Buongiorno lettori, Raffaella ci parla di Agatha Raisin. La psicologa impicciona, il ventiseiesimo volume della serie Agatha Raisin dell'autrice M.C. Beaton uscito il mese scorso con Astoria Edizioni. L'investigatrice non convenzionale Agatha Raisin si ritrova ancora una volta a investigare su un nuovo caso di omicidio che si prospetta ricco di misteri, pericoli, indagini e un pizzico di suspense.
TITOLO: Agatha Raisin. La psicologa impicciona
TITOLO ORIGINALE: Agatha Raisin. Dishing the Dirt
SERIE: #26 Agatha Raisin
AUTORE: M.C. Beaton
DATA D’USCITA: 27 Febbraio 2020
EDITORE: Astoria
GENERE: giallo
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTA: Agatha, investigatrice privata.
TRAMA
L’ultimo caso risolto da Agatha ha lasciato in lei pesanti dubbi. Una delle principali sospettate, Gwen Simple, ne è uscita pulita, ma Agatha crede che nasconda qualcosa e che possa persino arrivare a uccidere di nuovo. Intanto, per riprendersi dalle scioccanti vicende che l’hanno coinvolta, Gwen inizia a frequentare una nuova abitante del villaggio, Jill Davent, psicoterapeuta.
Jill fa gli occhi dolci a James Lacey e sembra conoscere tutto del passato di Agatha, spettegolando in paese sulle umili origini così poco rimpiante dalla detective. A mano a mano che l’amicizia tra Jill e James si rafforza, Agatha decide di scavare a sua volta nel passato della psicologa, arrivando a minacciarla. E così, quando Jill viene trovata assassinata, la nostra investigatrice finisce in cima all'elenco dei sospettati.
RECENSIONE
M.C. Beaton torna con il ventiseiesimo episodio della serie dedicata alla protagonista singolare Agatha Raisin, un’investigatrice privata determinata, testarda e dal carattere difficile e dai tanti vizi, con un’infanzia sfortunata e un matrimonio infranto alle spalle, che hanno indurito il suo carattere e l’hanno resa diffidente. Questo libro si ricollega esattamente dalla fine del precedente libro Panico in sala.
M.C. Beaton con una scrittura scorrevole e coinvolgente, abbastanza semplice e senza risultare noiosa, ci racconta azioni e vicende che si susseguono e si intersecano con i ritmi giusti, in modo pulito e perfetto, calamitando l’attenzione del lettore e facendolo calare al centro delle indagini. Un omicidio sconvolge la tranquillità del villaggio fiabesco di Carsely, dove la psicologa Jill Davent, impicciona di natura e disposta a tutto pur di scavare nel passato della nostra investigatrice, viene rinvenuta morta nella sua abitazione. Da qui ha inizio una nuova avventura per Agatha Raisin che dovrà investigare non solo sulla morte di Jill ma anche su altre morti sospette che la portano su più piste. Un nuovo caso che si prospetta ricco di misteri, pericoli, indagini e un pizzico di suspense. Ad affiancarla in questa indagine complicata ci sono gli investigatori Charles, Toni, Simon e tanti altri, compresa la cara, gentile signora Broxby. Agatha Raisin è una donna tutta d'un pezzo, una investigatrice precisa, intuitiva e intransigente che mette al primo posto il suo lavoro, decisa a risolvere ogni caso che arriva tra le sue mani. È diffidente, non si fida di nessuno se non solo dei suoi stretti collaboratori che lavorano con lei nell'agenzia investigativa, preferisce immergersi completamente nel caso a cui lavora, investigare e muoversi su più fronti. Lei è l'eroina singolare e non convenzionale che preferisco: una persona perspicace che fa delle scelte e che cerca di commettere meno errori possibili, forte e determinata con una fragilità latente, nascosta dietro una corazza ben salda. Ci viene presentata come un personaggio complesso, che probabilmente non piacerà a tutti per il suo carattere difficile, per i suoi modi dispotici e scortesi, ma la sua personalità è frutto di un passato che l’ha plasmata. Passo dopo passo, tassello dopo tassello, indizio dopo indizio l’autrice ci accompagna insieme ad Agatha alla ricerca del killer, della verità sugli omicidi e dei segreti spiacevoli del suo villaggio. I personaggi sono abbastanza scortesi e sgradevoli e talvolta piuttosto difficili da comprendere e accettare, a partire da Agatha stessa. La serie di Agatha Raisin ricordano molto i gialli dell’autrice Agatha Christie, con la sola differenza che la prima è ambientata nel presente, la seconda invece nel ventesimo secolo. Entrambe però sono accomunata da una serie di omicidi su cui i protagonisti indagano e portano i lettori a farsi un’idea sul colpevole che poi viene prontamente smentita. Attendo con ansia il prossimo volume di questa serie intrigante.
Raffaella
M.C. Beaton con una scrittura scorrevole e coinvolgente, abbastanza semplice e senza risultare noiosa, ci racconta azioni e vicende che si susseguono e si intersecano con i ritmi giusti, in modo pulito e perfetto, calamitando l’attenzione del lettore e facendolo calare al centro delle indagini. Un omicidio sconvolge la tranquillità del villaggio fiabesco di Carsely, dove la psicologa Jill Davent, impicciona di natura e disposta a tutto pur di scavare nel passato della nostra investigatrice, viene rinvenuta morta nella sua abitazione. Da qui ha inizio una nuova avventura per Agatha Raisin che dovrà investigare non solo sulla morte di Jill ma anche su altre morti sospette che la portano su più piste. Un nuovo caso che si prospetta ricco di misteri, pericoli, indagini e un pizzico di suspense. Ad affiancarla in questa indagine complicata ci sono gli investigatori Charles, Toni, Simon e tanti altri, compresa la cara, gentile signora Broxby. Agatha Raisin è una donna tutta d'un pezzo, una investigatrice precisa, intuitiva e intransigente che mette al primo posto il suo lavoro, decisa a risolvere ogni caso che arriva tra le sue mani. È diffidente, non si fida di nessuno se non solo dei suoi stretti collaboratori che lavorano con lei nell'agenzia investigativa, preferisce immergersi completamente nel caso a cui lavora, investigare e muoversi su più fronti. Lei è l'eroina singolare e non convenzionale che preferisco: una persona perspicace che fa delle scelte e che cerca di commettere meno errori possibili, forte e determinata con una fragilità latente, nascosta dietro una corazza ben salda. Ci viene presentata come un personaggio complesso, che probabilmente non piacerà a tutti per il suo carattere difficile, per i suoi modi dispotici e scortesi, ma la sua personalità è frutto di un passato che l’ha plasmata. Passo dopo passo, tassello dopo tassello, indizio dopo indizio l’autrice ci accompagna insieme ad Agatha alla ricerca del killer, della verità sugli omicidi e dei segreti spiacevoli del suo villaggio. I personaggi sono abbastanza scortesi e sgradevoli e talvolta piuttosto difficili da comprendere e accettare, a partire da Agatha stessa. La serie di Agatha Raisin ricordano molto i gialli dell’autrice Agatha Christie, con la sola differenza che la prima è ambientata nel presente, la seconda invece nel ventesimo secolo. Entrambe però sono accomunata da una serie di omicidi su cui i protagonisti indagano e portano i lettori a farsi un’idea sul colpevole che poi viene prontamente smentita. Attendo con ansia il prossimo volume di questa serie intrigante.
Raffaella
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