mercoledì 7 ottobre 2020

RECENSIONE "Con un'altra forma" di Bart Yates

Buon pomeriggio lettori, Lara ci parla di Con un'altra forma, il romanzo contemporaneo MM di Bart Yates uscito la settimana scorsa con Triskell Edizioni. Una storia di crescita tra vita quotidiana e segreti. Un romanzo di formazione particolare dall'atmosfera retrò.



TITOLO: Con un'altra forma
TITOLO ORIGINALE: Leave Myself Behing
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Bart Yates
DATA DI PUBBLICAZIONE: 3 Ottobre 2020
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: contemporaneo MM
AMBIENTAZIONE: New Hampshire
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Noah e JD, adolescenti.




TRAMA

Noah York è un adolescente gay che non ha ancora fatto coming out. Ha la lingua lunga, un forte senso critico e tantissimo materiale a disposizione per lanciarsi in una delle sue invettive. Dopo essere rimasta vedova, la madre di Noah, una poetessa dal carattere difficile, accetta un lavoro da insegnante in una piccola città del New Hampshire, lontano da Chicago e dal mondo che lui ha sempre conosciuto. Noah va abbastanza d’accordo con la madre, ma la vecchia casa che stanno cercando di restaurare comincia a svelare i suoi oscuri segreti per mezzo di polverosi barattoli di vetro nascosti all’interno delle pareti. I barattoli contengono frammenti di lettere, poesie e pezzi di diario che finiscono per ricostruire una storia di dolore e violenza che crea un’improvvisa frattura fra Noah e sua madre. Per fortuna, Noah trova un alleato inaspettato in J.D., un vicino di casa adolescente che ha tanti problemi con la sua famiglia. 

RECENSIONE

Sono passati un po' di giorni da quando ho finito di leggere Con un'altra forma, un libro Young Adult lgbt molto particolare che fin da subito mi ha conquistata per quella sensazione di retrò che si avverte sin dalle prime battute, per i toni discorsivi sopra le righe dell'unica voce narrante, il diciassettenne Noah, e per i tanti particolari che solitamente mi affascinano in un romanzo.
Un libro che mi ha tenuta incollata e entusiasmato fino ad un buon ottanta percento finché qualcosa, per mio gusto personale, mi ha lasciata sbigottita e onestamente anche con l'amaro in bocca. Per questo ho avuto bisogno di tempo per riflettere e metabolizzare una storia dal grande potenziale che però alla fine mi ha lasciata confusa. 
Andiamo con ordine, Noah ci racconta la sua vita di figlio di accademici, la perdita del padre e il rapporto con la madre, una poetessa eccentrica e selvaggia, decisamente nevrastenica e come dice Noah, "fuori di testa". Un rapporto particolare tra loro narrato nei minimi dettagli così come le peculiarità particolari della poetessa, un aspetto che ho apprezzato particolarmente perché è vivido e interessante così come i ricordi sul padre, i rapporti tra loro prima della perdita dolorosa, tutto quello che i genitori gli hanno trasmesso tra arte e cultura, come sia cambiato il legame con la madre, e come questo giorno dopo giorno diventi sempre più conflittuale e distante. Noah è pungente e saccente, un adolescente che attraverso la sua visione di superiorità del mondo si pone domande filosofiche e tocca argomenti importanti e seri dando la sua personale visione su tutto come la religione, l'istituzione scolastica, la società e la vita. Un ragazzo cinico e menefreghista nei confronti di chi lo circonda che vive la sua nuova vita, la scoperta della propria sessualità, l'amicizia, l'amore e tanti forse troppi eventi per un ragazzo così giovane. La scrittura è semplice e fluida, il ritmo incalzante nonostante i continui ricordi e pensieri filosofici, la curiosità cresce sia sul rapporto che nasce tra Noah e JD e le difficoltà che incontrano, sia per il mistero che nasconde la casa e i tanti, troppi segreti sugli adulti che incontriamo. Amo le storie di crescita, i romanzi di formazione che ci mostrano tutti gli aspetti dell'adolescenza, quindi mi è piaciuto molto leggere di Noah e JD: la delicatezza e i gesti impacciati, così come la confusione e la paura.
Le tematiche importanti affrontate sono molteplici: l'outing, l'omofobia, il bullismo e soprattutto l'ignoranza. Quello che mi ha lasciata perplessa è che soprattutto gli adulti, oltre gli adolescenti, siano stati delineati in maniera tanto negativa sotto ogni punto di vista. Tutto ciò che cade sulle spalle di Noah e JD diventa eccessivo quando i segreti vengono svelati diventando storie dell'orrore, tutto troppo e senza approfondimento o con una sorta di spiegazione. Troppe tematiche serie, troppi orrori che personalmente ho sentito ad un certo punto come estremi, senza possibilità di trovare spiegazioni o conforto, una sorta di ineluttabilità angosciante gettata pesantemente dagli adulti sui ragazzi e di conseguenza sul lettore. Quindi una storia che mi è piaciuta ma che per come sono stati gestiti e raccontati i troppi aspetti orribili non mi è piaciuta. 
Naturalmente questo è il mio pensiero in base alla mia personale sensibilità e vi consiglio di leggerlo e farvi una vostra opinione.


Lara





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