giovedì 30 luglio 2020

RECENSIONE "La casa di incubi e stelle" di Chiara Casalini




TITOLO: La casa di incubi e stelle
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Chiara Casalini
DATA DI PUBBLICAZIONE: 6 Luglio 2020
EDITORE: self publishing
GENERE: criminal romance
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Simone, combattente; Sonia, sorella acquisita di Simone.





TRAMA



Simone si è costruito una nuova vita a Las Vegas assieme a Sonia, combattendo nel circuito MMA. È lei, però, a riportarlo in Italia per il funerale del padre, che ha segnato in modo indelebile la loro esistenza. In un anonimo paese di provincia, un passato di violenza e criminalità tormenta il protagonista, bussando alla porta con un nome e un regalo. Sonia scoprirà la vita da cui Simone l'ha sempre tenuta lontana, come fratello acquisito prima e come amante poi.

In bilico tra distruzione e rinascita, tra dipendenza e ossessione, a cosa li condannerà ancora il destino?

DISCLAIMER: Il romanzo contiene scene e linguaggio espliciti. La lettura è consigliata a un pubblico adulto e consapevole.

RECENSIONE

La casa di incubi e stelle è un romanzo che mescola storia d’amore e tinte oscure e crude. È una lettura che a mio parere non è adatta a tutti ma a chi vuole leggere un libro diverso e forte, scritto con un linguaggio esplicito, licenzioso e senza filtri e contenente scene violente e crude. Facciamo la conoscenza di due protagonisti, Simone e Sonia, segnati da un passato difficile di violenza e dolore, di abusi e malvagità, da cicatrici che non sono solo quelle che si vedono ad occhio nudo sulla pelle ma soprattutto quelle interiori, invisibili all'occhio umano, quelle che fanno ancora più male e che devastano la mente e il cuore. Sin dalla prima pagina il lettore prova emozioni contrastanti, in un saliscendi di paura, rabbia e ribrezzo e viene pervaso da sensazioni strane, mai provate prima. Simona e Sonia sono due giovani ragazzi che ne hanno passate tante sulla pelle, sono la dimostrazione che il male può attecchire e mettere le proprie radici in un ambiente tossico e sfavorevole. L’autrice ce li descrive così come sono, senza edulcorare la pillola, con le loro cicatrici, le loro ferite, la loro fragilità interiore nascosta dietro un muro alto e difficile da superare. Sonia e Simone rappresentano quel mondo che molto spesso non vediamo o facciamo finta di vedere perché non ci interessa o ci fa troppa paura, quel mondo che ci appare lontano ma che in realtà è molto più vicino di quanto sembra. Il male non è fuori ma è dentro di noi. Il male si può sconfiggere, senza diventare vittime o carnefici. Il male se non combattuto genera altro male creando così una catena infinita senza fine impossibile da spezzare. Con la sua scrittura semplice e diretta l’autrice ci presenta questi due giovani che sono stati toccati e temprati dal male, che si cercano e si respingono come due forze uguali e contrarie e che si smarriscono in un rapporto complicato di ossessione e odio, di dolore e crudezza. Il loro rapporto non è sano, non è quell'amore gentile e dolce a cui siamo abituati a leggere, ma è un sentimento di possesso, di fusione di due corpi che annegano nel sesso più spinto e insano. L’autrice ha sfidato se stessa e le sue capacità scrivendo questa storia drammatica e dolorosa, riuscendo a descriverci perfettamente il rapporto morboso dei personaggi e trasmettendoci forti e chiari tutti gli stati d’animo e le emozioni che provano. Due personaggi sperduti negli incubi, che cercano di fuggire da un ambiente malato senza trovare via d’uscita né di vedere la luce in fondo al tunnel se non solo quando sono insieme. Insomma, concluso dicendo che questa è una storia dalle tinte oscure che ci mette di fronte ad una realtà crudele e che ci invita ad amare per sconfiggere il dolore e a non giudicare senza sapere la storia della persona che abbiamo di fronte perché quella persona può avere passato il peggio ed essere sopravvissuto alla crudeltà della vita e dell’uomo.






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