Buona sera lettori, Lara ci parla de La storia di Yanni, il quarto volume della serie Spencer Cohen di N.R. Walker uscito oggi con Triskell Edizioni. La storia di Yanni è un lungo percorso di guarigione e di ritorno alla vita fatto di piccoli passi, di forza e tanto amore.
TITOLO: La storia di Yanni
SERIE: #4 Spencer Cohen
AUTORE: N.R. Walker
DATA D’USCITA: 19 Marzo 2020
DATA D’USCITA: 19 Marzo 2020
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: contemporaneo m/m
AMBIENTAZIONE: Los Angeles
FINALE: no cliffhangerPROTAGONISTI: Yanni, studente di recitazione; Peter, project manager.
TRAMA
Quando Yanni Tomaras viene sbattuto fuori di casa, le ultime parole dei suoi genitori sono insulti religiosi e l’ordine di non tornare mai più. Disperato e senza un tetto sopra la testa, viene adescato da Lance – un uomo all’apparenza perfetto, ma con un predatore perverso celato nell’animo – che abusa di lui fino a quando Yanni non trova il coraggio di andarsene. Yanni dovrebbe sentirsi libero. Ma quando Spencer Cohen lo trova, si rassegna all’idea di essere riportato da Lance e vivere ancora una volta nella paura. Iniziare il college e un lavoro part-time permette a Yanni di tornare a vivere. Ma è la passione per i film muti a condurlo a Peter Hannikov, una persona dall’animo gentile ma con il doppio dei suoi anni. Un’improbabile amicizia tra i due sboccia in qualcosa di più grande. Nemmeno l’uomo sa cosa vuole, all’inizio. Capirà in seguito che ciò di cui ha bisogno è proprio la storia di Yanni.
“Per anni ho vissuto come un uccellino in trappola con le ali tarpate, torturato e picchiato. Credevo di essere fuggito, una volta lasciato il mio aguzzino, ma con il senno di poi ho capito di essere ancora prigioniero, stavolta, però, della paura e dell’insicurezza. Spencer e Andrew, insieme ai suoi genitori, hanno spalancato la porta della gabbia in cui ero rinchiuso. Ma è stato Peter a insegnarmi a volare.”
Avvertenze: Questo romanzo contiene scene di violenza, suicidio e abusi sessuali. Consigliato a un pubblico consapevole.
RECENSIONE
Quante lettrici hanno letto e amato la serie Spencer Cohen? Quante conoscendo Yanni, il ragazzo aiutato da Spencer, hanno desiderato di poter leggere la sua storia? Finalmente l'attesa è finita e La storia di Yanni, quarto libro della serie Spencer Cohen, è arrivato.
Rispetto ai precedenti libri della serie questo è molto più lungo e corposo; l'autrice narra il lungo e lento percorso di guarigione di Yanni, un percorso fatto di piccoli passi, piccoli e grandi progressi giornalieri, piccoli frammenti di quotidianità tra obiettivi e terapia, tra persone che lo sostengono e nuove amicizie. Un percorso diviso in tre parti, ogni parte un traguardo e un significato importante per Yanni. Voglio subito dire che nonostante i temi trattati, nonostante i traumi di cui si parla questa non è una storia forte o disturbante da scossoni emotivi, anzi. La bellezza dei sentimenti, l'aurea di positività e perfezione di cui è pervasa la rende una storia di una dolcezza e leggerezza forse anche irreale. Dopo una vita in cui è stato rinnegato e cacciato dai genitori per il suo orientamento sessuale, dopo la vita di strada e l'incontro con il mostro che lo ha torturato psicologicamente e fisicamente, Yanni si trova davanti l'opportunità di una nuova vita, un nuovo inizio dove può non essere più prigioniero delle proprie paure e insicurezze, dove può riposare, tornare lucido e rimettersi in sesto. Piccoli passi, supportato dai genitori di Andrew e dall'Acacia Foundation, associazione che si dedica ad aiutare giovani abusati e abbandonati ridando loro la possibilità di ricostruire un nuovo futuro. Piccoli passi attraverso la terapia che sonda piano piano le sue paure, i suoi traumi, che lo sprona a riconquistare la propria autonomia e ritrovare sé stesso, la sua autostima e autonomia. Piccoli passi per tornare a fare ciò che ama, studiare per diventare attore e trovare un lavoro, per farsi nuovi amici con cui condividere passioni e idee, primo tra tutti Peter, un uomo di successo forte e determinato, un uomo più grande di lui solido e protettivo. Un'amicizia fatta di non appuntamenti, tra cinema e chiacchierate, serate tranquille e telefonate. Yanni e Peter ci fanno vivere uno slow burn delicato e tenero, rispettoso e quasi cauto tra dialoghi sinceri e la connessione spontanea e dolce. Piccoli passi verso qualcosa che Yanni credeva di non poter più avere: amore, protezione, devozione e speranza. Non amo particolarmente gli slow burn e le storie troppo lente nell'evoluzione narrativa eppure questa non mi è affatto dispiaciuta, mi sono goduta ogni cosa bella e luminosa, mi sono rilassata e ho sorriso per tutto il tempo. Certo, i protagonisti sono tanto perfetti da sembrare quasi monocolore, i personaggi secondari sono belli e positivi e ogni cosa è giusta e perfetta da risultare quasi favolistica, ma devo dire che mi ha fatto stare davvero bene. Ogni tanto essere avvolta da bellezza, positività e sentimenti buoni e gentili non fa affatto male. Tuttavia c'è qualcosa che mi ha fatto storcere il naso e fatto sentire una nota stonata. Peter e Yanni iniziano una relazione Daddy Twink molto soft ora per chi conosce questa dinamica sa di cosa si tratta: l'uomo più grande che vuole prendersi cura e accudire e proteggere il suo giovane ragazzo, adorarlo e venerarlo. Il giovane ragazzo trova nel suo Daddy il punto di riferimento, la protezione e la gioia nel farsi accudire. Questo è alla base nella dinamica soft tra Yanni e Peter, spiego questo perché purtroppo ho trovato che la scelta sbagliata dei termini all'interno di questa dinamica danno un quadro sbagliato e fuorviante rendendo anche disturbanti e affatto sensuali certe parti legate alla traduzione dei termini della dinamica Daddy Twink. A parte questo, La storia di Yanni è una lettura che mi ha riscaldato il cuore, mi è piaciuta davvero tanto. La solidarietà, la famiglia e gli amici che sostengono e spronano, la generosità e l'empatia sono la rete di supporto per chi ha bisogno di tornare a vivere e ricostruirsi. La forza, la resilienza e l'amore sono il motore che permettono di ricominciare a sperare e a volare. Una piacevole lettura.
