martedì 13 ottobre 2020

RECENSIONE "Paura di cadere" di S.L. Jennings

Buongiorno lettori, Ester ci parla di Paura di cadere, il primo volume autoconclusivo della dilogia Fearless di S.L. Jennings uscito oggi con Hope Edizioni. Quanto possono essere brutte certe storie personali? Kami ne è un esempio. Non ha una vita semplice, eppure riesce ad andare avanti giorno dopo giorno, fino a quando non incontra Blaine che le scombussola la routine. La ragazza rimarrà ancorata alle sue paure o riuscirà a lasciarsi andare certa che lui non le permetterà di cadere?



TITOLO: Paura di cadere
TITOLO ORIGINALE: Fear of Falling
SERIE: #1 Fearless, autoconclusivo
AUTORE: S.L. Jennings
DATA D’USCITA: 13 Ottobre 2020
EDITORE: Hope Edizioni
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Kami, donna che deve sconfiggere i demoni; Blaine, uomo che sconvolge la vita di Kami.



TRAMA

Non riesco neanche a ricordare l’ultima volta in cui mi sono sentita al sicuro.

La sicurezza mi è sempre sembrata un lusso, un qualcosa di riservato soltanto a coloro che erano stati abbastanza fortunati da avere avuto un’infanzia perfetta. Da che ho memoria, la mia compagna è stata la paura: una paura costante e paralizzante. È tutta la vita che cerco di sfuggirle, eppure, da quando l’ho incontrato, non sento più il desiderio di scappare.
Blaine mi spaventa a morte e, allo stesso tempo, fa vibrare ogni fibra del mio essere. E non è a causa dei suoi tatuaggi o dei suoi piercing, oppure di quello che provo quando lui mi è vicino. Il fatto è che questo ragazzo, bello da morire, minaccia di stravolgere ventitré anni di abitudini, facendomi venir voglia di affrontare ciò che più mi terrorizza.
Mi chiamo Kami e ho sempre paura, da sempre.
Ora, però, la cosa che più mi spaventa è proprio quella che più desidero.

***Ispirato a eventi reali***

Questa è la storia di una donna che ha lottato contro il mondo, contro le persone che l’hanno ferita e contro i suoi demoni. Ma è anche la storia di alcune persone che hanno fatto capire a questa donna che non importa quanto un cielo sia grigio, visto che, prima o poi, tornerà a splendere il sole.

RECENSIONE

S.L. Jennings arriva in Italia con il primo volume autoconclusivo della dilogia Fearless. La protagonista Kamila (Kami) Duvall è una ventitreenne che può sembrare una ragazza qualunque, ma non lo è.
Ha paure profonde che la segnano, tutto a causa di un passato che l’ha marchiata. L’unica isola felice è l’appartamento che condivide con quella pazza di Angel Cassidy, la cantante rock delle AngelDust e con quel gran playboy di Dominic (Dom) Trevino. È fragile, è pessimista e ritiene la vita uno schifo. Ha le sue nevrosi, gli attacchi di panico e le strategie per sopravvivere, ma le basta incrociare gli occhi di Blaine Jacobs per capire che la sua routine verrà totalmente scardinata. Questo uomo venticinquenne, tatuato e con il piercing, la attira, ma inesorabile, torna la profonda paura. La ragazza rimarrà ancorata al suo passato o riuscirà a lasciarsi andare certa che lui non le permetterà di cadere? S. L. Jennings ha scritto un libro che fa riflettere. Quanto possono essere brutte certe storie personali? Fa più male la cattiveria fisica o quella psicologica? Sia Kami, sia Angel che Dom sono anime rotte e quando conosciamo il loro passato, il nostro cuore viene stritolato in una morsa. Nella loro casa sono dei ragazzi molto espliciti, con discorsi diretti e battutine, ma sono una vera famiglia, nonostante tutti i loro problemi: le persone ferite si riconoscono e si prendono cura l’uno dell’altra. La protagonista vorrebbe essere libera, però si sente merce avariata e preferisce scappare. Tuttavia ogni uomo può ferire? È una questione di fiducia e lei l’ha persa. Blaine la studia, capisce quando qualcosa la turba perché le legge dentro e si impegna a sconfiggere ogni singolo demone di questa ragazza.
Tra di loro ci sono doppi sensi, attrazione e sguardi. Kami però teme di essere talmente rotta da farlo scappare o farlo stare per pietà. Ma vuole guarire? Non è semplice e spesso inciampa, la paura è forte, l’abitudine a stare male ancora di più e può cancellare il bello che sta iniziando a provare. Man mano che leggiamo, scopriamo come supera le paure, anche con l’importante aiuto di un professionista, perché in fondo chi ha tante paure, troppe paure, deve riconoscere chi sono i veri mostri. Oltre ad Angel e Dom, non possiamo non citare il cugino di Blaine, Craig (CJ), un ragazzo spensierato e sopra le righe. Ci sono tantissimi baci che descrivono emozioni profonde e poco sesso. Leggendo questo romanzo, ho imparato una parola nuova che mi ha illuminata su alcune situazioni particolari. La protagonista è ammaccata, ma c’è il riscatto e il lettore gli è accanto mentre compie i piccoli passi che sanno di conquista per ritornare a vivere. E io ho fatto dannatamente il tifo per lei! 


Ester











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