martedì 3 marzo 2020

RECENSIONE "Aria di novità" di Carmen Korn





TITOLO: Aria di novità
TITOLO ORIGINALE: Zeitenwende
SERIE: #3 trilogia Jahrhundert
AUTORE: Carmen Korn
DATA D’USCITA: 2 Marzo 2020
EDITORE: Fazi Editore
GENERE: narrativa storica
AMBIENTAZIONE: Germania - Francia
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Kathe, Henny, Lina e Ida, amiche in età avanzata.




TRAMA



È il 1970 e Henny, che ha «l’età del secolo» ed è concentrata sui preparativi per il suo settantesimo compleanno, chiede divertita all’amica di sempre: «Hai mai tradito tuo marito?». Guardarsi allo specchio è più difficile, ma dentro si sente ancora una ragazzina; perché cos’è il tempo, in fin dei conti? A festeggiare con lei, insieme alle immancabili amiche, al marito e ai figli, ci sarà una nuova generazione appena entrata nell’età adulta: Katja, una fotografa che decide di mettere in secondo piano la sua vita per documentare con le immagini quel che accade nei focolai di guerra sparsi per il mondo; Florentine, modella di fama internazionale tornata a sorpresa ad Amburgo con una notizia che lascerà parenti e amici a bocca aperta; e poi Ruth, giornalista e militante, che fatica a liberarsi dalla travagliata relazione con un uomo violento pericolosamente vicino alle frange più estreme. Fra le tre giovani donne si ricrea lo stretto sodalizio che ha unito le loro madri e nonne e, con grande felicità di Henny, la generazione successiva alla sua porta avanti la tradizione: condivide felicità e sfortune, i momenti insignificanti e quelli importanti. A fare da sfondo, le grandi vicende politiche e sociali degli anni Settanta e Ottanta: la Germania divisa, la guerra in Vietnam, il terrorismo, l’immigrazione; e poi gli scandali della Casa Bianca visti dall’Europa, lo scioglimento del blocco orientale e infine l’evento risolutore per eccellenza: il crollo del Muro nel 1989. Ma prima che la storia intervenga ad abbattere questa barriera, chiudendo un’epoca e aprendone una nuova, le vite delle protagoniste subiranno diversi scossoni. Dopo Figlie di una nuova era ed È tempo di ricominciare, la trilogia di Carmen Korn trova in questo volume la sua commovente conclusione.


RECENSIONE


Carmen Korn torna con il terzo ed ultimo appassionante capitolo della trilogia storica familiare incentrata sulle tre amiche Käthe, Henny, Lina e Ida, le eroine della storia che abbiamo imparato ad amare e a cui molti lettori si sono affezionati. Le quattro amiche sono di nuovo al centro dell’attenzione – nel frattempo invecchiate – ma ancora unite. Questa volta accompagniamo le quattro amiche e i loro cari per un periodo di trent’anni, a partire dal 1970 fino al 1999. Per un intero secolo Carmen Korn racconta le storie di quattro famiglie, la storia di Amburgo e della Germania con tutti gli eventi positivi e negativi che sono accaduti. Le famiglie continuano a crescere, sia a causa delle nuove relazioni o la nascita dei loro figli – ma anche perché la morte è vicina, a volte silenziosa, altre volte rumorosa, altre ancora in modo inaspettato, ma sempre con dignità e con la gioia nel cuore di aver vissuto e amato. Carmen Korn mostra anche quanto possano essere intrecciate felicità e sofferenza. La vita ci presenta sempre sfide che possono essere facili o difficili da risolvere. E proprio come le quattro amiche condividono i momenti positivi e negativi, così fa anche la prossima generazione. La coesione delle quattro famiglie che è cresciuta nel corso di decenni (e due guerre mondiali) sembra ancora maggiore in questo libro. La Korn riesce a descrivere vividamente gli sviluppi interiori delle quattro donne anche in età avanzata. Inoltre, la generazione successiva prende il sopravvento della storia e si sviluppano amicizie, problemi che poi vengono superati. Come nei primi due libri precedenti, le motivazioni delle scelte di vita rimangono a volte superficiali, ma nonostante ciò l’autrice raccoglie gli eventi storici, politici e sociali narrati di quell’epoca che riguardano sempre alcuni membri della famiglia e che riflettono la realtà delle differenze tra una generazione e quella successiva e li intreccia abilmente nella trama. In particolare il coinvolgimento di un personaggio della storia nella RAF, un gruppo terroristico di estrema sinistra nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, è descritto in modo impressionante, come anche il problema dell’AIDS di quegli anni e il terrorismo, l’immigrazione e la caduta del muro di Berlino, la detenzione di Käthe e Rudi nei campi di concentramento e infine la morte dei propri cari. Tutti argomenti forti e importanti che la Korn racconta con una delicatezza unica e che svolgono ruoli importanti nel romanzo. Conosciamo nuovi personaggi che subentrano nella storia e incontriamo nuovamente vecchie conoscenze in modo che le vite dei personaggi si mescolano tra loro. Sono impressionata da come Carmen Korn riesca con così tanti personaggi ad intrecciare le loro vite in tre libri abbastanza lunghi, riuscendo sempre a mantenere alta l’attenzione. È arrivato il momento di salutare tutti i personaggi di questa storia che ci hanno accompagnato indietro nel tempo e ci hanno fatto conoscere le loro vite. Questo è il finale di una grande serie che ci ha fatto conoscere personaggi eccellenti e che celebra la vita e l’amore. Vi consiglio assolutamente di leggere la trilogia se siete amanti della storia, delle saghe familiari e della narrativa.



Raffaella











1. L’autrice con la sua scrittura scorrevole e coinvolgente ci riporta indietro nel tempo facendoci conoscere la storia di quattro amiche e delle loro generazioni successive. 

2. Il romanzo intreccia felicità e sofferenza e ci presenta la vita così com'è, con tutte le sfide facili e difficili che ci pone di fronte. Ci fa vivere in prima persona le lotte interiori dei personaggi, la forza e la fragilità che hanno, le emozioni e gli stati d’animo. 

3. Narra importanti eventi storici, politici e sociali di quell’epoca, realmente accaduti, come la RAF, l’AIDS, il terrorismo, la detenzione dei campi di concentramento, l’immigrazione e la caduta del muro di Berlino.

4. Carmen Korn riesce ad intrecciare le vite di tanti personaggi e di tre generazioni, riuscendo sempre a mantenere alta l’attenzione.


5. L’ambientazione è vivida, reale e copre un arco di tempo di un secolo per narrare la storia di tre generazioni.

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