giovedì 17 dicembre 2020

BLOG TOUR "Divina Commedia" di Dante Alighieri: CITAZIONI PREFERITE

 




TITOLO: Divina Commedia

AUTORE: Dante Alighieri

GENERE: letteratura

TRAMA

La Comedìa, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia, è un poema allegorico-didascalico di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche) in lingua volgare fiorentina.Il titolo originale, con cui lo stesso autore designa il suo poema, fu Comedia (probabilmente pronunciata con accento tonico sulla i); e così è intitolata anche l'editio princeps del 1472. L'aggettivo «Divina» le fu attribuito dal Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Ma è nella prestigiosa edizione giolitina, a cura di Ludovico Dolce e stampata da Gabriele Giolito de' Ferrari nel 1555, che la Commedia di Dante viene per la prima volta intitolata come da allora fu sempre conosciuta, ovvero "La Divina Comedia".Composta secondo i critici tra il 1304/07 e il 1321, anni del suo esilio in Lunigiana e Romagna, la Commedia è il capolavoro di Dante ed è universalmente ritenuta una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi, nonché una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale, tanto da essere conosciuta e studiata in tutto il mondo.


Citazioni preferite


Dante Alighieri non ha certo bisogno di presentazioni vista la sua fama. Poeta, scrittore e politico considerato il padre della lingua italiana, divenne celebre soprattutto per la stesura della meravigliosa Divina Commedia, un vero e proprio capolavoro della letteratura mondiale, suddiviso in tre cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso.

Di seguito vi scrivo alcune delle mie citazioni preferite che mi hanno accompagnato durante gli anni di scuola superiore. Le vostre quali sono:


"Sangue sitisti, e io di sangue t'empio." 



"La vostra fama è come il fiore, che nasce e muore, e si secca allo stesso sole che gli ha dato vita dall'acerba terra." 



"Orribil furon li peccati miei; ma la bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei." 




"Non ragioniam di lor, ma guarda e passa." 




"Lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate." 




"Ch'in te avrà sì benigno riguardo, che del fare e del chieder, tra voi due, fia primo quel che tra li altri è più tardo." 





"Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini"





"A l’alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e ‘l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle." 





"Quel sol che pria d'amor mi scaldò 'l petto, di bella verità m'avea scoverto, provando e riprovando, il dolce aspetto."





"Amore e 'l cor gentil sono una cosa." 





"Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, prese costui della bella persona che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona." 




"Amor che nella mente mi ragiona cominciò egli a dir si dolcemente che la dolcezza ancor dentro mi suona."

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