venerdì 30 ottobre 2020

RECENSIONE "Paura di volare" di S.L. Jennings

Buongiorno lettori, Ester ci parla di Paura di volare, il secondo volume della serie Fearless di S.L. Jennings uscito oggi con Hope Edizioni. Questo secondo libro ha come protagonista Dominic, già conosciuto nel primo: sappiamo il segreto del ragazzo, il peso che si porta dietro e che tenta di annientare con il sesso. Con il suo stile di vita riesce a sopravvivere, fino all'arrivo di Raven, che gli farà mettere in dubbio le sue abitudini. Eppure, lui che è rotto dentro, può credere di aver diritto a qualcosa di buono?


TITOLO: Paura di volare
TITOLO ORIGINALE: Afraid to Fly
SERIE: #2 Fearless, autoconclusivo
AUTORE: S.L. Jennings
DATA D’USCITA: 30 Ottobre 2020
EDITORE: Hope Edizioni
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Dominic, uomo tormentato; Raven, vecchia conoscenza di Dominic.



TRAMA

Dominic Trevino è stato chiamato in molti modi. 
Prostituto.
Donnaiolo.
Puttana.
Ma il nome con cui tutti lo conosco è Dirty Dom.
Perché lui è sempre stato così… anche se non è non mai stato soltanto quello.
Il suo passato è tormentato e macchiato, tanto quanto la sua reputazione licenziosa. Una reputazione che si è costruito senza porsi troppi limiti, nell’unico modo che conosceva per affrontare quei fantasmi che, da sempre, lo tengono imprigionato nell’orrore e nel disgusto per se stesso.
Il giorno in cui Raven entra con prepotenza nella sua vita, con il suo temperamento così focoso e con quei suoi pantaloncini striminziti da adolescente, Dominic capisce che tutto quel sesso anonimo non sarà più in grado di placarlo. Eppure, non può lasciare che la ragazza veda chi – ma soprattutto cosa – lui è in realtà.
Riuscirà Raven a liberarlo dal suo passato di dolore?
Riuscirà a salvarlo nonostante Dominic stesso non creda ne valga la pena?

Dall’autrice best seller di Paura di Cadere, ecco un nuovo romanzo autoconclusivo della serie Fearless, che parla di amicizia incrollabile, del potere della guarigione e dell’imparare ad amare attraverso il perdono.

RECENSIONE

S.L. Jennings torna in Italia con il secondo volume autoconclusivo della serie Fearless. Nel precedente volume abbiamo già conosciuto Dominic Trevino, un ragazzo venticinquenne che si dedica ad aiutare gli altri perché aiutarli fa bene alla sua anima.
È empatico con i loro casi perché molti problemi li ha vissuti sulla propria pelle, ma questo lavoro è anche la sua maledizione. Prova dolore, si sente in colpa e si vergogna profondamente. Inoltre è stato difficile lasciare andare la sua amica Kami (la protagonista del primo libro), ma ha ancora Angel. Dominc è un playboy, con il sesso ha l’oblio da tutto ciò che lo tormenta, ma non mente e non illude. Insomma ha una vita che lo fa andare avanti giorno dopo giorno, fino a quando non incontra Raven West, una cameriera con altre aspirazioni. La ragazza ha un conto in sospeso con lui e lo odia. Dom non capisce il perché e tenta di comprendere. I loro primi incontri sono veri e propri scontri e solleticano brutti ricordi in lui. Raven lo considera un superficiale e insensibile playboy e anche se ora si comporta bene, le ha rovinato la vita. Nonostante la paura di rifarsi male, il nuovo Dom che ha di fronte è diverso e capisce che il passato non è il presente e le persone possono cambiare. Quanto crediamo di conoscere una persona? E perché Dom sta male per l’opinione sbagliata che la ragazza ha su di lui? Un uomo rotto quanto può rompersi ancora? Quanto male può ancora subire e tollerare? Si può credere di aver diritto a qualcosa di buono? Anche in questo romanzo, S. L. Jennings tratta un argomento di un certo peso e sottolinea l’importanza del rapporto centro/scuola/famiglia, facendoci riflettere. Queste pagine sono ancora più dure da leggere del primo capitolo. È bellissima la citazione iniziale, che racchiude un insegnamento profondo ed è il cardine di tutta la storia. Mi è sempre piaciuto Dom, nonostante i suoi scheletri ingombranti e pesanti. È un ragazzo che tenta di sopravvivere, a suo modo. C’è lo scontro tra il suo stile di vita per superare i suoi demoni e la consapevolezza di star sbagliando, ma non riesce ad andare oltre. Inoltre il rapporto Dom/Kami/Angel con l’arrivo di Blaine è stato scardinato e si deve abituare. Per la nuova coppia, la vita va avanti e gli altri due restano indietro. Con la comparsa di Raven tutto cambia: in qualche modo sono legati ma lui non si ricorda. Questa ragazza sicura di sé gli fa mettere in dubbio tanto della sua persona, nel bene e nel male, si accorge che con lei accanto prova emozioni diverse a cui non è abituato e che deve imparare a gestire.
Anche il sesso è diverso eppure inizia a mettersi in dubbio tanto da credersi lui stesso un mostro con la conseguenza degli incubi che ritornano. Per quanto tempo puoi nascondere te stesso? Si può caricare una donna del proprio fardello? I personaggi secondari più incisivi sono quelli del primo libro: Blaine e Kami, Angel che cerca approvazione e Cj del quale scopriamo qualcosa in più, un gruppo di amici particolari, con i loro problemi e caratteri spezzati. Quando tutto va a rotoli, ci sono loro che ti conoscono e sanno cosa fare, insegnando a credere in se stessi. Nella storia troviamo qualche scena sensuale, ma non troppo spinta. Tra tacos, tazze e spaghetti, ho pianto per le parole che Kami dice a Dom e il mio cuore ha perso un battito per quelle che Blaine rivolge a Raven. Anche se questa è la fine della dilogia, le ultime due pagine hanno un nuovo punto di vista. Chissà se ci sarà un altro romanzo... Vi auguro buona lettura.


Ester










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