martedì 16 giugno 2020

RECENSIONE "Ricordami nell'acqua" di Eloisa Donadelli

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla di Ricordami nell'acqua, il nuovo romanzo di narrativa contemporanea dell'autrice Eloisa Donadelli uscito la settimana scorsa con Sperling & Kupfer. Una storia che va sentita dentro e che ci ricorda l’importanza di quel luogo sicuro chiamato famiglia, degli affetti che fanno parte della vita e altri che vivono attraverso il ricordo, dei fantasmi del passato con cui bisogna fare pace. Un romanzo profondo e struggente incentrato sull'essere figli prima del desiderio di avere figli e sull'importanza di vivere la salita piuttosto che affrettarsi ad arrivare al traguardo.



TITOLO: Ricordami nell'acqua
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Eloisa Donadelli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 Giugno 2020
EDITORE: Sperling & Kupfer
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Neve, donna alla ricerca delle proprie radici.





TRAMA

La voce poetica e autentica di Eloisa Donadelli torna a raccontarci la magia dei luoghi dell'infanzia e della natura, il viaggio di una donna alla ricerca delle proprie radici e di quei legami indissolubili che crescendo si crede di aver perduto per sempre.
Suo padre Dino scelse per lei un nome importante, Neve, che parlasse dell'acqua nella forma da lui più amata. L'acqua che, nel bene e nel male, aveva accompagnato la loro vita: limpida e dissetante, come quella di montagna, calda ed eterea, come quel vapore che avvolgeva le pozze termali, per le quali il suo paese natio, Aquasalus, era conosciuto.

È l'ultima settimana di ottobre e Neve decide di lasciare Rocco, Milano e la loro vita insieme per tornare a casa, alle proprie radici, per salutare i suoi fantasmi. Sono passati vent'anni da quando suo padre, nota guida alpina, è scomparso sulle Alpi, durante un'escursione solitaria: il corpo non è mai stato rinvenuto e Neve si è sempre rifiutata di accettare la sua morte.

Questo ritorno alle origini avrà per la giovane donna il sapore dolceamaro di un sacrificio e di una scoperta, necessario per affrontare la sua infanzia e le sue mancanze, per comprendere cosa significhi essere figlia prima di soccombere all'impossibilità di essere madre.


RECENSIONE

Ricordami nell’acqua è il nuovo romanzo di narrativa contemporanea di Eloisa Donadelli che apre lo scrigno del passato e delle radici che ci lega alle persone che amiamo.
Con la sua scrittura scorrevole, appassionante e poetica, così empatica e così ricca di sentimenti ed emozioni vivide, l’autrice ci invita ad entrare in questa storia profonda e intensa che ci cattura fin dalla prima pagina e che ci porta avanti e indietro nel tempo per narrarci la storia della generazione della protagonista Neve, scavando nella profondità dell'anima umana. Neve sta affrontando un momento molto delicato della sua vita, si trova a fare i conti con l’impossibilità di diventare madre. Decide così di abbandonare la sua vita e il suo amore Rocco per ritornare nel suo paesino di Aquasalus e fare pace con i fantasmi del suo passato, dare risposta a tutte quelle domande che si è posta, compresa quella sulla sparizione misteriosa di suo padre Dino sulle Alpi. Attraverso le emozioni della protagonista, riusciamo a percepire quel vuoto emotivo che la intrappola nel passato e che adombra il suo presente. Pagina dopo pagina l’autrice ci accompagna per mano nel cuore della storia per scoprire la storia della famiglia di Neve, delle generazioni precedenti legate alle erbe officinali, offrendoci una visione a trecentosessanta gradi delle origini della famiglia Consonni. Neve è un personaggio che fin dalla prima pagina cattura la nostra attenzione per la sua fragilità, per il suo amore per il mondo e per la montagna insegnatole da suo padre Dino, che fin da piccola l’ha spronata a seguire le sue inclinazioni.
Una gioia di vivere che si scontra con la durezza e la freddezza della madre Maura, con le regole che le ha sempre imposto e che l’hanno allontanata sempre di più da quella figura materna che dovrebbe essere importante per sviluppare una buona autostima, salda di fronte anche alle difficoltà della vita e pronta a schermarci dalle intemperie. Maura e Dino rappresentano due facce diverse della genitorialità che formano l'essenza di Neve: se da una parte abbiamo una donna dedita al lavoro che ama la quotidianità, dall'altra abbiamo un padre che ama scalare la montagna, vivere fino in fondo la salita e affrontare le paure. È presente anche un’altra figura importante nella vita di Neve, la zia Cecilia, dal carattere mite, timido e delicato, un personaggio fondamentale che entrerà nel vostro cuore proprio come è entrato nel mio. Non meno importante è anche la figura di Cristiano che emerge sul finale del libro. Anche in questo romanzo, come nel precedente Le voci delle Betulle, emerge il legame dei personaggi con la natura, un luogo non solo fisico ma soprattutto interiore di sensazioni e stati d'animo che crea una connessione profonda tra l'uomo e il mondo in cui viviamo. Ricordami nell'acqua è una storia che va sentita dentro, assaporata lentamente per cogliere ogni sfumatura che l'autrice vuole trasmetterci e che ci ricorda l’importanza di quel luogo sicuro chiamato famiglia, degli affetti che fanno parte della vita e altri che vivono attraverso il ricordo, dei fantasmi del passato con cui bisogna fare pace. Un romanzo profondo e struggente incentrato sull'essere figli prima del desiderio di avere figli e sull'importanza di vivere la salita piuttosto che affrettarsi ad arrivare al traguardo.


Raffaella







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