lunedì 21 settembre 2020

RECENSIONE "Forbidden" di Daria Torresan, Brunilda Begaj

 


TITOLO: Forbidden
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORI: Daria Torresan, Brunilda Begaj
DATA DI PUBBLICAZIONE: 19 Settembre 2020
EDITORE: self publishing
GENERE: forbidden - rosa contemporaneo
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Firdaws, ragazza spezzata; Shaytan, ragazzo tormentato.




TRAMA

Firdaws ha dimenticato di quali colori è fatto il tramonto. Aveva solo sei anni quando il Lupo cattivo l’ha presa e l’ha chiusa in un lugubre scantinato. A dieci anni di distanza, non c’è più traccia della spensierata bambina di un tempo. Troppo dolore e paura, ha provato sulla sua pelle. I traumi e il tempo hanno cancellato il suo passato, le hanno fatto dimenticare la sua famiglia. Tuttavia, avverte un legame che non riesce a spiegarsi con quel fratello dagli occhi grigi e dal cipiglio arrogante.
Shaytan è stato battezzato con il nome del Diavolo. Strafottente, maligno, rabbioso. Di una bellezza rude e oscura, non c’è nulla di accomodante in lui. E forse è proprio tutto quest’odio represso ad attirare Firdaws. Esattamente come un angelo viene sedotto dal peccato e da ciò che gli è proibito avere. Impossibile domare ciò che li spinge uno verso l’altra. È qualcosa che ha radici lontane e che la morale non può accettare. 
Ma chi stabilisce se un amore ha il diritto di esistere o no?
E come si può affidare alla ragione il compito di annientare un sentimento?

Perché non si può scegliere di chi innamorarsi, ma si può decidere come vivere quell’amore.

RECENSIONE

Forbidden, proibito, qualcosa che non è consentito, qualcosa di immorale. Ma da chi? Chi può stabilire cosa è giusto o sbagliato? Daria Torresan e Brunilda Begaj tornano con una storia intensa, drammatica, cruda e forte. Facciamo la conoscenza di Firdaws, una ragazza innocente e delicata che viene strappata dalla sua bellissima vita per essere portata negli inferi, nel buio più totale, nelle mani del Lupo cattivo. Dopo dieci anni di terrore è finalmente libera, ma ciò che deve affrontare fuori è ben peggiore: ritornare alla vita normale è qualcosa di difficile, cercare di non aver paura è qualcosa che non sa cosa significa. Incertezze, aspettative, agitazione e inquietudine sono le emozioni che prova e che si rivelano delle bombe ad orologeria, pronte ad esplodere in qualunque momento. Dall'altra parte c’è Shaytan, il ragazzo dagli occhi glaciali, dallo sguardo profondo, magnetico e spaventoso, anche lui con molti demoni da combattere. Sempre arrabbiato con il mondo, sempre in fuga, coraggioso e forte, cela segreti che Firdaws vuole scoprire. Lentamente i due si avvicinano, anche se non dovrebbero, anche se il loro rapporto è proibito e immorale. Tanti sono i segreti e gli intrighi da svelare, tanta è la crudeltà che Firdaws ha subito e tanta è la falsità che dovrà ancora sopportare. Le autrici sono state bravissime nel delineare i personaggi, nel farceli conoscere nel profondo, in tutte le sfaccettature che li caratterizzano. Per non parlare delle ambientazioni che secondo me sono uno dei punti forti della storia oltre agli intrecci e alle emozioni che ci trasmettono i personaggi. Ci immergiamo completamente nell'ambientazione, conosciamo gli usi e i costumi di quel popolo, la religione, ma ci ritroviamo anche a respirare quella stessa aria, a sentire gli odori e i sapori. Sembra quasi di essere presenti nella storia stessa. Come in ogni romanzo, le autrici evidenziano le emozioni, che passano dalla rabbia alla tristezza fino ad arrivare alla felicità e alla sofferenza. Buio e luce si intrecciano, si fondono fino a diventare un tutt'uno. Forbidden è una lettura davvero particolare, sicuramente non adatta a tutti i lettori per i temi trattati, per l’immoralità e per la crudezza di alcune scene, ma non per questo dovete rinunciare a leggere una storia intensa e struggente che saprà conquistarvi di sicuro.


Raffaella









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