lunedì 6 aprile 2020

RECENSIONE "Mai una gioia: amori e altri inciampi" di Lea Landucci

Buongiorno lettori, Giulia ci parla di Mai una gioia: amori e altri inciampi, il romanzo chick-lit con cui Lea Landucci dà il via alla sua carriera da scrittrice. La protagonista Cristina è un ingegnere informatico che lavora presso un’agenzia investigativa. È bello sbirciare nelle vite degli altri, ma quando deve fare i conti con la sua vita, le cose si fanno più complicate.



TITOLO: Mai una gioia: amori e altri inciampi
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Lea Landucci
DATA D’USCITA: 29 Marzo 2020
EDITORE: self publishing
GENERE: chick-lit, commedia romantica
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTA: Cristina, investigatrice digitale.








TRAMA

Cristina ha trent'anni, vive a Firenze ed è una investigatrice digitale: scopre tutto su tutti analizzando i loro profili sui social network!
È tanto competente e brillante sul lavoro, quanto imbranata e sfigata nel resto della vita.

Ha una madre insopportabile, un padre insicuro, e le sue migliori amiche vivono a centinaia di chilometri da lei. Il suo ex l'ha lasciata un anno fa con un SMS, il giorno di Natale, e da allora si sente dannatamente sola, anche se non lo ammette. Si barcamena tra la sua "mania dei maniaci", la sindrome da parlata non supervisionata e la propensione all'innamoramento istantaneo (non ricambiato). L'apoteosi del mai una gioia.

Ma quest'anno ha deciso che sarà IL SUO anno!
Ridurrà a zero le aspettative e si godrà tutto ciò che arriva, con assoluta leggerezza! 
Applicherà alla lettera le "regole per la perfetta seduttrice": puntare, sedurre, colpire e abbandonare.
Tutto chiaro.
Forse.

RECENSIONE

Cristina è un piccolo genio della tecnologia; non per niente è un ingegnere informatico che lavora per un’agenzia investigativa che, sfruttando e hackerando le informazioni sul web, ottiene informazioni sui clienti.
Geniale nel lavoro, ma mezzo disastro nella vita di tutti i giorni Cristina, con le sue enormi fobie maniacali, non riesce a fidarsi di nessuno, almeno fin quando, trascinata dalle sue migliori amiche a Milano per festeggiare il nuovo anno, decide che quello entrante sarà solo il suo anno e qualcuno, da là su, sembra ascoltarla. Mai una gioia: amori e altri inciampi è il romanzo d'esordio della simpaticissima Lea Landucci, che sin dal principio della sua “carriera” social, ho iniziato per caso a seguire. Seguendola nel tempo, ho iniziato a farmi un’idea su di lei, ma mai mi sarei aspettata un romanzo così, anche perché con un titolo così eloquente, mi sarei immaginata tutt'altro. È stato emozionante, intrigante e coinvolgente, da leggere tutto d’un fiato. La protagonista è una simpaticissima ragazza innamorata della sua meravigliosa città, Firenze, del suo lavoro e della sua fantastica cagnolina Carmen. La trama è divisa in quattro parti e rappresenta l'evoluzione e la crescita di Cristina, che sin dal principio ho immaginato fosse Lea, anche se lei ha successivamente smentito. Nella prima parte del romanzo troviamo una protagonista pacata, alla quale vanno bene tutte le cose come stanno e che non si aspetta niente di più dalla sua vita. Proseguendo con la lettura, assistiamo ad una crescita graduale di Cristina, che però lascia ancora troppo spazio agli altri e meno a se stessa. Solo alla fine, dopo svariate vicissitudini, troveremo una Cristina matura che ha finalmente capito di essere la cosa più importante della sua vita, dopo Carmen ovviamente! Anche i personaggi che la circondando cambiano, affrontano le proprie paure e cercano di essere felici. L’amore è il leit motiv del romanzo, ma non quello tra uomo e donna, ma l'amore per se stessi e per le amiche con le quali Cristina è cresciuta ed ha un rapporto autentico e familiare. Sabrina è l’amica fashion che abita a Milano e che dopo una grande delusione d’amore, ha deciso di ignorare completamente i sentimenti e dedicarsi solo al divertimento, tra le lenzuola e non; Daniela, invece, è un’attrice e vive a Roma insieme al suo fidanzato.
Entrambe cercano di spronare da sempre Cristina a lasciarsi andare, sia con gli uomini che nella vita in generale; nonostante la distanza che le separa, la loro amicizia dura dai tempi della scuola ed ognuna dà il suo contributo a questa strana famiglia. Altri due importanti personaggi sono Madre, da sempre fissata con le calorie e che non fa altro che criticare le scelte di vita della protagonista ed il padre di Cristina, che cerca di essere sempre presente per la famiglia e con il quale ella ha un dolcissimo rapporto. La loro separazione credo che abbia molto influito sul carattere della nostra Cristina. Questo romanzo fa riflettere sull'importanza che dobbiamo dare a noi stessi, perché la vita è la nostra; le scelte che facciamo, giuste o sbagliate che siano, devono essere fatte solo pensando al nostro bene e non agli altri, perché potremmo rifiutare una grande occasione o il sogno di una vita per poi pentircene per sempre poiché, ahimè, alcuni treni passano una volta sola.


Giulia









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