venerdì 6 marzo 2020

RECENSIONE "In luce fredda" di Micol Mian, Sabrina Romiti

Buongiorno lettori, Manuela ci parla di In luce fredda, il primo volume contemporaneo mm della serie Rosa dei venti di Micol Mian e Sabrina Romiti uscito la settimana scorsa con Triskell Edizioni. Tra dolore, senso di inadeguatezza, incapacità di accettarsi, paure e ansie sapranno questi due giovani uomini trovarsi, capirsi e accogliere l’amore che sboccerà tra di loro? Leggete la storia di Carlos e Viv e lo scoprirete.



TITOLO: In luce fredda
SERIE: #1 Rosa dei venti
AUTORI: Micol Mian, Sabrina Romiti
DATA D’USCITA: 29 Febbraio 2020
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: contemporaneo mm
AMBIENTAZIONE: Massachusetts
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTICarlos, tirocinante in uno studio legale; Vivian, giovane ragazzo dalla bellezza androgina.





TRAMA

Quando si trasferisce in Massachusetts per studiare Legge, Carlos ha le idee piuttosto chiare sul proprio futuro: sogna un posto in uno studio legale prestigioso, una moglie elegante, una vita che riscatti la sua infanzia povera trascorsa in Arizona. Non prevede certo di innamorarsi di un ragazzino maschio che gli farà mettere in discussione ogni aspetto della sua vita, né che questo ragazzino conviva con segreti dolorosi che renderanno i dubbi sul proprio orientamento sessuale l’ultimo dei loro problemi. Per Viv il sesso non è qualcosa di intimo, ma una dimensione anonima che cerca più per punirsi che per farsi del bene. Non ha mai neanche pensato alla possibilità di innamorarsi di qualcuno, o che qualcuno possa innamorarsi di lui, finché l’incontro con Carlos non cambia le carte in tavola costringendolo a scelte molto più spaventose di quelle che si è concesso fino a quel momento. Nella vita non esiste nulla di completamente innocuo, però, e anche i desideri più veri nascondono trappole e insidie: l’amore può ferire più a fondo dell’odio, se credi di non meritarlo, ed è fin troppo facile trasformare quel dolore in arma e puntarla contro chi meno lo meriterebbe. Sullo sfondo di un processo che porta alla luce ricordi difficili e costringe tutti a una scelta di campo, Viv e Carlos dovranno imparare il modo giusto per aprirsi l’uno all’altro, ed entrambi al mondo.

RECENSIONE

Il libro di Micol Mian e Sabrina Romiti affronta tematiche importanti come gli abusi, il senso di inadeguatezza, l’incapacità di accettarsi, in modo molto intenso, tagliente e spesso crudo. Il tutto è acuito dal fatto che la storia è fortemente introspettiva e mette in luce le anime dei due protagonisti, ma anche degli altri personaggi, in maniera talmente incisiva da risultare spesso emotivamente disturbante oltre che a tratti straziante.
A questo si deve aggiungere la complessità della storia che porta con sé tutta una serie di segreti che si sveleranno solo alla fine del libro e che rendono la vicenda ricca di ansia e inquietudine, tanto che il lettore aspetterà con il fiato sospeso lo stemperarsi della tensione che però arriverà solo in parte. Proprio per questo la lettura del libro risulta talmente intensa e soverchiante che a volte ci si deve fermare perché la tensione emotiva è troppa. E se da un lato questo è il punto di forza del libro al tempo stesso rende difficile dare un giudizio sulla storia e sul comportamento dei personaggi. Carlos e Viv sono due personaggi complessi, incasinati e persi nei loro problemi e nel loro eccessivo rimuginare, sono diversi come il giorno e la notte ma accomunati più o meno dagli stessi demoni dovuti alla loro giovane età e al loro mondo in continuo cambiamento. Carlos è un ragazzo di origine latina e ha i tratti tipici della sua origine; è una bellezza rude e naturale ma proprio per questo non si accetta perché si sente in imbarazzo e ha un profondo senso di inadeguatezza oltre che problemi con la sua sessualità. È un ragazzo che fa fatica ad aprirsi e a stare con gli altri e per questo è solo, perché tende ad evitare ogni occasione di socializzazione. Ha preferito andarsene di casa e trasferirsi in Massachusetts per studiare legge e si è adattato a lavorare in uno studio legale rinomato, anche se pian piano si accorge che non fa per lui. Convive con altri ragazzi, giovani come lui, che potrebbero diventare suoi amici se solo imparasse ad accettare se stesso e ad aprirsi agli altri. Eppure nonostante questo sono tutti pronti ad aiutarlo a dargli una mano, a dargli conforto e supporto appena inizierà a capire che stare con gli altri non è difficile. E qui bisogna sottolineare le capacità delle autrici di caratterizzare molto bene i comprimari assegnando un ruolo ben preciso ad ognuno di essi e coinvolgendoli strettamente nella vita dei due protagonisti, tanto che è impossibile scindere le loro storie da quelle di Carlos e Viv. Se Carlos è in parte di facile lettura non possiamo dire lo stesso per Viv. Viv è un ragazzo giovane dalla bellezza androgina e delicata, quasi etereo con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri che però hanno uno sguardo affilato e profondo e pieni di tormento. Tutto nel suo comportamento e nei suoi atteggiamenti ci fa capire che ha vissuto mille dolori e che ancora combatte i suoi demoni. E’ un ragazzo spregiudicato, malizioso, sicuro della sua sessualità che usa come modo per fuggire i problemi e che invece scava in lui voragini profonde.
Si capisce che ha un rapporto di amore e odio verso se stesso e verso il mondo e non crede nell'amore, oltre che non ritenersi degno di questo sentimento. Quando si incontrano quindi si potrebbe pensare che non siano fatti per stare insieme eppure fin da subito incominciano a cercarsi e a stare insieme dando vita a una storia complicata e difficile, costellata di fughe, menzogne, di momenti teneri e struggenti e in cui il loro continuo guardarsi dentro e rimuginare su se stessi rischierà di farli dividere e crollare come persone, tanto sono fragili entrambi. Eppure nella seconda parte del libro sarà proprio Carlos a lottare per Viv, operando un sottile cambiamento che porterà il ragazzo a incominciare a fidarsi di lui, a credere nell'amore e a iniziare a vivere. Non vi dico altro perché questa storia va letta, capita e amata in prima persona per poterla apprezzare. In conclusione un libro complesso che piacerà a chi non cerca una semplice storia d’amore, ma una storia forte che lasci il segno e che faccia provare forti emozioni, grazie a uno stile ricercato, tagliente e diretto.


Manuela






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