mercoledì 27 maggio 2020

RECENSIONE "Primo piano sul cadavere" di Leo Malet

Buona sera lettori, Raffaella ci parla di Primo piano sul cadavere, il sesto volume di genere giallo della serie Nestor Burma del'autore Leo Malet in uscita domani con Fazi Editore. Una nuova indagine poliziesca per il famoso Nestor Burma, il detective privato francese disilluso e sovversivo, assolutamente non graziato né facoltoso, dotato di uno spiccato senso di ironia.


TITOLO: Primo piano sul cadavere
TITOLO ORIGINALE: Gros plan du macchabèe
SERIE: #6 Nestor Burma
AUTORE: Leo Malet
DATA D’USCITA: 28 Maggio 2020
EDITORE: Fazi Editore
GENERE: giallo
AMBIENTAZIONE: Francia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Nestor, detective privato.




TRAMA


Cosa ci fa Nestor Burma in uno studio cinematografico, tra le mani di un truccatore russo che riesce a rendere il suo volto irriconoscibile? Sta lavorando, naturalmente: ha bisogno di celare la sua identità per poter sorvegliare e proteggere il suo cliente del momento, il noto attore Favereau, che ha ricevuto misteriose minacce di morte. Burma sospetta che la star del cinema abbia abusato fin troppo del suo fascino di tombeur de femmes, inimicandosi il padre di una ragazza sedotta e poi abbandonata, morta nel tentativo di abortire. Ma il nostro non avrà il tempo di verificare le sue intuizioni, perché l’attore muore improvvisamente sotto i suoi occhi. Il lavoro di sorveglianza, per cui Burma era stato assoldato, è stato interrotto da cause di forza maggiore, ma il detective parigino non può certo abbandonare la missione senza aver fatto chiarezza: deve trovare l’assassino, in una caccia serrata tra le insidie del set cinematografico, dove ogni oggetto potrebbe trasformarsi nell’arma di un delitto.

Primo piano sul cadavere, finora inedito in Italia, mette in scena la primissima indagine di quello che diventerà il detective più geniale di Parigi: gli affezionati potranno trovare un Burma alle prime armi e i nuovi lettori avranno un’ottima occasione per imparare a conoscere un protagonista inconfondibile del noir europeo.

RECENSIONE

Leo Malet torna con una nuova indagine poliziesca del famoso Nestor Burma, un detective privato francese disilluso e sovversivo, assolutamente non graziato né facoltoso, dotato di uno spiccato senso di ironia, specialmente durante gli scambi di battute con la polizia, e determinato ad indagare fino in fondo sui casi di omicidio. Ci troviamo negli anni Quaranta, in Francia, in un’ambientazione che ha il profumo di un film in bianco e nero e che si svolge interamente in uno studio cinematografico. Conosciamo l’attore e seduttore Julien Favereau, che dopo aver ricevuto minacce di morte, chiede al detective di fargli in segreto da guardia del corpo per proteggerlo da eventuali pericoli. Ma terminate le riprese, Favereau torna nel camerino e muore davanti agli occhi di Burma. Da qui ha inizio il nuovo caso su cui il nostro amato detective deve indagare, che si intreccia con il primo incontro e la successiva conoscenza di Marc Covet, un giornalista con il quale simpatizza e sigilla una lunga amicizia personale e professionale. Nestor Burma è un uomo tutto d'un pezzo, un detective preciso, intuitivo, intelligente che non si preoccupa di infrangere le regole e che mette al primo posto il suo lavoro, deciso a risolvere ogni caso che arriva tra le sue mani. L’intrigo è abbastanza semplice, con una rappresentazione realistica del crimine, ma ben condotta con una certa dose di ironia che strizza l’occhio ai cliché del genere. La narrazione è affidata esclusivamente al nostro protagonista che ci fa leggere i suoi pensieri, calare al centro delle indagini e divertire con il suo umorismo sottile. Lo stile di scrittura dell’autore è abbastanza scorrevole, appassionante e unico in quanto il lettore deve familiarizzare e abituarsi prima di apprezzare il suo umorismo e il suo giro di frasi. Leo Malet si riconferma ancora una volta il maestro del genere giallo grazie ad una scrittura impeccabile, innovativa e particolare e alla sua abilità di conquistare il lettore con le sue atmosfere ormai perdute e con un detective che incarna un eroe e che immagina più indipendente e più emancipato di un ufficiale di polizia. Spero di avervi incuriosito e se ancora non avete letto questa serie vi consiglio di iniziarla se amate i gialli o se volete approcciarvi per la prima volta ad un genere diverso.


Raffaella





Nessun commento:

Posta un commento