martedì 16 giugno 2020

RECENSIONE "I giorni del ferro e del sangue" di Santi Laganà




TITOLO: I giorni del ferro e del sangue
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Santi Laganà
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 Giugno 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa storica
AMBIENTAZIONE: Italia medioevale, 960 d.C.
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Anna, contadina di quindici anni.





TRAMA

Patrimonio di San Pietro, 960 d.C.
Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell'Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni.

Anna è una contadina di quindici anni che conduce un'esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l'ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell'ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze.

Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall'oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall'aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma.

Ambientato in uno dei periodi meno conosciuti e più bui della nostra Storia, I giorni del ferro e del sangueè un affresco senza filtri né retorica di un'epoca brutale quanto affascinante, ma anche la straordinaria parabola di una memorabile protagonista: una giovane donna che nel più maschilista dei mondi non si rassegna a un destino già scritto e tenacemente lotta per conquistarsi il diritto a una vita migliore.


RECENSIONE

Santi Laganà esordisce con un romanzo avvincente e appassionate che ci regala un affresco accurato e dettagliato di un’epoca storica di guerre e principi morali corrotti. Ci troviamo nell’Alto Medioevo, età del ferro e di lotte sanguinarie, e periodo difficile da narrare in quanto fino ad oggi ci sono giunte notizie scarse e alquanto approssimative. Nel 960 d.C. sul trono papale siede Giovanni, un adolescente debole di carattere, corrotto e votato alla lussuria. Protagonista della storia è Anna, una giovane quindicenne appartenente alla fetta più povera della città, che decide di non piegarsi al destino che gli altri hanno deciso per lei e di lottare con le unghie e i denti, con coraggio e forza di volontà, contro un mondo brutale, violento e corrotto. Il lettore si ritrova a seguire con attenzione il viaggio di Anna, affiancandola e avvertendo sulla pelle le sensazioni e le emozioni che lei prova. Anna incarna la purezza e l’innocenza di una eroina che si scontra con la brutalità del mondo esterno, affrontando il dolore, la perdita, ma rialzandosi sempre e compiendo un percorso importante per la sua maturazione e la scoperta della sua identità. Il suo è un viaggio non solo fisico ma soprattutto interiore, verso le sfide che la vita ha in serbo per lei, andando incontro ad ostacoli e pericoli e incontrando lungo il percorso persone disposte ad aiutarla e altre a condannarla. I giorni del ferro e del sangue contiene tutto ciò che un lettore appassionato di romanzi storici cerca: politica, religione, denaro, potere e sesso. Santi Laganà ci accompagna in un tempo di giochi di potere, di bugie e segreti dell’Alto Medioevo. Il romanzo è intrigante e pieno di colpi di scena e violenze, passione e potere, di bene e male, di moralità e corruzione. La profondità e l’intensità della scrittura magistrale dell’autore ci trasporta nel cuore di questo periodo storico oscuro e sanguinoso, sullo sfondo di lotte di potere e intrighi e misteri all'ombra di San Pietro. Consiglio questo romanzo agli amanti dei romanzi storici ma anche a chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso e appassionante.


Raffaella







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