sabato 13 giugno 2020

RECENSIONE "Il gioco degli scacchi" di Chiara Barbieri

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla de Il gioco degli scacchi, il romanzo giallo-thriller di Chiara Barbieri uscito ieri con la collana Segreti in giallo di Pubme. Una storia di indagini e pericoli, morti e segreti oscuri, colpi di scena e un pizzico di suspense.


TITOLO: Il gioco degli scacchi
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Chiara Barbieri
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 Giugno 2020
EDITORE: Pubme
COLLANA: Segreti in giallo
GENERE: giallo - thriller
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Riccardo, commissario di polizia; Francesco, ispettore sparato alla testa.






TRAMA

Un rumore sommesso nella notte. Uno sparo da una pistola di piccolo calibro.
L’ispettore Francesco Bianco si risveglia in un letto di Rianimazione, ferito alla testa; si troverà ad attraversare un mondo sconosciuto, fatto di sofferenza, riflessioni e incontri, in un viaggio immobile che lo porterà ad una profonda riscoperta di sé.

Nel frattempo i suoi colleghi, guidati dal burbero commissario Bruni, cercano di far luce sull'accaduto; man mano che procedono con l’indagine, tuttavia, le domande si moltiplicano e il mistero sembra non fare altro che infittirsi.

RECENSIONE

Il gioco degli scacchi è un giallo-thriller ambientato in Italia che intreccia le indagini della polizia e uno spaccato commovente del mondo ospedaliero. Chiara Barbieri con una scrittura scorrevole, appassionante e descrittiva, senza risultare noiosa, ci racconta azioni e vicende che si susseguono e si intersecano con i ritmi giusti, in modo pulito e perfetto, calamitando l’attenzione del lettore e facendolo calare al centro delle indagini.
Un colpo di pistola irrompe nel silenzio notturno di un quartiere cittadino. Ad essere colpito è il giovane ispettore Francesco Bianco che si risveglia in un letto d’ospedale, ferito alla testa e sofferente. Intanto nella stazione di polizia in cui lavora Bianco conosciamo il commissario Bruni che, insieme ad altri colleghi, inizia la sua caccia al colpevole intrecciando indagini, scovando prove fino ad arrivare ad una rivelazione sconvolgente. Il romanzo si sviluppa con il costante susseguirsi di indagini su più fronti, più personaggi e luoghi diversi, ognuno con un'importanza cruciale. L’ispettore Bianco insieme al commissario Bruni sono le voci narranti principali, in terza persona, affiancate anche dai punti di vista minori dei colleghi Mezzetti, Resti e del dottor Giusti della medicina legale. Il commissario Bruni è un uomo tutto d’un pezzo, preciso, intuitivo, intelligente e determinato a risolvere i casi che arrivano tra le sue mani. È un uomo tormentato, dedito al lavoro, che rimugina sulle indagini anche quando dovrebbe dormire e che non si tira indietro nel lavorare anche durante i giorni festivi. Al suo fianco lavorano il giovane e taciturno Resti, che non ama stare confinato in un ufficio e che preferisce sicuramente l’azione, e l’anziano ed esperto Mezzetti, amante della buona cucina, che incarna la personalità dei poliziotti di una volta. Quando si inizia a leggere Il gioco degli scacchi ci si immagina di osservare un tavolo sopra il quale c'è un solo pezzo di puzzle: la vita del killer da giovane. Da quel momento arriva una cascata di pezzi che pian piano vengono incastrati perfettamente tra loro, con logica e stupore il puzzle prende sempre più forma ed ogni singolo tassello è fondamentale per avere il quadro completo. I tasselli sono rappresentati da un capitolo che ogni tanto inframezza il presente delle indagini con la vita passata dell’assassino: tutto viene rivelato, il come e soprattutto il perché, nulla resta in sospeso e tutte le domande hanno una risposta. L’assassino agisce nell'ombra e come un buon giocatore di scacchi prevede e anticipa le mosse dell’avversario creando così un racconto complesso e avvincente in un crescendo di tensione.
Particolarmente interessante è anche il racconto del mondo ospedaliero attraverso gli occhi dell’ispettore Bianco che ci offre una descrizione accurata della sofferenza e la frustrazione dei degenti, del lavoro che svolgono i medici e gli infermieri che non sempre si risolve con la dimissione dei pazienti. Il messaggio che l’autrice vuole trasmetterci è proprio questo: i medici non sono Dio, non hanno il potere di salvare la vita di tutte le persone, ma sono umani come tutti gli altri che svolgono il loro mestiere, lunghi turni di lavoro sfiancanti, con i pensieri e i problemi che li aspettano a casa; persone che cercano sempre di fare il loro meglio e di salvare vite come meglio possono. I complimenti vanno quindi all'autrice Chiara Barbieri per aver saputo costruire un incastro perfetto di traumi, vite passate e presenti sullo sfondo di indagini serrate e dei reparti ospedalieri, e alla casa editrice per aver impreziosito il romanzo con piccoli disegni sparsi qua e là. Piccoli dettagli molto apprezzati dai lettori. Il gioco degli scacchi è una storia di indagini e pericoli, morti e segreti oscuri, colpi di scena e un pizzico di suspense. Spero che l'autrice scriva ancora di Bruni e Bianco, mi piacerebbe vederli lavorare insieme ad altri casi.


Raffaella







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