giovedì 16 luglio 2020

RECENSIONE "Il bambino della porta accanto" di Shalini Boland


 

TRAMA


Kirstie Rawlings si sveglia sentendo il pianto di un bambino. Pochi istanti dopo, una voce sconosciuta proveniente dal baby monitor dice: «Prendiamo il bambino e andiamo» facendola così piombare nel peggior incubo per qualsiasi genitore. 

Qualcuno sta forse cercando di rapire Daisy, la sua bambina? 
In realtà sua figlia dorme al sicuro nel suo lettino. La voce potrebbe essere giunta da una casa vicina? Non ci sono però altri bambini di pochi mesi che vivono nella sua tranquilla strada di campagna... 
La polizia non le crede. E nemmeno suo marito.
Kirstie sa che c’è qualcosa che non va. Pensava di potersi fidare dei vicini, ma ora non ne è più così sicura. Mentre Kirstie scopre i segreti dei suoi vicini, la sua vita perfetta inizia a crollare. 
Qualcuno nasconde un terribile segreto e farà di tutto per impedire a Kirstie di scoprire la verità. E, forse, il pericolo è più vicino di quanto Kirstie si aspetti…

RECENSIONE

Il bambino della porta accanto è il nuovo thriller che va ad aggiungersi alla collana Crime della Hope Edizioni. Protagonista della storia è Kirstie, una donna che vive in un tranquillo paesino inglese con suo marito e la sua piccola bambina Daisy. Una sera succede una cosa inspiegabile: attraverso il baby monitor usato con controllare la figlia sente delle voci che dicono di voler rapire il bambino e fuggire. Da qui in poi Kirstie vivrà un’inquietudine interiore e la sua vita cambierà drasticamente. Intenzionata a non lasciare nessuno un secondo sua figlia da sola si trasferisce nella sua stanza, controllando in modo maniacale finestre e serrature e sospettando di chiunque. Ad aggravare la situazione sono il marito e la polizia che non le credono. Qual è la verità? Con una narrazione scorrevole e piena di tensione che sparge tasselli che pian piano si svelano e rivelano l’intero puzzle. Lo stile di scrittura è appassionante e coinvolgente, e i personaggi vengono delineati in tutte le loro sfaccettature, dalle emozioni agli stati d'animo, dalla forza alla fragilità. Ci troviamo quindi di fronte ad un thriller psicologico che gioca con la mente del lettore, che ci porta a fare supposizioni, a porci domande e, proprio come a Kirstie a sospettare di chiunque. Non mancano i colpi di scena e un pizzico di suspense che rende il tutto ancora più appassionante e coinvolgente. Se avete voglia di leggere un thriller psicologico vi consiglio questo libro!


Raffaella




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