martedì 11 agosto 2020

RECENSIONE "La memoria del lago" di Rosa Teruzzi

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla de La memoria del lago, il quinto volume della serie I delitti del casello di Rosa Teruzzi uscito a fine maggio con Sonzogno. Un giallo piacevole, intrigante e scorrevole che si concentra su una nuova indagine, questa volta più vicina che mai alla protagonista Libera.


TITOLO: La memoria del lago
SERIE: #5 I delitti del casello
AUTORE: Rosa Teruzzi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 Maggio 2020
EDITORE: Sonzogno
GENERE: giallo
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Libera, fioraia.





TRAMA


La nuova avventura della fioraia del Giambellino e del suo eccentrico pool di apprendiste investigatrici.


In una tiepida sera di fine estate, un vecchio dossier di polizia, ingiallito dal tempo, arriva sul tavolo del laboratorio di Libera, la fioraia del Giambellino. Contiene i documenti di un dimenticato caso di cronaca - erano gli anni del dopoguerra, una giovane donna trovata morta sulla riva del lago di Como - rapidamente archiviato dalle autorità. Libera ne resta sgomenta: quella morte riguarda da vicino sua madre Iole e la sua misteriosa famiglia. Le carte contengono anche la testimonianza e i dubbi, trascurati dalla polizia, di un vecchio prete di montagna: la figlia di quella povera ragazza era davvero dell'uomo che l'aveva appena sposata? E perché Tarcisio Planetta, il contrabbandiere, l'aveva minacciata ad alta voce nell'osteria? E chi erano quegli "autorevoli" personaggi che hanno garantito per lui? Ce n'è abbastanza perché la fioraia milanese abbandoni i suoi bouquet matrimoniali e si improvvisi di nuovo detective. Insieme all'eccentrica Iole, cultrice dello yoga e del libero amore, e alla giovane cronista Irene, dotata di un fiuto infallibile, Libera si mette in cerca della verità, provando a scardinare i silenzi dei testimoni sopravvissuti. Alle Miss Marple del Giambellino, come le chiamano i giornali, non mancheranno certo la tenacia e l'arguzia, in un'indagine serrata tra Como, Lecco e le vie esclusive di Milano, per far affiorare il segreto che si nasconde sotto le acque del lago.


RECENSIONE

La memoria del lago è il quinto volume della serie I delitti del casello con protagonista la fioraia di nome Libera, una quarantenne che tra una confezione di bouquet da sposa e l’altra si improvvisa investigatrice insieme alla sua eccentrica madre Iole. Entrambe sono state ribattezzate le Miss Marple del Giambellino per la loro innata mania di immischiarsi nelle vecchie storie di cronaca e di indagare finché non hanno trovato il colpevole.
Questa volta il giallo che dovranno risolvere è direttamente collegato alla loro famiglia: si tratta della misteriosa morte di Ribella, madre di Iole e nonna di Libera, avvenuta nel lontano 1946. Ad accompagnare Libera in questa indagine ci saranno gli immancabili due giornalisti, la sua amica Irene Milani detta la Smilza e l’irascibile capocronista Temperante Cagnaccio. L’ambientazione si sposta dalla caotica Milano alla cittadina di Colico, un luogo pieno di misteri che ci fa immergere nel fascino di questo territorio montano e che ci fa conoscere i suoi abitanti taciturni che sanno più di quello che vogliono far apparire. L’autrice con una scrittura scorrevole, appassionante e descrittiva, senza risultare noiosa, ci racconta azioni e vicende che si susseguono e si intersecano con i ritmi giusti, in modo pulito e perfetto, calamitando l’attenzione del lettore e facendolo calare al centro delle indagini che si intersecano con la vita privata delle protagoniste. Anche questa volta la narratrice della storia è Libera che attraverso il suo punto di vista in terza persona ci fa conoscere i suoi pensieri, i suoi stati d'animo, la sua crescita interiore e i suoi sentimenti di fronte ai cambiamenti della sua vita. La memoria del lago è un romanzo breve che a differenza dei precedenti libri si concentra meno sull'ironia e maggiormente sull'introspezione, sui rapporti tra i personaggi che mutano a seconda degli eventi e sulle evoluzioni che questi rapporti comportano. In particolare vediamo come Libera cerca di spogliarsi dei suoi timori e delle sue insicurezze per vestirsi di sicurezze compiendo un passo avanti nella vita privata. Il tutto è completato dalla vivacità e simpatia di Iole, dalle insicurezze e dalla forza di Libera e dalla fermezza di Vittoria, figlia di Libera. Insomma, se avete voglia di leggere un giallo piacevole, intrigante e scorrevole vi consiglio assolutamente di immergervi nelle pagine de La memoria del lago


Raffaella






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