mercoledì 7 ottobre 2020

BLOG TOUR "Julia Somerford" di Karen Aminadra: INTERVISTA ALLA VINTAGE EDITORE

 



DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 Luglio 2020


TITOLO: Julia Somerford

AUTORE: Karen Aminadra

GENERE: romance storico
EDITORE: Vintage Editore

TRAMA

Bath, 1840. Una tazza di cioccolata calda: è questa ormai l’unica cosa che può riuscire a sollevare l’animo di Julia Somerford. Ma non una tazza di cioccolata qualsiasi, solo quella preparata alla Casa del Cioccolato gestita dai coniugi Foster. È in questo delizioso locale, tra l’aroma pungente delle spezie e del cacao, che Julia trascorre il suo tempo, seduta vicino alla vetrina per poter guardare la gente che passa e sognare altre vite e altre possibilità. È in questa graziosa cioccolateria, infatti, che la fanciulla viene lasciata dal padre mentre lui si allontana per badare ai propri affari. Ma non si tratta di lavoro, Julia l’ha capito: il padre va a giocare d’azzardo e, poco alla volta, sta perdendo tutti i loro beni.

E proprio dopo l’ennesima perdita, Julia è costretta ad accettare di sposare un perfetto sconosciuto che subito le sembra un essere spregevole. Il suo destino, insomma, appare segnato e il futuro una vita senza amore.

Julia Somerford è il primo libro della saga sulla famiglia Somerford. Una storia emozionante, con una protagonista che non potrà non entrare nel cuore dei lettori. Karen Aminadratorna ad affascinare i lettori italiani con la Vintage Editore.




BLOG TOUR: INTERVISTA 
ALLA VINTAGE EDITORE

Per la nostra tappa del blog tour abbiamo deciso di intervistare la Vintage Editore, la casa editrice nata da inizio 2020 che porta avanti l'intento di pubblicare libri un po' dimenticati che oggigiorno appassionano molti lettori come me. Venite a leggere cosa ci ha risposto!


1. Come e quando nasce Vintage Editore?

La Vintage Editore ufficialmente nasce a gennaio 2020, ma nella mia testa è ben presente già da qualche anno. Sono anni che studio il panorama letterario, alla ricerca di quei titoli che le grandi case editrici hanno lasciato indietro (dei miei generi preferiti, s’intende…), ma è stata la nascita di mia figlia che mi ha spinta a provarci seriamente. A fare questo salto, credo che il migliore esempio che possa darle sia quello di una mamma che ci ha provato. Se andrà bene o no, non posso saperlo, per lo meno non ancora, ma un giorno mi piacerà poterle dire che la sua mamma ha provato a inseguire i propri sogni. 


2. Quali esperienze e lavori pregressi vi hanno portato all’editoria?

Una laurea in lingue, un’infinità di corsi sull’editoria in giro per l’Italia, un amore spassionato per la lettura, tante collaborazioni come editor, traduttrice e correttrice di bozze, ma anche tante porte in faccia. 


3. Qual è stato il lavoro di studio e ricerca fatto “prima” della nascita del marchio? Quanto tempo è durata questa fase preparatoria?

Senza voler essere esagerata, la risposta che mi viene subito in mente è: una vita. Quando ero all’università io avevo già questa passione per quello che c’è dietro un libro (dalla grafica, all’impaginazione, alla stampa)… cercavo di capire come si potesse arrivare a creare quell’oggetto che era in grado di regalarmi tante emozioni. Con il senno di poi, credo che ogni mio passo sia stato fatto in questa direzione, per arrivare a dire un giorno: vi presento la Vintage Editore, spero che i nostri libri vi piacciano, li ho scelti personalmente.


4. L’aspetto più complesso del vostro mestiere.

Per quanto cerchi di ignorare tutto ciò che riguarda la burocrazia, una casa editrice è un’azienda e credo che la cosa più antipatica sia tutto quello che è legato alla burocrazia e che devo ancora capire completamente. Tutto il resto è perfetto.


5. Cosa ritieni fondamentale non debba mancare in un libro?

La capacità di far emozionare. Che sia piangere, ridere, arrabbiare o rabbrividire, non ha importanza. Se un libro lascia indifferenti, allora è un libro sbagliato.


6. In che cosa vi sentite differenti rispetto a molte altre case editrici?

Le nostre scelte editoriali, l’attenzione per la grafica, l’importanza data ai disegnatori, la scelta di affidare le traduzioni solo a traduttori esordienti. Direi che sono più e cose che ci contraddistinguono che quelle che ci uniscono agli altri editori. 


7. Una giornata tipo in casa editrice è?

Leggere, correggere, programmare e… incrociare le dita! Del resto siamo agli inizi.


8. Come scegliete i titoli e gli autori da pubblicare?

Seguo il mio istinto e i miei gusti letterari. Prima di tutto sono una lettrice: se un libro mi ha emozionata e convinta, mi piace pensare che possa fare lo stesso con altri lettori. 


9. Come scegliete le vostre copertine?

Una volta letta l’opera cerco di immaginare il momento clou che mi piacerebbe venisse rappresentato e lo comunico a grandi linee ai nostri disegnatori, che poi sono liberi di interpretare il tutto a modo loro. Non ne rimango mai delusa.


10. Perché un lettore dovrebbe scegliere uno dei vostri titoli? I tre aggettivi di Vintage Editore.

Perché dietro i nostri libri ci sono delle persone con dei sogni e credo che questo si veda in ogni pagina! 


11. Qual è il vostro rapporto con i social network e che tipo di comunicazione adottate per promuovere le vostre attività?

Abbiamo molto da imparare al riguardo. Capire quello che piace e quello che non piace, come e quando comunicarlo. Qualche tempo fa ti avrei risposto, che l’importante è avere qualcosa da dire, non come la si dice, ma vengo smentita ogni giorno su questo punto: il come comunicare un messaggio è purtroppo spesso anche più importante del messaggio stesso. Ripeto: devo imparare ancora molto al riguardo. 


12. Ci sono dei libri che risultano fuori catalogo e che vi piacerebbe ripubblicare?

Per il momento sto dando la priorità a quei libri che in Italia, per un motivo o per l’altro, non ci sono mai arrivati. Poi, se questo sogno continuerà, potremo dare spazio al resto e toglierci molte soddisfazioni!






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