venerdì 14 agosto 2020

RECENSIONE "Sesso, Hawaii e cliché" di Barbara Parodi





TITOLO: Sesso, Hawaii e cliché
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Barbara Parodi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 Luglio 2020
EDITORE: O.D.E. Edizioni
GENERE: chick-lit
AMBIENTAZIONE: Hawaii
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Mina, donna che compie un viaggio interiore.





TRAMA

Se esistesse un incipit adatto a questa storia, parafrasandone uno famoso, sarebbe il seguente:

È una verità universalmente accettata che se nella casella della posta trovi una busta quadrata in carta spessa e di colore avorio qualcuno che ti conosce ti vuole male.

Tutto ha avuto inizio con quella dannata lettera, ma diamine! Se tornassi indietro l'aprirei ancora cento volte.

RECENSIONE

Barbara Parodi torna con un chick-lit perfetto per quest’estate calda che pone al centro la figura di Mina, la protagonista di questo romanzo brillante e divertente. Con la sua scrittura scorrevole e lineare, con un pizzico di ironia, entriamo nella vita di Mina, una donna forte e indipendente, ma con una fragilità latente, diretta e senza peli sulla lingua, spontanea e solare, che ha la propria stabilità lavorativa e privata. Non posso fare spoiler ma sappiate che la busta quadrata color avorio che lei trova nella casella postale dà inizio ad una serie di eventi che la portano nelle Hawaii, tra paesaggi selvaggi, vegetazione tropicale e spiagge di sabbia dorata. Tra una serie di situazioni imbarazzanti, imprevisti da gestire e pregiudizi da abbattere verrete travolti dall'ironia e dall'effervescenza di questo romanzo che nonostante i vari cliché tratta tematiche importanti e non scontate. Sesso, segreti, amore, passione e un paradiso come ambientazione sono gli ingredienti di questa storia coinvolgente che celebra la donna in tutte le sue sfumature, dal lavoro ai sogni, dalla vita sentimentale alle amicizie. Attraverso la narrazione in prima persona della protagonista entriamo nella sua vita, nella sua quotidianità, capiamo la sua difficoltà a gestire e a tenere separate le sue due vite, quella lavorativa e quella privata, a indossare una maschera per impedire alle persone di giudicarla o ferirla. Dall'inizio fino alla fine del romanzo compie una crescita interiore che le consente di conoscersi meglio, di guardarsi dentro, di valutare le scelte che ha compiuto e ponderare quelle da prendere. Fondamentale è anche l’ambientazione che ci catapulta nel fascino delle Hawaii, del clima tropicale, delle numerose specie animali, del mare limpido e pulito, dove si può ritrovare la serenità a lungo cercata, respirare la brezza marina e il profumo dei fiori, ma anche delle tradizioni di quel paradiso. Insomma, se avete voglia di immergervi nelle pagine di un libro ironico che vi strapperà qualche risata ma al tempo stesso riflessivo su temi come l’amore, l’amicizia, i pregiudizi e le apparenze, leggete Sesso, Hawaii e cliché.


Raffaella





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