussione tutto. Avrei voluto leggere più descrizione degli ambienti, dei personaggi e un po’ meno dei dialoghi che sembrano molto asciutti. L’autrice è troppo concentrata nel mantenere il mistero, i colpi di scena e l’azione nella storia che si svolge ad un ritmo troppo veloce; ciò infatti, va a discapito della storia stessa che presenta buchi consistenti di trama e tutto scorre troppo veloce anche su ciò che riguarda soprattutto le interazioni sociali. La storia è frettolosa e totalmente superficiale, scritta in maniera semplicistica. È evidente una mancanza di editing e un maggiore studio della storia che sicuramente avrebbero migliorato la consistenza della storia. Capisco che è il primo volume di una serie e forse nei successivi volumi l’autrice caratterizzerà meglio questi personaggi, ma sono dell’idea che il primo volume debba essere lo specchio dei volumi successivi. Se non si attrae il lettore e se sono presenti gravi mancanze già dal primo libro, difficilmente questo si dedicherà alla lettura dei successivi. Altra pecca è la decisione dell’autrice di dividere l’intera storia in brevi racconti da 100 pagine che in realtà sarebbe stata perfetta come unico libro - sono sicura che molti lettori saranno della mia stessa opinione. Termino col dire che sicuramente non consiglierei la serie per le stesse mancanze che vi ho spiegato sopra. 


Raffaella





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