mercoledì 6 maggio 2020

RECENSIONE "Blood Game" di K.A. Linde

Buon pomeriggio lettori, Daniela ci parla di Blood Game, il terzo ed ultimo volume paranormal romance della serie Blood Type di K.A. Linde uscito ad Aprile con Newton Compton. L'ultimo attesissimo capitolo di una trilogia che ci aveva conquistate. Pronte a scoprire le sorti di Reyna e Beckam?



TITOLO: Blood Game
TITOLO ORIGINALE: Blood Cure
SERIE: #3 Blood Type
AUTORE: K.A. Linde
DATA D’USCITA: 12 Aprile 2020
EDITORE: Newton Compton
GENERE: paranormal romance
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIReyna, schiava di sangue; Beckam, vampiro.






TRAMA

Aveva il mondo sulle spalle. Ora non ha più niente. 
Reyna Carpenter aveva ventun anni quando è diventata una scorta di sangue vivo per lo spietato e oscuro vampiro Beckham Anderson. Pensava che fosse solo un piccolo prezzo da pagare per prendersi cura della sua famiglia. Ma niente si è rivelato come aveva previsto. Nemmeno la sua tumultuosa relazione con Beckham. E adesso che tutte le sue certezze sono state distrutte, si ritrova nel bel mezzo di una rivolta, in fuga dalla città dominata dall'élite dei vampiri. Il suo futuro è in bilico e se vuole compiere il suo destino, Reyna dovrà risorgere dalle ceneri, recuperare la vita che le è stata rubata e completare la sua missione, una volta per tutte. 

RECENSIONE

ATTENZIONE! Questo è il terzo ed ultimo volume di una trilogia. Dovete assolutamente leggere i primi due volumi per poi proseguire con quest'ultimo volume! In questa recensione comunque non troverete alcun tipo di spoiler che rimandi ai libri precedenti! 
Care readers, anche voi, come me, aspettavate con ansia il terzo ed ultimo capitolo della trilogia “Blood Type”? Bene, l'attesa è finita, la conclusione tanto attesa è ormai giunta e finalmente scoprirete le sorti della coraggiosa Reyna e dell'affascinante Beckam!
Come ormai saprete, gli spoiler in questo blog sono assolutamente banditi (non vogliamo di certo togliervi tutto il divertimento!), quindi niente riassunto delle puntate precedenti bensì proverò ad esporvi le mie opinioni generali in merito a questo volume finale senza però entrare nei dettagli. Come vi avevo già accennato, sono sempre stata una patita dei paranormal romance, la bellezza di questi è senza ombra di dubbio lo sviluppo lento e graduato della trama, il crescendo di emozioni e sensazioni dovute alla scoperta, durante il corso della lettura, di elementi chiave che danno risposta alle innumerevoli domande poste. I primi due volumi di questa serie ci avevano piacevolmente sorpreso e nonostante, in alcuni momenti, potremmo aver percepito una sorta di senso di déjà vu dovuta ai diversi richiami ad altre saghe, l'autrice ha saputo comunque stupirci con colpi di scena sempre nuovi e appassionanti. Questo terzo ed ultimo volume però non è stato, a mio parere, all'altezza dei precedenti. Le idee di base erano molte e buone ma non sono state sviluppate a dovere. Avete presente il modo di dire “tutti i nodi vengono al pettine”? Ecco, mi sarei aspettata questo quando invece buona parte del libro si perde in sviluppi che rallentano la lettura aggiungendo poi poca sostanza alla trama. L'inserimento poi di nuovi personaggi, all'apparenza fondamentali, non agevola il corso della storia ma piuttosto l'appesantisce con particolari irrilevanti, togliendo spazio invece ad elementi fondamentali poi liquidati nel giro di pochi capitoli.
Reyna e Beckam restano sicuramente due bei protagonisti, forti e impavidi ma le loro anime, gemelle come poche e con un potenziale altissimo, finiscono per deludere il lettore. Anche le scene passionali perdono il loro caratteristico mordente risultando, in alcuni momenti, fuori luogo. K.A. Linde resta sicuramente un'autrice capace, la sua scrittura fluida e lineare aiuta di certo la lettura ma l'idea di fondo, per quanto potenzialmente vincente, viene sviluppata in maniera poco avvincente e a tratti affrettata. In passato ho paragonato questa storia ad un puzzle unico e intricatissimo, i pezzi però a fine lettura, ahimè, sembrano non combaciare alla perfezione lasciandoci inevitabilmente insoddisfatti e con mille domande ancora senza risposta. Tra le note positive non posso che citare la buona traduzione del testo e la bellezza delle copertine che personalmente ho trovato particolarmente azzeccate. Che altro aggiungere? Per quanto quest'ultimo volume non mi abbia conquistato a pieno, questa resta sicuramente una trilogia da leggere in quanto offre diversi spunti di riflessione, quindi non posso che consigliarvela! E voi, che ne pensate di questo finale?


Daniela






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