mercoledì 7 ottobre 2020

RECENSIONE "Il traditore" di Nicholas Searle

 



TITOLO: Il traditore
TITOLO ORIGINALE: A fatal game
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Nicholas Searle
DATA DI PUBBLICAZIONE: 6 Ottobre 2020
EDITORE: Rizzoli
GENERE: thriller
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Jake, agente dell'Intelligence britannica.




TRAMA

Errore imperdonabile o fatalità. Questo è il dubbio che ossessiona l'agente dell'Intelligence britannica Jake Winter, dopo l'esplosione che ha provocato decine di morti in una stazione ferroviaria. Dalle prime indagini sembra infatti che ad azionare l'ordigno sia stato proprio uno dei suoi uomini. Devastato dai sensi di colpa e con la carriera appesa a un filo, Jake è ormai convinto di non potersi riscattare, quando a sorpresa viene coinvolto in una nuova operazione: un altro attentato da sventare, una cellula terroristica da intercettare in fretta.
Il contatto sul quale Jake si gioca il tutto per tutto si chiama Rashid, un infiltrato nell'organizzazione criminale. Affidarsi a lui è la sola opzione, ma è anche un pericoloso salto nel buio. Del resto, puoi fidarti ancora di qualcuno, quando hai perso la fiducia in te stesso?

RECENSIONE

Il traditore è un thriller che ci permette di entrare nella mente di un’organizzazione terroristica e negli affari interni del Paese. Conosciamo Jake Winter, un agente dei servizi segreti britannici la cui carriera, autostima e fiducia crollano nel momento in cui non riesce a sventare un attacco terroristico a una stazione ferroviaria. Una seconda indagine e un’altra fonte lo portano sulle tracce di un nuovo attacco. Ma potrà fidarsi di questa risorsa o la storia si ripeterà? La narrazione è abbastanza lenta ma non per questo meno interessante: è corale, passa da un personaggio all’altro dandoci così la possibilità di osservare la storia da varie angolazioni e di essere al centro di tutta l’azione: passiamo dalle indagini di Jake e del suo partner ai membri della cellula terroristica, dai preparativi delle forze armate ai giochi politici dietro le quinte fino ad arrivare all’inchiesta sull’attentato alla stazione ferroviaria. Non troverete colpi di scena o la suspense a cui siamo abituati a leggere in molti thriller, ma vedrete il dietro le quinte del lavoro Intelligence, le ricerche, le dinamiche degli attentati, come anche le intercettazioni e i pedinamenti, tutto ciò che vediamo nelle serie tv. Lo stile di scrittura è curato e magistrale ed evidenzia un accurato lavoro di traduzione da parte della casa editrice. Si nota anche un accurato lavoro di ricerca sul terrorismo e sul lavoro dei servizi segreti che a mio parere sono molto interessanti da leggere poiché ci permettono di capire i metodi complicati per combattere il terrorismo, le persone che collaborano nelle operazioni, le complesse relazioni che li lega e tutte le procedure utilizzate per salvaguardare la sicurezza del Paese. L’autore ha lavorato nell’Intelligence per molti anni e ciò infatti conferisce alla storia maggiore autenticità.


Raffaella








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