martedì 9 giugno 2020

RECENSIONE "Predatori e prede" di Kathy Reichs




TITOLO: Predatori e prede
TITOLO ORIGINALE: A Conspiracy of Bones
SERIE: #19 Temperance Brennan
AUTORE: Brittainy C. Cherry
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 Maggio 2020
EDITORE: Rizzoli
GENERE: thriller
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Temperance, antropologa forense.





TRAMA


Charlotte, North Carolina, è stretta nella morsa del caldo. In quest’atmosfera soffocante, l’antropologa forense Temperance Brennan sta facendo i conti con i postumi di un pesante intervento chirurgico, sballottata tra continui attacchi di emicrania, sogni ossessivi, visioni. Quando riceve quelle foto sconvolgenti da un mittente sconosciuto, per un attimo crede di essere piombata in un’altra allucinazione, di essere dentro l’ennesimo scherzo giocato dal suo cervello sfinito: le immagini mostrano un uomo in una sacca mortuaria, uno scempio di carne e ossa, il volto deturpato, mani e piedi amputati. Tempe non sa a chi appartengano quei brandelli umani, né perché quegli scatti siano stati inviati proprio a lei. Ma qualche giorno dopo, il ritrovamento in aperta campagna di un cadavere martoriato apre la pista a una serie di indizi, da cui emergono dei collegamenti con vecchi casi di bambini scomparsi: un mosaico dell’orrore che Brennan deve e vuole ricomporre, nonostante sia costretta a muoversi ai margini della scena per espresso volere del suo nuovo capo. Determinata a risalire all’identità dell’uomo senza faccia, Temperance si avventura così in una solitaria, azzardata indagine. Fino a toccare con mano quanto pericolosamente possa assottigliarsi il confine che separa la vita reale dalla realtà tumultuosa degli incubi.


RECENSIONE



Predatori e prede è il diciannovesimo volume della serie con protagonista l’antropologa forense Temperance Brennan la cui grinta e destrezza sono ancora più accentuate. Dopo aver avuto un aneurisma cerebrale che ha richiesto un intervento chirurgico, Temperance affronta sfide professionali, visioni, emicranie e incubi fin quando riceve delle immagini raccapriccianti di un cadavere dal volto sfigurato. Il caso prende una svolta quando Temperance si ritrova a scavare in una rete oscura per trovare risposte a molte domande. Questo romanzo è sicuramente più introspettivo dei precedenti libri e continua ad appassionarci per la voce narrante di Temperance, per il suo umorismo, le sue lotte interiori, la sua acutezza nel risolvere i misteri e la sua conoscenza della medicina legale. La protagonista è delineata in modo fedele e autentico ad una antropologa forense, tanto da renderla reale agli occhi del lettore, proprio perché la stessa autrice svolge questo lavoro. Un’eroina forte e determinata che con la sua intuizione e deduzione arriva ad assemblare pian piano tutti i tasselli che compongono il puzzle del caso. Il suo cervello e la sua memoria sono sempre stati due cose su cui lei ha sempre fatto affidamento ma dal suo aneurisma comincia a dubitare di se stessa. Quanto di ciò che ricorda è reale? Quanto invece è il risultato delle alterazioni psicologiche dovute all’esperienza della vicinanza alla morte? Anche i personaggi secondari, come la protagonista principale, sono caratterizzati a tutto tondo. Una storia avvincente piena di rivelazioni e colpi di scena che mantiene alta la tensione e che esplora il mondo della criminalità e del dark web. 


Raffaella







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