sabato 4 luglio 2020

RECENSIONE "Un vizio innaturale" di K.J. Charles

Buongiorno lettori, Lara ci parla di Un vizio innaturale, il secondo volume della serie Sins of the Cities di K.J. Charles uscito oggi con Triskell Edizioni. Si torna a Londra tra pericoli e misteri. Due protagonisti antagonisti in una relazione controversa e appassionante.


TITOLO: Un vizio innaturale
TITOLO ORIGINALE: An Unnatural Vice
SERIE: #2 Sins of the Cities
AUTORE: K.J. Charles
DATA DI PUBBLICAZIONE: 4 Luglio 2020
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: storico mm
AMBIENTAZIONE: Londra
FINALE: chiuso
PROTAGONISTINathaniel, giornalista; Justin, sensitivo.





TRAMA

Nelle sordide strade della Londra vittoriana, una passione indesiderata divampa tra due nemici giurati quando un letale segreto li costringe a collaborare.
Il giornalista d’inchiesta Nathaniel Roy è deciso a smascherare gli spiritisti, che sfruttano il dolore delle persone rese vulnerabili dal lutto. Il primo nome sulla sua lista è il cosiddetto Veggente di Londra, Justin Lazarus. Nathaniel si aspetta uno spietato truffatore da quattro soldi. Ciò che non si aspetta è di incontrare un uomo dal sorriso peccaminoso e con gli occhi di un angelo caduto, né che quello sfacciato imbroglione riesca a riaccendere il suo desiderio per la prima volta dopo anni.
Justin non prova alcun rimorso per le bugie che racconta durante le proprie sedute. I suoi sprovveduti clienti lo annoiano. Mentre l’ostile, scettico e assolutamente irresistibile Nathaniel è per lui una seducente sfida. E mentre lo scontro di volontà e di menti si surriscalda, Justin scopre di non riuscire a smettere di pensare all’uomo che è tanto determinato a rovinarlo.
Ma tra Justin e Nathaniel c’è ben di più della crescente ossessione che nutrono l’uno per l’altro. Si trovano entrambi coinvolti nei segreti di una famiglia aristocratica, e Justin è in possesso di informazioni che potrebbero rivelarsi fatali. Assediato da assassini e fanatici nella nebbia londinese, Justin si rende conto che Nathaniel è l’unico uomo di cui possa fidarsi. E forse anche l’unico che possa amare.

RECENSIONE

A pochissimo tempo dall'uscita del primo capitolo della serie Sins of the cities, torna la serie storica ambientata nella Londra vittoriana tra misteri e omicidi, suspense e sentimenti. 
Se non la conoscete vi consiglio di recuperare Un'inattesa attrazione, perché ogni libro viaggia parallelamente sulla stessa linea temporale e sono tutti accomunati dal mistero che si evolve di libro in libro, ma soprattutto non potete non conoscere e innamorarvi di Cam e Rowley, i suoi protagonisti, e il loro amore romantico. In Un vizio innaturale continua il mistero della famiglia di Clem, tra scandali e bigamia, attentati e figli illegittimi, in una ricerca che potrebbe stravolgere e fare tremare nobili famiglie londinesi. In una Londra ammantata dalla nebbia spessa e oscura, ombre pericolose si nascondono per attaccare chiunque possa scoprire la verità. Nei sobborghi, il bar Jack and Knave è il luogo protetto da occhi indiscreti, il rifugio dove uomini di ogni estrazione sociale possono sentirsi liberi di essere se stessi, nel 1873. Dove gli amici diventano una famiglia che si aiuta e sostiene, sempre e comunque. È qui che abbiamo conosciuto il nostro gruppo di amici, ed è sempre qui che li ritroviamo a cercare sostegno emotivo, organizzare e discutere le cose importanti. Se il precedente libro mi è piaciuto molto per la dolcezza e le caratteristiche particolari dei protagonisti, Un vizio innaturale l'ho letteralmente adorato. La componente misteriosa si intreccia perfettamente alla parte romance in un dinamismo crescente, il ritmo non è mai lento ma è un susseguirsi di momenti di azione e suspense. Ciò che per me ha arricchito e reso speciale questa storia è la bellezza dei protagonisti, singolarmente e come coppia, la profondità della loro introspezione personale, ogni aspetto delle loro interazioni coinvolgenti e appassionanti, e la loro evoluzione durante la narrazione. Justin e Nathaniel sono due protagonisti agli antipodi per estrazione sociale e senso della morale, che vengono travolti da sentimenti contrastanti tra liti e pregiudizi, disprezzo e ammirazione, e un desiderio così travolgente quanto inspiegabile. 
Due protagonisti in una battaglia di negazione che piano piano si mettono a nudo mostrando le proprie debolezze, la propria solitudine e la propria paura. Justin è forse uno dei protagonisti più belli e controversi che abbia mai incontrato, accattivante e ipnotico, bellissimo e affascinante nel bene e nel male, un manipolatore brillante. Ho amato Nathaniel e Justin, godendo ogni dialogo brillante, ogni introspezione emozionante, ogni bacio e carezza, ogni momento di passione travolgente, ogni piccolo passo verso l'onestà e la fiducia, fino al permettersi di trovare la speranza. Una storia di odio/amore perfettamente strutturata, coinvolgente e accurata. Accattivante e ben descritto tutto il mondo dei sensitivi, le regole e dinamiche, i trucchi e le manipolazioni. Il registro della traduzione l'ho trovato più in linea con il periodo storico, rispetto al primo romanzo, giusto qualche termine troppo contemporaneo. Vi consiglio assolutamente questa serie che è un crescendo entusiasmante di bellezza.


Lara






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