mercoledì 11 marzo 2020

RECENSIONE "L'eroe riluttante" di Michael Dobbs





TITOLO: L'eroe riluttante
TITOLO ORIGINALE: The Reluctant Hero
SERIE: #1 Harry Jones
AUTORE: Michael Dobbs
DATA D’USCITA: 12 Marzo 2020
EDITORE: Fazi Editore
GENERE: thriller
AMBIENTAZIONE: vari
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIHarry, ex militare.





TRAMA

Quando Harry Jones scopre che la vita del suo vecchio amico Zac Kravitz è in pericolo, un debito d'onore lo obbliga ad affrontare una rischiosa missione di salvataggio in Ta'argistan, un'ex repubblica sovietica confinante con la Russia, la Cina e l'Afghanistan. Riesce a intrufolarsi in una delegazione di deputati britannici che si reca in visita in quello stesso paese, e poco a poco si rende conto di quanto sotto una democrazia apparente si nascondano dei biechi giochi di potere, silenziosamente avallati dalla politica dell'Occidente. Nel mettere a punto il piano per far evadere Zac dalla cupa prigione di Askek - la capitale del Ta'argistan -, trova un improbabile alleato nella testarda e indipendente Martha Riley ed entra in contatto con un gruppo di ribelli ta'argi, guidato dal giovane Bektour, che vuole sovvertire lo spietato Sistema del presidente Karabaev e del suo braccio destro Amir Beg. Ma quando il tentativo prende una piega inaspettata, Harry si rende conto che la posta in gioco è molto più alta e che deve rischiare in prima persona per garantire la sopravvivenza di altri. In quest'avventura dal ritmo serrato attraverso la fatiscente città ta'argia e le montagne inospitali che la circondano, prenderà sempre più forma la trama di una cospirazione internazionale, in cui si intrecciano interessi personali e macchinazioni politiche. Dall'autore di House of Cards, dopo "Il giorno dei Lord" e "Attacco dalla Cina" prosegue la serie di Harry Jones: integerrimo e insolente ex militare pluridecorato dalla scorza dura.


RECENSIONE

Michael Dobbs torna in Italia con il terzo capitolo della serie che vede protagonista Harry Jones, un politico ed ex soldato che deve compiere delle missioni diverse in ogni romanzo. È un thriller in cui l’autore ci racconta azioni e vicende che si susseguono e si intersecano con i ritmi giusti, in modo pulito e perfetto, catturando l’attenzione del lettore fino all'ultima parola. In questo volume l’autore si allontana dal mondo politico e ci fa addentrare insieme a Harry in un mondo pericoloso di mercenari e di professionisti d’armi alla ricerca del suo caro amico, Zac Kravitz, rinchiuso in una prigione sotterranea del Ta’argistan, un’ex repubblica sovietica. Abbiamo conosciuto Harry Jones nei precedenti libri come un uomo forte, determinato e anticonformista, con una fragilità e un dolore interiore, che fa le cose a modo suo, senza piegarsi al volere altrui ed anche in questo libro assistiamo alla sua lealtà e alla sua determinazione nel salvare il suo amico da morte certa entrando nel cuore di uno Stato. Jones utilizza tutte le sue conoscenze politiche per compiere un viaggio in quella regione, dove con la sua collega Martha Riley tratteggerà un piano per lavorare con i dissidenti locali. Quello di Michael Dobbs è un thriller intenso e magistrale, con quel ritmo incalzante che fa appassionare il lettore alle vicende, alle rivelazioni e ai colpi di scena descritti. Sono molto entusiasta di poter recensire questo libro, sia perché i thriller sono in assoluto il genere che più amo, sia perché questo in particolare è veramente meritevole sotto ogni aspetto. Jones dovrà affrontare le persone più depravate e sadiche che abbia mai incontrato, in un luogo in cui i diritti umani sono inauditi e la violenza e le torture sono all’ordine del giorno, con poche possibilità di rivedere la luce del sole. Deve scoprire la verità e gli intrighi nascosti dietro l’incarcerazione di Kravitz e trovare una via d’uscita per poter trovare una via d’uscita e tornare nel Regno Unito. Anche questa volta Michael Dobbs ha dato vita ad un thriller avvincente e misterioso, costruito nei minimi dettagli, caratterizzando perfettamente i personaggi e l’intrigo, come anche l’atmosfera ostile e fredda che se una parte ti attira, dall'altra ti spinge a fuggire. Con logica e stupore il puzzle prende sempre più forma ed ogni singolo tassello diventa fondamentale per creare il quadro completo. Devo ammettere che la Bosco ha architettato perfettamente un thriller, ha tessuto con maestria le fila del romanzo, creando momenti di elevata suspense. Un complimento importante va alla casa editrice che pubblica libri meritevoli e appassionanti che sanno come rapire il cuore dei lettori.


Raffaella




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