martedì 25 agosto 2020

RECENSIONE "Doppia identità" di Brian Freeman




TITOLO: Doppia identità
TITOLO ORIGINALE: Alter Ego
SERIE: #9 Jonathan Stride, autoconclusivo
AUTORE: Brian Freeman
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 Agosto 2020
EDITOREPiemme
GENERE: thriller
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Jonathan, detective; Cab, poliziotto.




TRAMA


Un nuovo thriller - a detta di molti suoi lettori il migliore - di un autore che sa far montare la suspense e creare trame mozzafiato. Un vero maestro del genere, riconosciuto da suoi pari come Michael Connelly e Jeffery Deaver.


Duluth, Minnesota. Un uomo muore in un incidente stradale causato da un cervo: i documenti che ha con sé sono falsi e nel bagagliaio viene ritrovata una pistola, ancora calda. La giornata del detective Stride è appena cominciata. Chi è quell'uomo? A chi ha sparato quella pistola da cui mancano due proiettili?

Nel frattempo, la scomparsa di una studentessa di cinema conduce Stride a un set cinematografico che lo riguarda personalmente: a Duluth, infatti, stanno girando un film basato proprio su un vecchio caso di Stride, e l'attore che lo impersona, Dean Casperson, è una celebrità hollywoodiana. Sul set c'è perfino l'ultima vittima del serial killer di allora, la donna che Stride salvò da morte certa. Mentre le riprese continuano, il noto attore comincia a mostrare un lato oscuro che nessun tabloid aveva mai rivelato. Nel tentativo di scovare la verità sul suo alter ego, Stride scoprirà, con l'aiuto del poliziotto Cab Bolton, un legame tra Casperson e la morte di una quindicenne. Ma l'uomo è disposto a tutto pur di proteggere la sua reputazione.


RECENSIONE

Doppia identità è il nono volume della serie dedicata al detective Jonathan Stride accompagnato nelle indagini dal poliziotto Cab Bolton. Un volume che intreccia due serie famose dell’autore in cui convengono nelle indagini due personaggi, uno in Minnesota e uno in Florida. L’autore ci racconta azioni e vicende che si susseguono e si intersecano con i ritmi giusti, in modo pulito e perfetto, senza annoiare ma calamitando l’attenzione del lettore non solo per il suo stile appassionante ma anche per la suspense che man mano cresce. La scrittura è descrittiva e minuziosa senza risultare noiosa, così da far calare il lettore nel centro delle indagini. La scomparsa di una studentessa di cinema e la morte misteriosa di uomo sconvolgono il freddo Minnesota e il detective e il poliziotto devono indagare per risolvere i due casi, che seppur in un primo momento appaiono separati in realtà sono collegati. Le indagini sono raccontate con meticolosità, la narrazione è scorrevole, le descrizioni accurate di ogni scena e situazione tra passato e presente portano ad immergersi totalmente fino ad avvertire il freddo che avvolge l’ambientazione innevata, l'orrore e la repulsione escono letteralmente dalle pagine. Segreti, omicidi, misteri e colpi di scena sono gli elementi che compongono questo libro avvincente.


Raffaella





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