Rispetto ai precedenti libri della serie questo è molto più lungo e corposo; l'autrice narra il lungo e lento percorso di guarigione di Yanni, un percorso fatto di piccoli passi, piccoli e grandi progressi giornalieri, piccoli frammenti di quotidianità tra obiettivi e terapia, tra persone che lo sostengono e nuove amicizie. Un percorso diviso in tre parti, ogni parte un traguardo e un significato importante per Yanni. Voglio subito dire che nonostante i temi trattati, nonostante i traumi di cui si parla questa non è una storia forte o disturbante da scossoni emotivi, anzi. La bellezza dei sentimenti, l'aurea di positività e perfezione di cui è pervasa la rende una storia di una dolcezza e leggerezza forse anche irreale. Dopo una vita in cui è stato rinnegato e cacciato dai genitori per il suo orientamento sessuale, dopo la vita di strada e l'incontro con il mostro che lo ha torturato psicologicamente e fisicamente, Yanni si trova davanti l'opportunità di una nuova vita, un nuovo inizio dove può non essere più prigioniero delle proprie paure e insicurezze, dove può riposare, tornare lucido e rimettersi in sesto. Piccoli passi, supportato dai genitori di Andrew e dall'Acacia Foundation, associazione che si dedica ad aiutare giovani abusati e abbandonati ridando loro la possibilità di ricostruire un nuovo futuro. Piccoli passi attraverso la terapia che sonda piano piano le sue paure, i suoi traumi, che lo sprona a riconquistare la propria autonomia e ritrovare sé stesso, la sua autostima e autonomia. Piccoli passi per tornare a fare ciò che ama, studiare per diventare attore e trovare un lavoro, per farsi nuovi amici con cui condividere passioni e idee, primo tra tutti Peter, un uomo di successo forte e determinato, un uomo più grande di lui solido e protettivo. Un'amicizia fatta di non appuntamenti, tra cinema e chiacchierate, serate tranquille e telefonate. Yanni e Peter ci fanno vivere uno slow burn delicato e tenero, rispettoso e quasi cauto tra dialoghi sinceri e la connessione spontanea e dolce. Piccoli passi verso qualcosa che Yanni credeva di non poter più avere: amore, protezione, devozione e speranza. Non amo particolarmente gli slow burn e le storie troppo lente nell'evoluzione narrativa eppure questa non mi è affatto dispiaciuta, mi sono goduta ogni cosa bella e luminosa, mi sono rilassata e ho sorriso per tutto il tempo. Certo, i protagonisti sono tanto perfetti da sembrare quasi monocolore, i personaggi secondari sono belli e positivi e ogni cosa è giusta e perfetta da risultare quasi favolistica, ma devo dire che mi ha fatto stare davvero bene. Ogni tanto essere avvolta da bellezza, positività e sentimenti buoni e gentili non fa affatto male. Tuttavia c'è qualcosa che mi ha fatto storcere il naso e fatto sentire una nota stonata. Peter e Yanni iniziano una relazione Daddy Twink molto soft ora per chi conosce questa dinamica sa di cosa si tratta: l'uomo più grande che vuole prendersi cura e accudire e proteggere il suo giovane ragazzo, adorarlo e venerarlo. Il giovane ragazzo trova nel suo Daddy il punto di riferimento, la protezione e la gioia nel farsi accudire. Questo è alla base nella dinamica soft tra Yanni e Peter, spiego questo perché purtroppo ho trovato che la scelta sbagliata dei termini all'interno di questa dinamica danno un quadro sbagliato e fuorviante rendendo anche disturbanti e affatto sensuali certe parti legate alla traduzione dei termini della dinamica Daddy Twink. A parte questo, La storia di Yanni è una lettura che mi ha riscaldato il cuore, mi è piaciuta davvero tanto. La solidarietà, la famiglia e gli amici che sostengono e spronano, la generosità e l'empatia sono la rete di supporto per chi ha bisogno di tornare a vivere e ricostruirsi. La forza, la resilienza e l'amore sono il motore che permettono di ricominciare a sperare e a volare. Una piacevole lettura.
Lara
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