Buona sera lettori, Daniela ci parla de L'unica cosa al mondo, il primo volume della serie Beautifully Damaged di L.A. Fiore uscito una settimana fa con Newton Compton. L.A. Fiore arriva in Italia con un romanzo contemporaneo dalle tinte suspense. I protagonisti? Un uomo ancorato ad un passato crudele che lo ha reso tanto insicuro da non considerarsi degno di essere felice e una giovane donna che saprà salvarlo da questo suo inferno personale. Riusciranno Ember e Trace a conquistarvi con la loro storia?
TITOLO: L'unica cosa al mondo
TITOLO ORIGINALE: Beautifully Damaged
SERIE: #1 Beautifully Damaged
AUTORE: L.A. Fiore
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 Giugno 2020
EDITORE: Newton Compton
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: fantastica
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Ember, aspirante scrittrice; Trace, ragazzo danneggiato.
TRAMA
Ember Walsh ha un animo fiducioso, e la bellezza serena di sua madre, morta quando aveva tre anni in un misterioso incidente d’auto. Cresciuta da suo padre, è un vero maschiaccio. Per questo reagisce con una certa aggressività quando un tizio in un locale si fa troppo insistente, attirando lo sguardo d’acciaio di un uomo in disparte; alto, magnifico e tatuato: Trace Montgomery. Ember si sta ancora leccando le ferite dopo la sua ultima relazione disastrosa, e ha deciso di ascoltare i consigli degli amici che la mettono in guarda da quel cattivo ragazzo. Eppure l’attrazione irresistibile per Trace risveglia in lei un desiderio oscuro, qualcosa che non aveva mai provato prima.
Anche Trace, pugile dilettante, convive con un cuore spezzato. E si rifiuta di accettare il suo desiderio per Ember. Un profondo disprezzo di sé gli impedisce di lasciarsi coinvolgere in una relazione, ma Ember lo ossessiona. I due si avvicinano e si allontanano, abbattendo lentamente le mura che li separano. Sono uniti dal destino, perché i tumulti del loro passato si intrecciano in modi evidenti. Riusciranno i due combattenti a deporre finalmente le armi?
RECENSIONE
L.A. Fiore arriva in Italia con un nuovo romanzo dalle tinte suspense con protagonisti un uomo ancorato ad un passato crudele che lo ha reso tanto insicuro da non considerarsi degno di essere felice e una donna che saprà salvarlo da questo suo inferno personale.
Il loro incontro, apparentemente casuale, porterà però a galla segreti inconfessabili che potrebbero distruggerli o legarli in maniera indissolubile. Care amiche, vi capita mai di iniziare una lettura e faticare poi a concluderla? Quelle in cui, tra un capitolo e un altro, dovete fare una pausa, necessaria, pur di proseguire e arrivare alla conclusione? Ecco, “L'unica cosa al mondo” è stata per me una di quelle. Ember è una giovane donna da poco trasferitasi a New York grazie ad una borsa di studio. Sogna di diventare una scrittrice, ha appena finito di scrivere il suo primo romanzo ma le sue profonde insicurezze, alimentate anche da una “migliore amica” che non fa altro che sminuirla, le impediscono di spiccare il volo. Una notte come tante e l’incontro con un uomo profondamente danneggiato cambieranno per sempre la sua vita. Trace è un pugile che gareggia solo per dare sfogo a quella profonda rabbia che si porta dentro da sempre. Nasconde segreti oscuri che lo tormentano e sa bene di dover stare alla larga dalla dolce Ember. La sua anima, nera come la pece, non merita redenzione eppure questa giovane donna saprà in fretta farsi spazio nel suo cuore portando con sé luce e amore. Care Readers, questo libro mi ha lasciato parecchio perplessa: la storia mi intrigava nonostante la trama non fosse delle più originali eppure l’autrice non ha saputo purtroppo sfruttarne al meglio il potenziale. La prima parte è incentrata perlopiù sul tira e molla tra Ember e Trace e vede come protagonista indiscusso il classico “ti voglio ma non posso” che tanto ci piace ma che qui, al contrario, disturba. Il loro amore durante il corso della lettura resta anonimo e non coinvolge tantoché il lettore si ritrova a pochi capitoli dall’inizio con una coppia, seppur tra alti e bassi, già assodata e un amore di cui si fatica a comprendere l’origine. Ci ritroviamo spettatori inermi di una storia che non emoziona e di due protagonisti di cui sappiamo ben poco e quel poco che ci viene svelato non aiuta a comprenderli a pieno. L’autrice, durante la lettura lancia diversi spunti che però non vengono sviluppati a dovere.
