lunedì 20 aprile 2020

RECENSIONE "Uno" di Jane Blythe


 



TRAMA

Per salvare la donna che ama, lui deve lasciare a piede libero un assassino.
La vita di Annabelle Englewood si sta sgretolando attorno a lei. Tutta la sua famiglia è stata trucidata; lei è accusata di aver commesso quel crimine e il detective che lavora al caso le fa provare cose che non vuole provare, sfidando la sua convinzione di non essere degna di essere amata.
Il detective Xavier Montague sa bene che non deve farsi coinvolgere da una donna su un caso a cui sta lavorando. In particolar modo da una donna che è emotivamente vulnerabile. Eppure, contro ogni logica, è attratto da Annabelle, ma la sua attrazione proibita lo obbligherà ad affrontare il momento più buio della sua vita.

RECENSIONE

Uno è il primo volume della serie Conta fino a dieci composta da appunto dieci volumi. Protagonisti di questa storia sono il detective Montague e la sua collega Kate Hannah che si ritrovano ad indagare su un omicidio efferato che vede la morte di una intera famiglia. L’unica a sopravvivere è Annabelle, anche lei protagonista della storia. Annabelle è una ragazza bellissima, riservata e fragile che scaturisce in Xavier un senso innato di protezione. Lui ha alle spalle il dolore della perdita e sensi di colpa che lo logorano e lo tormentano ancora nel presente, lei invece è sola, segnata dall’evento tragico capitato alla sua famiglia e vive nel dolore e nelle insicurezze da troppo tempo. Chi è il killer efferato che prova piacere nel colpire le vittime? Ora anche Annabelle è in pericolo e Xavier dovrà proteggerla, anche a costo di infrangere le regole. La caratteristica di questo thriller avvincente è che tutte le vittime ci vengono presentate e delineate perfettamente così da conoscere la loro routine seguita poi dalla morte feroce che hanno. Il finale non si chiude, ci lascia con tanti interrogativi ancora da risolvere e apre le porte al secondo volume che non vedo l’ora di leggere.


Raffaella





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