giovedì 19 dicembre 2019

RECENSIONE "L'abisso del mito" di Veronica Todaro

Buona sera lettori, Raffaella ci parla di L'abisso del mito, il romanzo fantasy di Veronica Todaro uscito a fine ottobre in self. Una storia che intreccia mito, leggende e un destino tutto da scoprire che si rivela essere più grande dei personaggi stessi.



TITOLO: L'abisso del mito
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Veronica Todaro
DATA D’USCITA: 25 Ottobre 2019
EDITORE: self publishing
GENERE: fantasy
AMBIENTAZIONE: Atlantide
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIThalise, giovane scriba; Anilya, sorella di Thalise.






TRAMA

La vita della giovane scriba Thalise, consacrata al tempio della dea Ishtar, scorre tranquilla, costellata da rituali, preghiere alle divinità e incanti tramandati dagli Antichi. Fino a quando un sogno non giunge a sconvolgere le sue certezze. Il fuoco e l’acqua inghiottiranno ogni cosa. Niente di tutto ciò che conosce sopravvivrà. Si tratta davvero di una premonizione? O non è altro che un incubo? Quando Thalise, insieme alla sorella Anilya, all’accolito Atur e a Kenae, giovane consacrato al dio del mare, scoprono nel Labirinto Sacro l’esistenza di un oggetto che credevano leggendario e il loro cammino incrocia quello del sacerdote e indovino Namtar, prende avvio una serie di eventi che li porteranno a conoscenza di un’antica profezia. Tra amori, segreti, passioni, macabri rituali, inganni e tradimenti, saranno incaricati di strappare la magia atlantidea all'oblio a cui il fuoco e l'acqua sembrano volerla condannare, per provare a forgiare un nuovo inizio. In un viaggio a ritroso nel tempo Atlantide rivive, conducendoci in un’epoca remota ma mai dimenticata.


RECENSIONE

Veronica Todaro esordisce con un libro fantasy appassionante che mescola leggende, miti e destini. Con una scrittura fluida e curata l’autrice ci trasporta tra le pieghe del tempo e dell’immaginazione portandoci nella famosa Atlantide, l’isola leggendaria e misteriosa narrata nei miti, che si intreccia al mito arturiano raccontandoci da dove hanno avuto inizio queste due leggende. Conosciamo Thalise e Anilya, due sorelle diverse, una l’opposta dell’altra che insieme dovranno salvare la loro isola. Thalise è una giovane scriba dal carattere audace e curioso che se in un primo momento potrebbe sembrarvi debole in realtà non lo è perché lei aspetta con impazienza il suo dono per il fuoco e di seguire il suo destino.
Al suo fianco c’è sua sorella maggiore Anilya, una ragazza mite e intelligente che dimostra più volte di essere responsabile nei confronti di Thalise e di saperla proteggere dalle maldicenze altrui. Insieme dovranno compiere delle scelte e superare ostacoli e pericoli lungo il cammino verso un destino più grande di loro. Devo ammettere che è la prima volta che leggo una storia incentrata sul mito di Atlantide e che sono rimasta sorpresa e incantata di fronte all’ambientazione vivida che ha creato l’autrice. Un’ambientazione che sembra invitarci ad entrare al suo interno come spettatori della vicenda, facendoci conoscere gli dei e i sacerdoti, le caste sociali che regolano la loro società, come anche i templi e la religione politeista che sanciva il legame tra uomini e dei e infine facendoci correre tra le strade della città osservando la bellezza di quest’isola. Viene trattato anche un tema a me caro, ovvero quello della menomazione che qui l’autrice affronta con un’estrema delicatezza, regalando al personaggio di Atur la determinazione, il coraggio e il destino di un grande eroe e insegnando al lettore che i difetti non sono una nota negativa ma una positiva che ci rendono unici. Altri personaggi importanti sono Kanae e Namtar: il primo è sicuramente il meno sviluppato tra tutti, intorno al quale aleggia un alone di mistero che lascia aperta la curiosità del lettore si sapere qualcosa più di lui; il secondo invece, è un personaggio complesso che il lettore si ritrova ad osservare attraverso varie sfumature. Importante sono anche l’evoluzione che ognuno di questi personaggi compie all’interno della storia e la leggenda che ha un ruolo centrale nella vicenda e che sembra quasi essere un vero e proprio personaggio. Se siete amanti delle leggende e dei miti, o appassionati della città perduta di Atlantide e della mitologia del ciclo arturiano, o se ancora avete voglia di leggere un romanzo diverso dal solito, vi invito a catapultarvi tra le pagine di questo romanzo intrigante e avvincente.


Raffaella



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