Il fatto che la storia venga raccontata solo dal punto di vista di Ember non aiuta di certo e i numerosi personaggi secondari che gravitano attorno alla vicenda principale non arricchiscono la lettura ma al contrario la appesantiscono con nomi e particolari superflui di cui avremmo volentieri fatto a meno. Nella seconda metà del libro si cambia completamente registro e veniamo catapultati nel bel mezzo di una puntata di “CSI” con tanto di omicidi irrisolti e presunto assassino ancora a piede libero. Paradossalmente ho apprezzato maggiormente questa parte, strano vero? La svolta suspense è riuscita nell'intento di alzare il mio livello di attenzione accompagnandomi fino alla conclusione di questa lettura che, seppur ben tradotta, non rientrerà di certo tra le mie indimenticabili. Essendo il primo libro di una serie ci aspettano ancora due romanzi con protagonisti gli amici di Trace, Lucien e Rafe, quindi non ci resta che aspettare e confidare in storie, si spera, più coinvolgenti ed entusiasmanti. Concludo questa mia recensione chiedendovi ancora una volta il vostro parere: darete un’altra possibilità a questi ragazzoni “splendidamente danneggiati”?
Daniela
Il loro incontro, apparentemente casuale, porterà però a galla segreti inconfessabili che potrebbero distruggerli o legarli in maniera indissolubile. Care amiche, vi capita mai di iniziare una lettura e faticare poi a concluderla? Quelle in cui, tra un capitolo e un altro, dovete fare una pausa, necessaria, pur di proseguire e arrivare alla conclusione? Ecco, “L'unica cosa al mondo” è stata per me una di quelle. Ember è una giovane donna da poco trasferitasi a New York grazie ad una borsa di studio. Sogna di diventare una scrittrice, ha appena finito di scrivere il suo primo romanzo ma le sue profonde insicurezze, alimentate anche da una “migliore amica” che non fa altro che sminuirla, le impediscono di spiccare il volo. Una notte come tante e l’incontro con un uomo profondamente danneggiato cambieranno per sempre la sua vita. Trace è un pugile che gareggia solo per dare sfogo a quella profonda rabbia che si porta dentro da sempre. Nasconde segreti oscuri che lo tormentano e sa bene di dover stare alla larga dalla dolce Ember. La sua anima, nera come la pece, non merita redenzione eppure questa giovane donna saprà in fretta farsi spazio nel suo cuore portando con sé luce e amore. Care Readers, questo libro mi ha lasciato parecchio perplessa: la storia mi intrigava nonostante la trama non fosse delle più originali eppure l’autrice non ha saputo purtroppo sfruttarne al meglio il potenziale. La prima parte è incentrata perlopiù sul tira e molla tra Ember e Trace e vede come protagonista indiscusso il classico “ti voglio ma non posso” che tanto ci piace ma che qui, al contrario, disturba. Il loro amore durante il corso della lettura resta anonimo e non coinvolge tantoché il lettore si ritrova a pochi capitoli dall’inizio con una coppia, seppur tra alti e bassi, già assodata e un amore di cui si fatica a comprendere l’origine. Ci ritroviamo spettatori inermi di una storia che non emoziona e di due protagonisti di cui sappiamo ben poco e quel poco che ci viene svelato non aiuta a comprenderli a pieno. L’autrice, durante la lettura lancia diversi spunti che però non vengono sviluppati a dovere.
Il fatto che la storia venga raccontata solo dal punto di vista di Ember non aiuta di certo e i numerosi personaggi secondari che gravitano attorno alla vicenda principale non arricchiscono la lettura ma al contrario la appesantiscono con nomi e particolari superflui di cui avremmo volentieri fatto a meno. Nella seconda metà del libro si cambia completamente registro e veniamo catapultati nel bel mezzo di una puntata di “CSI” con tanto di omicidi irrisolti e presunto assassino ancora a piede libero. Paradossalmente ho apprezzato maggiormente questa parte, strano vero? La svolta suspense è riuscita nell'intento di alzare il mio livello di attenzione accompagnandomi fino alla conclusione di questa lettura che, seppur ben tradotta, non rientrerà di certo tra le mie indimenticabili. Essendo il primo libro di una serie ci aspettano ancora due romanzi con protagonisti gli amici di Trace, Lucien e Rafe, quindi non ci resta che aspettare e confidare in storie, si spera, più coinvolgenti ed entusiasmanti. Concludo questa mia recensione chiedendovi ancora una volta il vostro parere: darete un’altra possibilità a questi ragazzoni “splendidamente danneggiati”?
Daniela
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