Buon pomeriggio lettori, Raffaella ci parla de Le segnatrici, il thriller di Emanuela Valentini uscito oggi con Piemme. Una storia di segreti e misteri, suspense e colpi di scena che vi terrà incollati alle sue pagine.
TITOLO: Le segnatrici
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Emanuela Valentini
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Luglio 2020
EDITORE: Piemme
GENERE: thriller
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Sara, chirurgo oncologico che ritorna nel suo paese d'origine.
TRAMA
Le cose che nascondiamo a noi stessi possono ucciderci. O salvarci.
Il ritrovamento delle ossa di Claudia, bambina scomparsa ventidue anni fa, richiama a Borgo Cardo, nell'Appennino emiliano, Sara Romani, chirurgo oncologico di stanza a Bologna. Per lei il funerale è una pericolosa occasione di confronto con un passato da cui è fuggita appena ne ha avuto la possibilità. Al ritorno nella routine bolognese, il desiderio è quello di dimenticare. I segreti, gli amici d'infanzia rimasti inchiodati a una realtà carica di superstizioni e pregiudizi, le ossa di una compagna di giochi riemerse da un tempo lontano. Finché scompare un'altra bambina: Rebecca.
Sara ha avuto giusto il tempo di conoscerla. Dopo il funerale Rebecca le ha curato una piccola ferita secondo l'antica tradizione della segnatura e adesso Sara è in debito con lei. Un legame che sa di promessa. Un filo rosso che unisce il passato di Sara, schiava della convinzione di dover salvare tutti, con un incubo appena riemerso dall'oblio. Mentre il paese si mobilita per ritrovare Rebecca, la donna è costretta a tornare. È l'inizio di una discesa negli inferi dell'Appennino, un viaggio doloroso nelle storie sepolte nel tempo attraverso strade, boschi, abitazioni e volti che lei aveva imparato a cancellare dalla memoria, e che ora diventano luoghi neri in cui cercare una bambina innocente.
Quale oscuro mistero si cela dietro la secolare tradizione delle segnatrici?
In una sfrenata corsa contro il tempo per scoprire chi ha rapito Rebecca e riuscire a salvarla prima che sia troppo tardi, Sara dovrà scendere a patti con una parte di sé messa a tacere ventidue anni prima. A costo di perdersi nel labirinto dei ricordi e non trovare più la via d'uscita.
RECENSIONE
Le segnatrici è il nuovo romanzo di Emanuela Valentini che, con la sua scrittura scorrevole e coinvolgente, ci catapulta all’interno del mistero che avvolge la sua storia. La narrazione è affidata al punto di vista in prima persona della protagonista Sara, un giovane medico specializzata in chirurgia oncologica che dopo alcuni anni ritorna nel paesino che l’ha vista crescere.
Ciò che mi ha colpito di più della storia non è solo la componente misteriosa che man mano cresce con l’avanzare della lettura e che si intreccia alla suspense e ai segreti, ma anche l’abilità nel descrivere le ambientazioni, nel farci vivere in prima persona ciò che la protagonista vive nel romanzo e nel farci avvertire sulla pelle l’angoscia e il freddo di fronte alle rivelazioni e ai pericoli. In questo luogo apparentemente tranquillo la protagonista si ritrova a fare i conti con il passato doloroso e irrisolto e con il ritrovamento dei resti di una sua amica d’infanzia scomparsa quando era solo una bambina. Fin dalla prima pagina il lettore si sente avvolto da un’atmosfera misteriosa che lo sprona a continuare nella lettura, a spingersi oltre per capire il mistero che avvolge questa storia. Sara e il lettore si ritrovano così dinanzi ad un mistero che si infittisce sempre più, spinti dal desiderio di scoprire la verità ad ogni costo e di dare una spiegazione a ciò a cui assistono, anche se ciò significa spingersi oltre. Impossibile non ammirare la bellezza delle descrizioni di Borgo Cardo, di questo posto un po’ mistico e incantato che riusciamo ad immaginare nella mente grazie ad una scrittura vivida che scorre velocemente e che ci fa vivere l’intera vicenda in prima persona. Le azioni e vicende descritte si susseguono e si intersecano con i ritmi giusti, calamitando l’attenzione del lettore e spingendolo ad inoltrarsi in un labirinto di oscurità e paura, di misteri inquietanti e di segreti tetri. Immergetevi in questo romanzo di suspense e colpi di scena e vivete un’avventura misteriosa.
Raffaella
Ciò che mi ha colpito di più della storia non è solo la componente misteriosa che man mano cresce con l’avanzare della lettura e che si intreccia alla suspense e ai segreti, ma anche l’abilità nel descrivere le ambientazioni, nel farci vivere in prima persona ciò che la protagonista vive nel romanzo e nel farci avvertire sulla pelle l’angoscia e il freddo di fronte alle rivelazioni e ai pericoli. In questo luogo apparentemente tranquillo la protagonista si ritrova a fare i conti con il passato doloroso e irrisolto e con il ritrovamento dei resti di una sua amica d’infanzia scomparsa quando era solo una bambina. Fin dalla prima pagina il lettore si sente avvolto da un’atmosfera misteriosa che lo sprona a continuare nella lettura, a spingersi oltre per capire il mistero che avvolge questa storia. Sara e il lettore si ritrovano così dinanzi ad un mistero che si infittisce sempre più, spinti dal desiderio di scoprire la verità ad ogni costo e di dare una spiegazione a ciò a cui assistono, anche se ciò significa spingersi oltre. Impossibile non ammirare la bellezza delle descrizioni di Borgo Cardo, di questo posto un po’ mistico e incantato che riusciamo ad immaginare nella mente grazie ad una scrittura vivida che scorre velocemente e che ci fa vivere l’intera vicenda in prima persona. Le azioni e vicende descritte si susseguono e si intersecano con i ritmi giusti, calamitando l’attenzione del lettore e spingendolo ad inoltrarsi in un labirinto di oscurità e paura, di misteri inquietanti e di segreti tetri. Immergetevi in questo romanzo di suspense e colpi di scena e vivete un’avventura misteriosa.
Raffaella
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